Cerca nel blog

giovedì 10 dicembre 2015

"Ecco perchè lascio". La lettera di dimissioni di Gesuele Fonti tra consapevolezze e amarezze

Al Signor
Presidente del Consiglio Comunale di Lipari
Ai Capi Gruppo Consiliari
Al Signor
Segretario Generale
Al signorSindaco del Comune
                                                                                    

Oggetto: dimissioni dalla Carica di Consigliere Comunale in seno al Consiglio Comunale di Lipari.
 
                                              
            Signor Presidente, Consiglieri, Amministrazione.

All’atto della mia prima candidatura, nell’anno 2007, promisi a me stesso che ove mai fosse arrivato un giorno nel quale non avrei più potuto espletare con coerenza e dedizione il mandato e le funzioni per le quale ero stato eletto, mi sarei dimesso.
Sono stato eletto consigliere comunale la prima volta nel maggio dell’anno 2007 e nuovamente rieletto nel maggio del 2012, partecipando ad entrambe le competizioni elettorali con il movimento civico denominato “IL FARO” che rappresento in Consiglio Comunale dal 2007 in qualità di Capogruppo.
In questi miei quasi nove anni di mandato consiliare ho agito sempre con impegno e passione nell’esclusivo interesse della collettività, anteponendo sempre l’interesse pubblico e le legittime istanze della collettività.
Indelebili nella mia mente rimarranno le durissime battaglie, affrontate sempre in prima linea, per la difesa dei trasporti marittimi e sulla questione “parco nazionale”.
            Gioie e dolori hanno segnato l’espletamento del mio mandato in consiglio!
Non potrò mai dimenticare la manifestazione sui servizi marittimi, forse l’unica che ha visto la partecipazione di oltre 2500 cittadini, sfociata con l’adunanza del Consiglio Comunale riunito in sessione straordinaria permanente a bordo della nave Laurana.
Oggi con certezza posso affermare che con quella iniziativa salvammo nave e linea!
E ancora, la battaglia che ci ha visti contrari all’istituzione del parco nazionale, dove insieme all’associazione “La Voce Eoliana”, ben 4055 nostri concittadini sottoscrissero la nostra petizione contraria all’istituzione.
Così come non ricordare la delibera di consiglio comunale approvata di recente, nonostante lo scetticismo di alcuni consiglieri, riguardante l’ampliamento del Cimitero di Pianoconte, per il quale ho lottato sin dal momento del mio primo  insediamento.
            Tuttavia, e purtroppo, molte sono state anche le delusioni!
Appena eletto, nel mio primo mandato, ho ingenuamente creduto di aver vinto le elezioni…. bastarono appena poche settimane per farmi rendere conto di averle perse. Perse perché il modo di amministrare di quella amministrazione che avevo convintamente sostenuto era drammaticamente lontana dalle istanze collettive e dai principi che avrebbero dovuto fondare e basare il corretto agire politico.  Il 9 gennaio del 2009, a bordo del traghetto Laurana, annunciai formalmente l’uscita dalla maggioranza del gruppo “IL FARO”.
            Spinto da tanta gente, soprattutto da miei concittadini di Pianoconte, le scorse elezioni, insieme ad un gruppo di amici, abbiamo dato alla comunità la possibilità di dare un taglio netto con un modo di amministrare ormai superato, ma il risultato è stato quello che conosciamo.
            Devo confessare che da parecchio tempo meditavo questa mia decisione che, come anticipato, scaturisce dal fatto di non riconoscermi nell’attuale modo di far politica ed amministrazione, così saldamente legato a vecchie logiche partitiche ed a sterili personalismi.  
Troppi dispetti, troppa ipocrisia, troppa caccia alle streghe, troppa presunzione ed improvvisazione; molto spesso mi sono visto additare e dunque criticare, per il solo fatto di essere stato presente in consiglio comunale, “reo” di aver tenuto il numero legale senza scappare dall’aula e consentendo di fatto lo svolgimento dell’adunanza consiliare.
Altre volte è stata criticata la scelta di votare una proposta dell’amministrazione, come se il ruolo della minoranza fosse quello di dover sempre e comunque respingere le proposte altrui, prescindendo irresponsabilmente da tutto, anche dal merito e dalla validità delle stesse.
Voglio riportare una frase non mia: “un’opposizione che unicamente demolisce non sarà mai una forza di governo che costruisce”.
Ma non è stata di certo la critica, sia pure scorretta e talora quasi diffamatoria, di pochi soggetti a farmi desistere, quanto la constatazione di non potere dare risposte alle continue, pressanti e sacrosante richieste dei cittadini: perché nel 2015 l’erogazione regolare e continua dell’acqua non è un diritto acquisito, ma va continuamente elemosinata a fronte di inimmaginabili disagi e ripercussioni anche di natura igienico-sanitaria? Per quale motivo non si accendono più le luci nelle strade? Perché non vengono raccolti in modo confacente al pubblico interesse i rifiuti? Perché non vengono sistemate le strade e laddove ciò viene fatto i lavori vengono fatti con superficialità tale da renderli inutili già dopo pochi mesi? Perché i servizi marittimi sono sempre meno assidui ed efficienti? Perché pagare tasse, sempre più esose, per servizi scadenti, quando non completamente assenti?
Così come, non posso non ricordare con amarezza in questo momento, il procedimento penale a mio carico tuttora pendente presso la procura di Barcellona P.G., nonostante il pronunciamento pienamente assolutorio della Corte dei Conti in quanto “il fatto non sussiste”, e per il quale, nella certezza di avere sempre operato con correttezza e rettitudine, attendo sereno e fiducioso la conclusione del processo senza essere interessato ad avvalermi dell’eventuale prescrizione.
            Purtroppo, mi sono ritrovato ad essere protagonista di un modo di fare politica che non mi appartiene, consapevole, di non essere riuscito a tradurre in azioni concrete ciò che mi ero ripromesso e, soprattutto, per le quali mi ero moralmente impegnato con gli elettori, ai quali chiedo scusa anche per non aver portato a termine il mandato conferitomi. Pertanto, con senso di responsabilità, ritengo sia giusto interrompere adesso questa mia parentesi politica.
Questo non vuol dire che lascio la politica, o che smetterò di fare politica, lo farò dall’esterno, tra la gente, e con la gente.
            Alle ragioni esposte in precedenza, si sono aggiunti dei gravissimi accadimenti di carattere personale/famigliare. L’anno che volge al termine ha cambiato per sempre la vita mia e quella della mia famiglia.
Per tali ragioni ho deciso di rassegnare, come con la presente ad ogni effetto di legge rassegno, le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale del comune di Lipari.   
Nel corso dei miei mandati, ho avuto modo di conoscere e collaborare con Uomini e Donne dalle grandi qualità umane e professionali che ringrazio per aver contribuito ad accrescere il mio personale bagaglio di esperienze e per i proficui e costruttivi legami instaurati con la mia persona.
Ho anche incontrato personaggi che non rientrano in alcuna di queste categorie e pertanto non meritano alcuna considerazione, ma con i quali ho, mio malgrado, dovuto avere a che fare in quanto il ruolo istituzionale me lo imponeva.
Infine, desidero ringraziare la mia mia famiglia che mi è stata sempre vicina e mi ha sostenuto in ogni circostanza, un grazie ai miei elettori e soprattutto agli amici di Pianoconte che in ogni occasione hanno riposto fiducia nella mia persona.
A loro sento di assicurarli sul mio continuo ed incondizionato impegno!
Un particolare grazie agli amici del FARO della prima e della seconda ora, senza citarli per nome li ringrazio tutti per la stima nei miei confronti, prima che politica, a livello personale.
Lascio all’amico Francesco Megna, persona capace e di sani principi, l’onere di sostituirmi, nella certezza che proseguirà il  mandato con entusiasmo nella convinzione che sarà più che degno di proseguire con gli stessi principi che mi hanno sempre ispirato.
Lipari 10 dicembre 2015
 Gesuele Fonti

NDD -  Dopo la lettura della lettera di dimissioni e, quindi, a margine della stessa Fonti ha aggiunto: "Essendo più libero potrò dedicare tempo ai quei valori cristiani che mi hanno insegnato i miei genitori, a servizio dei meno abbienti"
Una dichiarazione che dovrebbe farci rendere conto, al di là delle indubbie qualità di Francesco Megna, cosa ha perso oggi il consiglio comunale di Lipari

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.