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martedì 29 novembre 2022

Servizi marittimi (questi emeriti sconosciuti). La riflessione di Bartolino Ferlazzo


SERVIZI MARITTIMI

(questi emeriti sconosciuti) 

Non è mai semplice o banale discutere, dibattere o capire  del perché di tanti intoppi, di tanti ritardi e di troppi rinvii per una problematica, che da sempre si è scontrata con i reali bisogni delle popolazioni delle isole minori e, nel particolare, delle isole Eolie ovvero i collegamenti marittimi.-

L'articolo 119 dell Costituzione di recente è stato modificato e che per mero dovere di cronaca riportiamo così come approvato dal Senato della Repubblica:     

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione [53 c.2] e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.

La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.

Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite.

Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.

La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i princìpi generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento, con la contestuale definizione di piani di ammortamento e a condizione che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l'equilibrio di bilancio. E' esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.-

Ecco proprio il sesto comma, è quello che ha dato un'impronta diversa, a tutto l'impianto dell'articolo, ovvero <riconoscere le  peculiarità delle isole e rimuovere gli svantaggi derivanti all'insularità>, uno scritto, per certi versi storico, certamente modificatore, ma adesso bisogna metterlo in atto quando, il come sarebbe semplice; ma ci si accorge che oltre a questa epocale riforma, esistono delle resistenze, delle forti frenate che potrebbero, nel tempo, ritardare e dilatare a dismisura quanto sancito costituzionalmente.-

In effetti, a prescindere del vero tempo di entrata in vigore di questa riforma, torniamo a leggere e a renderci conto che cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa; il riferimento è a quella improvvida dichiarazione del nuovo(?) presidente della regione siciliana, che nell'incontro avuto con i sindaci delle isole minori della Sicilia, ha dichiarato, si legge < tariffe agevolate per tutti i lavoratori come insegnanti, operatori sanitari e forze dell'ordine che svolgono funzione pubblica nelle isole minori della Sicilia …  -  proveremo a equiparare queste figure di lavoratori pubblici a quelle dei residenti > e la ciliegina sulla torta è stata la dichiarazione dell'assessore Aricò con la sua esemplare affermazione < saremo sempre al fianco dei primi cittadini, dei residenti, dei dimoranti e dei lavoratori > abbiamo capito come andranno le cose.-

Ma a seguito di queste dichiarazioni, sorgono spontanee due ipotesi ovvero: o prendono in giro i soloni di Palermo o prendono in giro i sindaci delle isole minori; ci spieghiamo se il tutto parte dal governo regionale, tutto le dichiarazioni sproloquiate, davanti ai primi cittadini hanno il sapore di affermazioni soltanto di prassi e dunque l'ennesima presa per i fondelli verso l'insularità riconosciuta a livello Costituzionale, ed a tali affermazioni se non vi sono stati, vogliamo essere smentiti in tal senso, interventi dei primi cittadini, vuol dire che contano poco o meglio non contano proprio nulla; la seconda ipotesi ovvero, i sindaci presenti non hanno contestato e dunque si sono resi complici di quelle affermazioni, tradendo quanto “promesso” in campagna elettorale, ricordate ?

Cosa si contesta, si contesta che gente che non ha fatto la storia, che non ha la cultura eoliana viene riconosciuta e trattata meglio di chi per questioni di vita ha dovuto lasciare volente o nolente la propria terra, non vuole essere una discriminazione, ma una evidente realtà, agevolazioni a chi giustamente lavora viaggiando tutti giorni, e nessun riconoscimento a chi queste isole, nel proprio piccolo, con pochi mezzi a disposizione, le ha fatte progredire anche da lontano, dando apporti, idee ed interessamenti, sviluppati nel farle conoscere in posti lontani che ignoravano l'esistenza; eoliani figli di in Dio minore ? Si; eoliani non riconosciuti ? Si; eoliani trattati come un qualsiasi villeggiante nelle proprie terre ? Si.-

Questa l'amara verità e, la domanda sorge spontanea cos'hanno fatto, cosa stanno facendo e cosa intendono fare i sindaci eoliani, al di la di semplici dichiarazioni e di riunioni nella maggior parte delle volte inutili, poco conducenti ?

La risposta domanda cadrà nel nulla ? è possibile, avremo mai una risposta seria, corretta, veritiera suffragata da prove inconfutabili ? personalmente non credo proprio.-

Ma rimanendo in tema e rimarcando ancor più quanto già detto, mi son preso la briga di leggere il decreto dell'assessore regionale infrastrutture della regione Sicilia, momentaneamente depositato in un limbo, per i servizi di trasporto marittimo di passeggeri da, tra e verso le isole minori, dove all'allegato 2.1 Capitolato tecnico lotto I Eolie a pag. 13 testualmente si legge “ per residenti (in grassetto) si intendono i cittadini, comunitari o extracomunitari, con residenza nei comuni delle isole Eolie, muniti di idonea documentazione in corso di validità presentata al momento della prenotazione o all'acquisto ed all'accesso alla nave “ discriminazione ? Giriamo il tutto all'assessore Bellomo ed ai sindaci eoliani.-

Nella pagine di questo decreto quello che è risaltato, riguardano quantificazioni minime del servizio di collegamento rispondono a; andiamo con ordine nel decreto vengono specificate il significato di alcune sigle ed i periodi di riferimento: Alta stagione 1 giugno/30 settembre – Media stagione 1 aprile/31 maggio e 1 ottobre/31 ottobre – Bassa stagione 1 novembre/31 marzo; fasce orarie PM punta mattinale tra le 7:00 e le 9:00 (corse in arrivo) – MM morbida mattinale tra 9: e 12:30 (partenza) – PP punta pomeridiana 12:30 – 14:30 (partenza) – MP morbida pomeridiana 14:30 – 17:00 (partenza) – PS punta serale 17:00 – 198:00 (partenza) – MS morbida serale partenza dopo 19:00, dopo tutto questo al punto 2.2.1 livello di servizio minimo di collegamento da realizzare in numero di corse settimanali  e miglia nautiche da percorrere per linea e stagionalità, pag. 4 si legge:

Nella Media stagione: 

Linea EO_N_02 Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Rinella MM A 3 – MM R 3 – MS A 7 – MS R 7 Totale corse 20 Miglia media stagione 10.120;

Linea EO_N_03 Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Panara-Ginostra-Stromboli MM A 1 – PP R 1 Totale corse 2 Miglia media stagione 1.564;

Linea EO_N_04 Milazzo-Vulcano-Lipari-Rinella-Fiicudi-Alicudi MM A 2 – PP R 2 Totale corse 4 Miglia Media stagione 32.075;

Nella Bassa stagione le stesse linee, stesse fasce, stesso numero di corse ma cambiano le miglia infatti per Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Rinella miglia 16.610 a fronte di 10.120 media stagione; Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Panara-Ginostra-Stromboli miglia 2.567 a fronte di 1.564 media stagione; Milazzo-Vulcano-Lipari-Rinella-Filicudi-Alicudi miglia 5.048 a fonte di 3.075 media stagione, domanda in bassa stagione come mai aumentano le miglia da percorrere ?

Altra domanda, se vige ancora la regola dei residenti e non, ci chiediamo come mai durante il periodo di alta stagione il prezzo del biglietto deve aumentare per i non residenti ?

Milazzo-Alicudi Bassa stagione 16,27 – Alta stagione 17,18  + 0,91

Milazzo-Filicudi Bassa stagione 12,86 – Alta stagione 14,59 + 1,73

Milazzo-Ginostra Bassa stagione 13,14 – Alta stagione 14,77 + 1,63

Milazzo-Lipari Bassa stagione 9,18 – Alta stagione 10,09 + 0,91

Milazzo-Panarea Bassa stagione 10,36 – Alta stagione 11,27 + 0,91

Milazzo-Rinella Bassa stagione 10,77 – Alta stagione 11,95 + 1,18

Milazzo-S.M.Salina Bassa stagione 10,77 – Alta stagione 11,95 + 1,18

Milazzo-Stromboli Bassa stagione 12,23 – Alta stagione 13,86 + 1,63

Milazzo-Vulcano Bassa stagione 8,91 – Alta stagione 9,82 + 0,91

Non si riesce a capire e, nel capitolato non viene spiegato, il perché di tali aumenti nell'alta stagione, una famiglia composta da 4 persone da Milazzo a Stromboli in alta stagione paga di sola andata 55,44 euro, a cui si deve aggiungere il costo della macchina pari a 46,64 euro per un totale di sola andata 102,08 per una percorrenza di 37 miglia nautiche pari a circa 69 chilometri; da Nizza ad Olbia distanza ari a 324,1 miglia, ari a circa 591,80 chilometri, totale 198,50 euro nelle stesse condizioni, c'è da aggiungere altro ? E tale decreto fa riferimento solo ed esclusivamente a collegamenti con navi ro-ro, mentre non c'è traccia dei collegamenti veloci a mezzo aliscafi.-

Credo proprio che in moti remano contro il turismo alle Eolie e che purtroppo nessuno di chi dovrebbe e salvaguardarli difenderli lo fa.-

Lipari non ha bisogno di grandi politici o di chissà che per amministrarla, basta che ci siano invece persone oneste con a cuore queste isole e questo comune.-

Bartolino Ferlazzo    

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