La tradizionale festa, che ha avuto luogo a Marina Lunga, suggella proprio l'amore che, da secoli, i Liparoti serbano verso questa icona di grazia e imponenza....dolcezza e umanità. Un puzzle composito di quanto di più eterogeneo il popolo dei devoti desideri regalare alla sua protettrice diletta: fiori e fuochi, musica e funzioni, palco e processione "tra i flutti".
La celebrazione eucaristica delle 21:00, presieduta dal facinoroso e zelante padre Gaetano Sardella, con la gradita presenza delle principali eminenze civili e militari del comprensorio municipale, ha rappresentato il punto di "approdo" (restando "ancorati" a un gergo marinaresco) di tutti gli slanci materiali e spirituali, personali e collettivi .... che hanno traghettato le anime dei convenuti ai piedi della Vergine....."stella naufragis". Una stella la cui luce non tradisce mai le aspettative di chi vi anela. Una luce che abbaglia ma non sovrasta, mostra ma non impone!
Nonostante l'apertura del percorso viario a numerosi esercizi commerciali ambulanti e al passaggio dei turisti, la funzione sacra si è svolta nel massimo raccoglimento, in un'atmosfera rarefatta in cui spiritualità e silenzio stabiliscono un legame unico e speciale.
Noi umili voci del Coro San Pietro-S. Maria di Portosalvo, guidate dall'instancabile timoniere Gianluca Zanca, abbiamo contribuito con i mezzi accorati della musica sacra ad accarezzare il manto di Maria. Valori aggiunti del nostro sodalizio canoro sono state la magnifica collaborazione del coro di Lami e la partecipazione della prof.ssa Scappin. La tempra vocale dell'amato Salvatore Naso, il sassofono dalle note venate di forza e passione dell'eclettico Sergio Pollo, il sostegno delle solari Pia e Mariagrazia e la disciplina compita della cara Franca: ecco che la consuetudine dell'accompagnamento vocale si è mutata in magia dell'incontro, stupore del sentirsi gruppo....GIOIA DEL FARE INSIEME!
Premesso che ogni canto costituisce un prezioso scrigno di teologia ed emozioni, concedetemi di spendere qualche pennellata di elogio per il Maestro Frisina, dalla cui agile penna abbiamo attinto buona parte del repertorio intonato. Ebbene, le sue opere sono l'espressione più compiuta e indovinata di una sete di preghiera sublimata in arte, di un intimo ardore che trova forma e traccia sul pentagramma.
Viva Maria, portatrice di salvezza, in un mondo che è sempre più porto funesto di naufraghi disperati! In un mondo dalle terre che separano ma dai mari che avvicinano, riconnettono...ABBRACCIANO
Gianluca Veneroso
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