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venerdì 5 marzo 2021

Presente e futuro (di Luca Chiofalo)

Cerchiamo di essere ottimisti: a fine anno, sperando comunque di vivere più sereni e liberi almeno una parte di estate, saremo fuori dai guai più grossi del dramma pandemia.

L’anno prossimo è lecito attendersi un ritorno alla (quasi) normalità, a cui si aggiungerà per noi lo spartiacque delle elezioni locali.

Il momento elettorale faciliterà il confronto e l’analisi franca sulle ragioni del declino sociale ed economico (iniziato decisamente prima dell’emergenza covid) che lamentiamo ma non affrontiamo?

Non ci credo ma lo spero, perché non si può continuare a vivere tra approssimazione, abusi, incuria, clientelismo, pettegolezzi miserrimi e rancori.

Una comunità, qualsiasi comunità, non resiste a lungo quando tali disvalori prendono il sopravvento, si sfalda e si avvia all’autodistruzione.

Nei discordi rassegnati, negli atteggiamenti ipocriti o smaccatamente incivili si scorge tutto il disagio di una popolazione che non coltiva sogni e speranze che vadano oltre il piccolo ed effimero vantaggio privato.

Del resto, anche la politica è ridotta a mercimonio, poca la “passione” degli attori ma smisurata l’ambizione: di uno stipendio, di un trampolino per la professione privata o di un riconoscimento che nasconda la propria mediocrità. Costi quel che costi (alla collettività)!

Mancano lo “spirito” costruttivo e solidale, la condivisione di un progetto comune e la responsabilità dell’impegno.

Ancora, il riconoscimento del merito e il rispetto delle regole di civile convivenza sono schiacciati dall’arrivismo predatorio degli inetti organizzati in clan e dalla violenza impunita dell’abuso.

Troveremo la forza morale per uno scatto di dignità, prima civico e poi politico, che ci consenta di cambiare registro?

La ragione induce al pessimismo, ma la volontà può fare miracoli…!

CORDIALMENTE

LUCA CHIOFALO

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