Si è concluso da poco il G7 ed un altro importante evento ha sede nel territorio messinese. La prima Conferenza Programmatica delle Città del Mezzogiorno ha riunito a Palazzo Zanca le sette Città metropolitane del sud: Bari, Cagliari, Catania, Messina, Napoli, Palermo e Reggio Calabria.
Sette capitali della bellezza, come le ha definite il giornalista Nicola Saldutti, che ha moderato un incontro vivace, ma animato da un deciso spirito di coesione.
Il meeting, oltre che a dare voce ai Sindaci nella duplice veste di amministratori comunali e metropolitani, si è arricchita della firma di due patti rivolti alla mobilità e alla protezione civile, tra le città di Messina e Reggio Calabria.
L’idea di mettere assieme le “Città del Mezzogiorno” è partita dal Sindaco di Bari e Presidente ANCI, Antonio Decaro che è stato il primo a sottolineare un pensiero poi condiviso dagli altri Sindaci: il divario infrastrutturale e di accessibilità che si ripercuote sulle innegabili risorse del Mezzogiorno, quali il turismo o l’agricoltura, in cima a tutto.
“Siamo seduti sull’oro” ha affermato con vigore il Sindaco Accorinti, indicando nella “visionarietà” e nella partecipazione dei cittadini, il momento di avvio di una macchina che adesso ha bisogno di programmazione, cioè di individuare la strada da percorrere.
Non un passaggio formale, ma un approccio costruttivo rivolto anche al sociale come ha sottolineato il Sindaco di Riccia, Micaela Fanelli.
L’intervento del Sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha aggiunto ulteriore chiarezza agli obiettivi da raggiungere, fissando in quattro punti le indicazioni strategiche: rapporto diretto con i Fondi europei, non mediato dalla Regione che purtroppo rappresenta “un punto di ritardo”; incentivi alle imprese; sviluppo delle infrastrutture “nodali”, quali porti e aeroporti; assistenza tecnica, anche da privati, come nel caso della fruttuosa collaborazione con il CONAI per i rifiuti.
Il Mezzogiorno, pur mostrando dei segni di ripresa economica, è ben lontano dal colmare quella “forbice” creata dalla perdita di produttività a sua volta generata dalla diminuzione degli investimenti. La banda larga per le telecomunicazioni vede il Sud prevalere, come ha riferito Elio Catania, Presidente di Confindustria digitale, ma solo una radicale innovazione “digitale” delle piattaforme, dal turismo alla sanità alla mobilità ai servizi in generale, può far recuperare il troppo tempo perso. Il cambio di prospettiva, da contingenza a programmazione, dà la giusta visione, per il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, di un futuro che deve diventare presente, superando ostacoli e divisioni, scambiando idee ed energie.
I tempi e le procedure eccessivamente lunghe, non favoriscono processi di qualità, ha voluto precisare il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, da questo nasce l’esigenza di strumenti legislativi consoni, anche per utilizzare le risorse.
Per Mario Torrisi, Direttore Mercato e coordinamento operativo presso la Banca del Mezzogiorno Medio Credito Centrale, bisogna “fare sistema” per innescare il processo di sviluppo, consapevoli che il fattore scatenante è difficile da trovare ed ancora di più le politiche che lo rendano strutturale.
L’intervento del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha puntato l’attenzione sui cambiamenti operati, prima normativi poi operativi, in un’ottica che mette da parte i rapporti di forza o le rendite da posizione, per dare spazio alla certezza di regole e tempi. La “buona prassi” già attuata dal Comune di Messina è stata citata ad esempio dal Ministro.
La formazione ed il potenziamento della qualità dei servizi saranno le prossime manovre. Ma oltre ad implementare i cambiamenti è indispensabile il monitoraggio per rendersi conto di ciò che funziona o meno ed apportare i giusti correttivi. Dopo l’intervento del Ministro Madia, i Sindaci di Messina e Reggio Calabria hanno siglato i Patti per la mobilità e la protezione civile.
Si sono svolte anche le relazioni tecniche relative al confronto sulle politiche e sul piano periferie.
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