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lunedì 23 aprile 2018

Alicudi, la storia infinita del prolungamento del molo (di Aldo Di Nora)



Dopo 10 anni di sospensioni e riprese, i lavori per il prolungamento del molo della più occidentale delle isole Eolie non sono ancora stati portati a termine. E la stagione turistica è alle porte.

L’ennesima ditta appaltatrice dovrebbe terminare l’opera entro la fine di maggio di quest’anno ma i lavori proseguono a rilento, quando non sono addirittura fermi per settimane!
Gli isolani sono molto preoccupati e hanno paura che anche questa volta la data non venga rispettata. Mancano 40 giorni alla fine di maggio e cominciano ad arrivare i primi turisti, per la maggior parte stranieri. La prima immagine che hanno dell’isola è una distesa di cassoni che occupano tutta la superficie calpestabile del molo e la spiaggia antistante.
Che figura facciamo agli occhi di questi turisti? Che cosa penseranno della Sicilia e dell’Italia?
Come se non bastasse, la situazione è anche peggiorata rispetto all’anno scorso. Per cercare di mitigare un po’ l’impatto negativo, l’estate scorsa i cassoni erano stati “abbelliti” dagli isolani con dei murales; quest’anno però i cassoni sono ulteriormente aumentati, provocando grande disagio a tutta l’isola e soprattutto ai turisti che alloggiano di fronte al molo e che si ritrovano sotto alle finestre anche ruspe e materiale edilizio.
La ditta appaltatrice lavora a singhiozzo e la popolazione dell’isola è completamente disinformata riguardo alla fine dei lavori. In molti abbiamo cercato di contattare gli organi di competenza per avere informazioni al riguardo, ma l’Ufficio Tecnico del Comune che dovrebbe occuparsi dei lavori del molo non risponde alle telefonate.
A chi ci dobbiamo rivolgere per avere delle risposte? Dobbiamo iniziare la stagione estiva con il molo in queste condizioni?
Alicudi è un’isola con poche risorse, che vive solo di turismo. Se la stagione turistica non può partire per motivi al di fuori del nostro controllo, esigiamo che i responsabili vengano ad Alicudi e ci spieghino per quale motivo quest’anno non potremo lavorare e come faremo a sopravvivere.
Aldo Di Nora

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