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venerdì 18 febbraio 2022

Rischio chiusura per il tribunale di Lipari. Commissione Giustizia del Senato boccia emendamento per tenerlo in vita

Rischio chiusura per la sezione distaccata del tribunale di Lipari, così come per quelli dell’Elba e di Ischia, ripristinate, a suo tempo, con il decreto legislativo 14/2014 in ragione della specificità territoriale e dei gravi problemi legati all’insularità ed alla mancanza di continuità territoriale con le sedi distrettuali. 

La commissione giustizia del Senato ha, infatti, bocciato gli emendamenti tesi a mantenere in vita le strutture che, senza una proroga o una definitiva stabilizzazione sono destinate a cessare la loro attività il prossimo 31 dicembre. 

Ovviamente la notizia è stata accolta con grande preoccupazione nelle Eolie e non solo tra gli addetti ai lavori. Nelle prossime ore dovrebbero essere poste in essere iniziative in merito, anche clamorose. Immediata la reazione dell’Ancim, l’associazione che raggruppa le isole minori italiane, il cui presidente Francesco Del Deo ha inviato una nota al ministro della Giustizia Maria Cartabia ed ai presidenti delle commissioni giustizia di Camera e Senato con la quale, argomentate le ragioni della necessità di mantenere in vita gli uffici giudiziari isolani, chiede che “sia emendato il Decreto ‘Mille proroghe’ istituendo la nuova proroga della scadenza di tali sezioni distaccate, quanto meno di ulteriori 2 anni, perché la chiusura di tali sedi comporterebbe un ulteriore danno ed ulteriori disagi a popolazioni già disagiate” . Richiesto anche un incontro urgente con il ministro“per fare ascoltare la voce di territori con esigenze e disagi diversi dalla terraferma che meritano maggior tutela”. 

Nella nota si ribadisce che “le ragioni che giustificano per Elba, Ischia e Lipari una eccezione alla regola ed alla revisione della geografia giudiziaria sussistono tutt’ora e non cesseranno il prossimo 31 dicembre, né in seguito, poiché si tratta di esigenze strutturali correlate alla mancanza della continuità territoriale”. V

iene quindi precisato che “tali sezioni distaccate garantiscono lo smaltimento di un elevato contenzioso in sede penale e civile svolgendo un’attività molto produttiva per il servizio della giustizia civile e di quella penale, superiore a quella di tanti altri tribunali periferici”, che “non vi sono canoni di locazione da pagare in quanto di proprietà dei Comuni e concesse in comodato d’uso gratuito al Ministero della Giustizia” e che “ esse hanno competenza territoriale per aree di particolare pregio ambientale e, quindi, la loro presenza serve a garantire efficienza e prontezza di decisioni a tutela del territorio, che secondo gli obbiettivi del Governo assurge a valore pregnante”

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