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sabato 27 agosto 2016

Grande Guerra (1915-18) I caduti eoliani (rubrica a cura di Giuseppe Cirino) : Raffaele Antonino

Raffaele Antonino di Giovanni  nato a Lipari  il 28 aprile 1894 – distretto militare di Messina
Soldato del 13° Reggimento di Fanteria - Pinerolo
Morto il 15 Agosto 1916 nella 52^ sezione di sanità per ferite riportate in combattimento all’età di 22 anni
Sepoltura: Sconosciuta

Unità di appartenenza
Brigata Pinerolo  – 13 ° / 14°  Reggimento di Fanteria di Linea

La Brigata Pinerolo: sede dei reggimenti in tempo di pace: 13° Fanteria, Aquila;14° Fanteria Foggia.
Distretti di reclutamento: Aquila, Brescia, Caltanissetta, Frosinone, Genova, Novara, Padova, Verona.
Periodi di permanenza in linea:

-          .

Anno 1916

-          Dal 1 gennaio all’11 febbraio: Sottosettore Sud di Monfalcone;
-          Dal 19 marzo al 14 luglio: Sottosettore di Ronchi – Vermegliano –Q.70;
-          Dal 10 al 27 agosto: San Michele – Cima 1 e 2 – Veliki – Pecinka;
-          Dal 15 settembre al 28 dicembre: Volkovniak – Q.284 – Q.126.


Circostanze della Morte del soldato Raffaele Antonino:

Dai diari di guerra della Brigata Pinerolo:

                Incominciata nella seconda metà di maggio, l’offensiva austriaca nel Trentino, mentre sull’altipiano di Asiago si svolgeva un’epica lotta, le assottigliate truppe dell’Isonzo cercano con energiche azioni di tenere impegnata la maggior quantità possibile di forze avversarie, rintuzzandone anche, con violenti contrattacchi, i tentativi di sorpresa e le puntate offensive. In questa fase di operazioni la Pinerolo compie il 14 giugno, col 1° battaglione del 14°reggimento, in linea a Q.70, un’azione dimostrativa a sostegno di un attacco che la 14^ divisione effettua nel settore di Monfalcone. Nello stesso mese, quando gli austriaci, in piena ritirata sull’altipiano di Asiago, cercano di attrarre le forze dell’Esercito Italiano sull’Isonzo e nello stesso giorno (29 giugno) del loro attacco con gas asfissianti sul Monte San Michele, la brigata Pinerolo riesce a conquistare un tratto della trincea nemica di Q.70 ed, unitamente reparti del 123° e 132° reggimento, ad estendere l’occupazione resistendo poi con fermezza a contrattacchi dell’avversario; il 1° luglio il 1° battaglione del 13° ed il 1° del 132° completano la conquista, così due trincee nemiche dominanti le valli di Doberdò cadono nelle nostre mani insieme a 650 prigionieri e ad abbondante materiale. Respinti nei giorni successivi altri tentativi austriaci per riprendere le posizioni perdute, il 14 luglio la brigata viene inviata a riposo ad Aquileja passando alla dipendenza della 42^ divisione.

Dopo la conquista di Gorizia le nostre truppe, nel corso della 6^ battaglia dell’Isonzo (6-17 agosto), avanzano sul Carso portando l’attacco contro le alture ad oriente del Vallone; e la brigata Pinerolo, rientra in linea il 14 agosto, vi concorre movendo, l’indomani, all’assalto delle nuove posizioni del Pecinka e del Veliki Hriback, e contro di esse lotta per 3 giorni, ottenendo qualche vantaggio, e malgrado il fuoco violento e di un poderoso contrattacco che causano gravissime perdite (quasi 2000  uomini fuori combattimento di cui 54 ufficiali).

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