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domenica 17 maggio 2020

Il gruppo consiliare di minoranza a "muso duro" con il sindaco di Leni:" Delegittimare istituzione democratica come la minoranza è un’azione deplorevole. Fatta da chi cerca di sfuggire dalla propria responsabilità di governo".


Gentile Direttore
leggiamo sul suo giornale le considerazioni del Sindaco di Leni al nostro comunicato, gradiremmo fare un po’ di chiarezza.

Cominciamo questa nota con un’importante premessa: unitamente a ciò che abbiamo voluto mandare a Lei direttore, la sottoscritta minoranza consiliare, nell’esercizio delle sue funzioni, ha pacatamente e rispettosamente mandato, tramite canali ufficiali, una lettera indirizzata al Sindaco di Leni nella quale si esponevano le preoccupazioni derivanti dagli ultimi accadimenti; preoccupazioni ampiamente diffuse nella cittadinanza anche a seguito del risultato dei tamponi.
Sono state chieste delucidazioni in merito e quali azioni l’Amministrazione avrebbe voluto compiere a riguardo.
Fa specie che tale suddetta Amministrazione, nella veste del Sindaco, abbia preferito rispondere alla nota giornalistica e non invece alla pec, in cui erano richieste argomentazioni pratiche sulla gestione della crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo.
Ma ci stupiamo poco.
Capiamo che distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica sia una tecnica, anche se quando si parla della salute del proprio popolo forse bisognerebbe essere meno rancorosi ed un po’ più chiari.

Tornando al motivo per cui le abbiamo scritto la prima volta, vorremmo confermare orgogliosamente la nostra dissociazione dalla politica divisiva portata avanti dall’Amministrazione, politica che ha portato altri due sindaci del nostro arcipelago a rispondere con toni forti al videomessaggio del Sindaco di Leni.
Ci dissociamo dai toni polemici e poco istituzionali che sono stati usati nel dibattito tra i sindaci. Sindaci che avrebbero il ruolo e soprattutto il dovere di trovare soluzioni.
Solo intavolando un dialogo costruttivo si potrà arrivare ad avere soluzioni che tutelino i diritti di tutti noi.
Crediamo che il Sindaco di Leni abbia dato il via ad una querelle fatta di polemiche sterili, pronta ad alimentare solo vecchi rancori.
Chiudersi nelle piccole polemiche, strascico di passati rapporti non può portare benefici. Apre solchi sempre più profondi dove il Covid, comunque esso si manifesti, si anniderà per crescere e prosperare contro di noi.

Vogliamo citare le parole della direttrice di Microbiologia dell’Ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo: “Il virus ci ha insegnato una cosa: in un mondo che vuole innalzare muri, la natura ci ha dimostrato che i confini non esistono.” Se nel Maggio 2020, dopo il periodo di lockdown, continuiamo ad intendere la nostra isola, casa nostra, come un territorio diviso in fazioni e non come un’unica comunità …bè allora vuol dire che il coronavirus davvero non ci ha lasciato nulla di buono, non ci ha insegnato neppure che i confini non esistono e che solo il comportamento virtuoso di tutti potrà salvarci.
Applichiamo questo concetto anche alla situazione economica che si sta paventando.
Ci chiediamo per cui se non sia meglio investire le energie in un progetto comune.
Notiamo che invece la volontà è proprio quella di aumentare le asperità e “innalzare muri”, a discapito del bene della comunità. Fa male vedere divisione e astio anche quando si discute della salute pubblica; questo sicuramente non fa parte della nostra forma mentis e ne siamo fieri, e continueremo a ribadire la nostra lontananza da questo modo di fare politica, che al Sindaco piaccia o no.

Per rispondere al cosiddetto legame tra noi ed il Sindaco di Malfa: non vediamo perché non si debbano avere rapporti con i sindaci dei comuni limitrofi, che sia quello di Malfa come quello di Santa Marina o di Lipari. Ribadiamo la necessità di cooperazione e rispetto tra le istituzioni che presiedono la nostra isola e l’arcipelago tutto.
Solamente così potranno essere portate avanti politiche adeguate ad affrontare e superare questo momento di crisi estrema.
Sarebbe più utile che i nostri sindaci stessero seduti insieme ad un tavolo tecnico per decidere di istituire un protocollo sanitario condiviso, un piano di gestione delle spiagge, un protocollo per l’accesso ai luoghi di interesse.
Sarebbe più proficuo per noi isolani che i nostri Amministratori, insieme, studiassero soluzioni ed aiuti per le piccole imprese del settore turistico e non solo.

Concludiamo con una personalissima nota. Delegittimare un’istituzione democratica come la minoranza, a maggior ragione in contesti piccoli come il nostro, è un’azione deplorevole.
Fatta da chi cerca di sfuggire dalla propria responsabilità di governo, dal dare concrete risposte alla popolazione o dal rispondere alle richieste inviate tramite i canali istituzionali.
Le leggi, per definizione, vanno applicate, senza se e senza ma. La storia fortunatamente ci ha portato ad essere una democrazia, ognuno è libero di presentarsi alle elezioni, e per fortuna non è prevista la scelta dei consiglieri comunali secondo le personali preferenze del vincitore o di chi per lui.                       La nostra candidata a Sindaco è stata la seconda in termini di preferenze, e questo ha portato la sua lista in consiglio comunale: immaginiamo che il legislatore abbia avuto le sue buone ragioni per stabilire ciò, ragioni che forse sfuggono ai professori di matematica.
È molto triste che il primo cittadino della nostra comunità reputi le leggi elettorali “gattopardesche”, ma anche di questo ci si sorprende poco, è chiaro ed evidente che l’idea di opposizione sia poco gradita.
Invitiamo il Sindaco, o i membri della giunta, qualora questo sistema elettorale non fosse a loro gradito, a candidarsi liberamente all’Assemblea Regione Siciliana. A quel punto, se legittimamente eletti, avranno tutto il diritto di promuovere nelle sedi opportune le modifiche legislative.

Fino ad allora vi preghiamo di rispettare la minoranza legittimamente all’opposizione.
  
Cordialmente
Giulia Mastroeni                    Giuseppe Cucè           Paola Donato

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