di Emanuele Lauria e Antonio Fraschilla
I presunti "affari di cuore" di Rosario Crocetta diventano un caso politico. E spingono 5Stelle a chiedere le dimissioni del governatore. Giancarlo Cancelleri, leader dei grillini siciliani e possibile candidato a Palazzo d'Orleans, attacca prendendo spunto dalle carte dell'inchiesta "Mare monstrum": "Quello che risulterebbe dall'informativa dei carabinieri – afferma il deputato Giancarlo Cancelleri - si configura come un intollerabile e inqualificable uso della cosa pubblica a fini privati. Crocetta avrebbe pressato per un prolungamento del servizio di collegamento navale con Filicudi, a quanto si apprende, per questioni di cuore, quindi di natura personale che nulla hanno a che vedere con gli interessi della collettività, visto che lo stesso armatore Morace – sempre secondo le notizie veicolate dalla stampa - era certo dell'inutilità di un servizio invernale, periodo in cui sarebbero mancati i passeggeri".
"Il fatto che il collegamento alla fine sia stato prolungato solo per dieci giorni - continua Cancelleri – non attenua le responsabilità del presidente, se non, al limite davanti alla Corte dei Conti, davanti alla quale potrebbe essere chiamato a rispondere per danni all'erario". Il portavoce di M5S parla di "fatto di una gravità inaudita" e aggiunge: "A questo punto viene lecito chiudersi se un operato del genere da parte di Crocetta possa considerarsi un caso isolato, o potremmo trovarci in futuro a commentare altri costosi capricci del presidente pagati con il portafoglio dei siciliani. In ogni caso le ombre sulla presidenza sono pesantissime. Crocetta non può non dimettersi".
Il governatore Rosario Crocetta replica senza giri di parole: "Cancelleri non conosce le carte e ha preso un granchio - dice - i magistrati hanno già verificato questa vicenda fatta di pettegolezzi e falsità. Quindi ho deciso di querelare per diffamazione il capogruppo dei 5 stelle perché dice delle palesi falsità attribuendo lui un mio interessamento per i collegamenti marittimi per fini personali".(repubblica.it)
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