Il responsabile dell'Ufficio Ragioneria dell'Ente, ragionier Aldo Albano, ha infatti comunicato all'amministrazione Giorgianni, all'Ufficio Personale e agli stessi 35 ex dipendenti della società pomicifera che "a seguito di un controllo contabile è emerso che le somme a disposizione per il pagamento degli emolumenti ai lavoratori Asu - Ex Pumex sono pari a euro 122.464,36. Considerato che occorrono per il loro pagamento mensile circa 55mila euro, si comunica che si potrà liquidare, con le somme rimaste, il lavoro prestato nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016”.
In poche parole a fine gennaio, non essendoci più somme a disposizione, si dovrà interrompere il rapporto lavorativo con gravi ripercussioni, oltre che sull’economia delle famiglie degli ex Pumex, anche sull’espletamento di diversi ed importanti servizi comunali che si giovano del contributo di questi.
Gli ex Pumex, che per via della chiusura dell'industria pomicifera (vincolo posto dall'Unesco per il mantenimento del titolo di Patrimonio dell'Umanità) vivono in uno stato di grande precarietà e in attesa di una stabilizzazione che non si riesce a concretizzare, sono, ovviamente, in stato di agitazione. Ma, salvo clamorosi colpi di scena, dovranno attendere l'inserimento di un ulteriore finanziamento e per un periodo temporale limitato, nella Finanziaria regionale.
Insomma ricomincia il “calvario”.
Foto di repertorio
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