Nelle isole Eolie si svolgerà una spedizione dell’organizzazione Oceana con lo scopo di raccogliere dati sulla fauna selvatica, spesso trascurati a causa delle difficoltà tecnologiche associate alla ricerca in acque profonde: la ricerca marina, della durata di un mese, contribuirà all’esistente progetto delle isole Eolie in corso di realizzazione da parte della Blue Marine Foundation (BLUE) in collaborazione con il Fondo di conservazione delle isole Eolie.
Oceana è stata scelta per coordinare questa ricerca marina grazie alla sua competenza e a oltre un decennio di esperienza nell’uso di robot subacquei per esplorare le acque europee e del Mediterraneo. Oceana ha già condotto indagini nelle Eolie nel 2007, includendo questa regione tra le 100 aree MedNet, una proposta per una rete globale di aree protette nel Mediterraneo.
Gli scienziati a bordo dell’Oceana Ranger avranno la possibilità di esplorare e documentare la vita marina associata ad habitat rari e vulnerabili, tra cui sorgenti idrotermali che rilasciano gas derivanti dall’attività vulcanica, barriere coralline e altri elementi la cui protezione rappresenta una priorità.
“Le isole Eolie sono punti caldi della biodiversità, a causa dei vulcani e dei monti sottomarini della regione. La spedizione di Oceana contribuirà a colmare una lacuna di conoscenze critiche sulla vita marina in acque profonde,” ha spiegato Ricardo Aguilar, direttore della ricerca per Oceana in Europa. “Il Mar Mediterraneo sta affrontando una crisi dovuta allo sovrasfruttamento delle risorse ittiche, alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli habitat. Le aree marine protette sono lo strumento migliore per preservare questi preziosi ecosistemi e il sostentamento delle persone da essi dipendenti“.
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