Riceviamo e pubblichiamo:
Arrivo alla biglietteria Liberty di Milazzo trenta minuti prima dell'orario di partenza dell'aliscafo diretto a Lipari. Posti esauriti. Sapevo che un certo numero di posti erano sempre riservati ,per I residenti , sino a quindici minuti prima della partenza. Sicuramente non avevo informazioni giuste. Eppure sembrava una informazione sensata, rispettosa del dettato costituzionale. Certamente non avevo considerato il fattore latitudine, nel senso che in certe aree geografiche la tradizione del malgoverno è più sviluppata rispetto ad altre.
E per mal governo non intendo solo quello della politica, ma anche quello di certa imprenditoria.
Giorni fa si dava diffusione mediatica di un incontro fra amministrazione comunale di Lipari e vertici di Libertylines ed, in quell'occasione, avevo chiesto, tramite I notiziari, che venissero resi pubblici gli argomenti trattati e le conclusioni, sottolineando I disservizi più frequenti che condizionano I nostri spostamenti.
Non c'era bisogno di indire un comizio per comunicare col popolo bue, bastavano quattro riflessioni sui notiziari per renderci edotti e non lasciarci nella certezza che , dei cittadini, non ve ne frega un c...o.
Ed I Sindaci dell'isola di Salina, I cui cittadini sono più penalizzati del sottoscritto liparoto, e meno dell'alicudaro e dello stromboliano, sono soddisfatti di simili trattamenti nei confronti della comunità che amministrano? Se i quattro sindaci dell'arcipelago continueranno a perseverare nel loro silenzio, chiunque sarà autorizzato a ritenerli silenziosi e passivi complici dei comportamenti vessatori che la compagnia di navigazione riserva ai residenti delle sette isole.
Gianni Iacolino
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