Il corpo del povero uomo, sul quale, a detta dei familiari, sono presenti evidentissimi segni di percosse (il termine che usiamo sarebbe decisamente riduttivo), è stato posto sotto sequestro dai carabinieri di Lipari, su disposizione della Procura della Repubblica di Barcellona.
Il sequestro segue una denuncia presentata dai familiari che vogliono vederci chiaro su tutta una serie di ematomi ed altro presenti su quasi tutto il corpo del povero Rodolfo.
La salma è stata trasferita all'obitorio del cimitero di Lipari in attesa della più che probabile autopsia che sarà disposta dalla Magistratura.
Autopsia che dovrà chiarire la natura degli ematomi e se il decesso possa essere in qualche collegato ai colpi ricevuti.
Contestualmente i carabinieri hanno avviato le indagini per fare luce sull'accaduto.
Ricordiamo che, a causa del forte vento, un elicottero del 118 non è riuscito a raggiungere Lipari e Rodolfo Taranto non è potuto essere trasferito in altra struttura.
L'uomo, intubato, è rimasto sotto osservazione nel nosocomio eoliano, nel corso della notte ha avuto ben due arresti cardiaci. All'alba, quando finalmente l'elicottero è giunto sull'isola, riuscendo ad atterrare, le sue condizioni erano precipitate al punto che il medico ha consigliato ai parenti di evitargli il trasferimento all'ospedale di Gela dove era stato reperito un posto. Taranto ha perso la vita subito dopo.
Certo che se le percosse dovessero trovare conferme nell'esame medico legale c'è da riflettere su quale baratro di ignomia e inciviltà è "precipitata" la nostra Lipari.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.