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martedì 4 febbraio 2020

Domato l'incendio di Salina. In fumo un paio di ettari macchia mediterranea. Indagini in corso

Domato l'incendio, sviluppatosi nel primo pomeriggio di oggi, sul versante di Valdichiesa (Salina), ai margini della riserva naturale orientata del monte Fossa delle Felci, che ha tenuto con il fiato sospeso, anche per via del forte vento, la collettività isolana preoccupata del potenziale, grave, danno ad uno dei due polmoni versi dell’isola. 
 Le fiamme, sviluppatesi, presumibilmente, da un terreno privato limitrofo alla riserva, dove si stavano bruciando sterpaglie, sono penetrate all’interno del sito, carbonizzando un paio di ettari di macchia mediterranea. 
Per scongiurare danni ben più gravi al patrimonio naturalistico, riuscendo ad avere ragione del fuoco dopo circa due ore, sono intervenuti il capo servizio delle guardie della Riserva, Elio Benenati, personale forestale e dell’antincendio, i carabinieri dell’isola ed in prima persona il sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia, l’assessore e il presidente del consiglio comunale di Leni, Gaetano Lo Po e Ireneo Giardinello. Le squadre, nella loro azione, si sono avvalse anche dell’ausilio delle autobotti comunali di Santa Marina Salina e Malfa. 
Spento l’incendio, ed effettuata la bonifica, sono partite le indagini per individuare i responsabili. 
Un incendio, pressoché analogo, dovuto alla disattenzione di un contadino, si era sviluppato la scorsa settimana in località Fontanelle a Lipari. Per spegnere le fiamme erano intervenuti i vigili del fuoco.
Invitare chi brucia sterpaglie nei propri terreni, alla massima attenzione, ci sembra il minimo.

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