Il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese ha scritto al sindaco metropolitano, Renato Accorinti, appellandosi alla «lodevole disponibilità e solidarietà nei confronti dei territori interessati dal sisma» del primo cittadino e, in ragione delle dichiarazioni del Premier Renzi sul progetto Casa Italia che individua nella prevenzione il percorso futuro da tracciare per la messa in sicurezza del nostro paese, ha chiesto formalmente ad Accorinti di «attivarsi con ogni sua possibilità affinché, anche nel nostro territorio, vengano attuati tali iniziative».Genovese, che come Cisl di Messina esprime vicinanza e sostegno alle popolazioni colpite, ha rimarcato come sia «il momento di dedicarsi seriamente alla salvaguardia e alla tutela piuttosto che intervenire sempre a disastri avvenuti. Il 70% degli edifici in Italia non sono, costruiti con regole antisismiche ed ancora il 50% delle scuole non è antisismica - ha sottolineato il segretario generale della Cisl messinese - La mancanza di politiche di prevenzione nel nostro Paese emerge anche dal dato che l’Italia è stato il maggior beneficiario del Fondo Europeo di solidarietà circa 1,32 miliardi di euro».La rabbia, ha evidenziato Genovese riprendendo un articolo della scrittrice Dacia Maraini pubblicato ieri «supera il dolore al pensiero che quel che è successo nelle zone terremotate poteva in qualche modo essere evitato».Genovese chiede quindi al sindaco metropolitano Accorinti di «mettere insieme, anche nel nostro territorio, tutti i soggetti che hanno competenza, ruolo ed interessi per avviare un piano di prevenzione sismica attivando, nella sua funzione di Sindaco metropolitano, uno screening di tutti gli edifici pubblici ed incentivando i privati al fine di approntare un programma di verifiche di stabilità sismica, con la creazione di un vero e proprio fascicolo dell’edificio che ne individui esattamente le caratteristiche, per avere un quadro chiaro e reale delle condizioni del patrimonio edilizio».Per il segretario cislino è necessario intraprendere tutte le misure che esistono e sono a disposizione, come ad esempio finanziamenti o agevolazioni fiscali comunali, per mettere in sicurezza un territorio che oltre al rischio sismico presenta un dissesto idrogeologico notevole e di cui forse ancora, appunto, non abbiamo mappatura completa e precisa. Perché la prima forma di prevenzione è la conoscenza.Genovese ripropone un grande patto che preveda, in un quadro di responsabilità sociale condivisa, la riduzione al minimo di tutti i costi necessari «perché anche qui prevenire costa meno che intervenire dopo che il danno si è compiuto. Un grande programma strategico - spiega - a tutela e salvaguardia del territorio e cura delle nostre zone sia cittadine che periferiche perché tanti, troppi siti abbiamo in grande criticità. Si investa in sicurezza per i cittadini e si avviino i lavori di verifica e messa in sicurezza che significano anche opportunità di lavoro e sviluppo».Infine, da Tonino Genovese parte l'invito al sindaco metropolitano di Messina «a farsi parte diligente nell’attivare un percorso virtuoso per il bene di tutti gli abitanti e delle nostre terre. Perché rendere più sicuri gli edifici è l’unica strada possibile e perché un edificio “sbagliato” crea danni incalcolabili».
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venerdì 26 agosto 2016
GENOVESE SCRIVE AD ACCORINTI: «SI AVVII SUL NOSTRO TERRITORIO UN PIANO DI PREVENZIONE SISMICA E SI ATTIVI UNO SCREENING DI TUTTI GLI EDIFICI PUBBLICI. SI INCENTIVINO I PRIVATI ALLE VERIFICHE DI STABILITÀ SISMICA»
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