PESCA LA GRANDE INCOMPIUTA
(negligenze ataviche figlie di speculazioni e mancate scelte)
Ho letto, con molto
interesse, il documento della Regione Siciliana denominato “ POFEAMP Sicilia
2014/2020 priorità n.1 Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo
ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata
sulle conoscenze – Misura 1.43 – Porti luoghi di sbarco, sale per la vendita
all'asta e ripari di pesca Art.43 del Reg. (UE) n.50872014) Bando di attuazione
anno 2023 “ dunque un insieme di Unione Europea, Ministero dell'agricoltura
della sovranità alimentare e delle foreste, FEAMP Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca e Regione Siciliana; un bel quartetto, che ha preso a
cuore la necessità di dare un impulso diverso, attuabile, credibile e possibile
alla pesca nella regione siciliana per quanto di competenza, una buona
intenzione che potrebbe, usiamo sempre il condizionale, dare una svolta ad un
settore che è stato sempre bistrattato, perseguito da leggi, lacci e lacciuoli
vari, in particolar modo dall' Unione Europea, ricordiamo tutti che bisogna
pescare solo delle vongole che non superino determinati millimetri, ci rendiamo
conto vero ?, forse adesso vogliono fare ammenda ? Vogliono apparire agli occhi
dei tanti come i nuovi benefattori ? Vogliono rifarsi una verginità perduta
ormani a Pigalle ?
Comunque non possiamo fare il
processo alle intenzioni, perché in tutto questo sono coinvolti tutti, nessuno
escluso;
*) iniziamo dal bando che a
pagina 13 prevede, riporto integralmente < … per la partecipazione al bando
i richiedenti dovranno far pervenire, entro e non oltre le ore 12,00 del 31
marzo 2023 esclusivamente per posta elettronica la documentazione … - … il
termine di presentazione della domanda di sostegno economico è perentorio …
>;
*) criteri di ammissibilità
< … sono ritenuti ammissibili gli interventi che mirano a: migliorare le
infrastrutture e i servizi dei porti di pesca, delle sale per la vendita
all'asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca (compatibilmente con i tempi
indicati nel bando), investimenti destinati a strutture per la raccolta di
scarti e rifiuti marini (in merito all'obbligo di sbarco delle catture nonché per
la valorizzazione della parte sottoutilizzata del pesce catturato),
investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all'asta, nei luoghi di
sbarco e nei ripari di pesca, investimenti finalizzati alla costruzione o
all'ammodernamento di piccoli ripari di pesca;
*) sono esclusi, in qualunque
caso, gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture - ex-novo – di porti, siti di sbarco e
sale per la vendita all'asta;
*) gli interventi proposti
dal progetto dovranno essere – cantierabili – o a un livello – esecutivo – e
devono improrogabilmente essere conclusi – entro 4 mesi dalla data di notifica
del provvedimento di concessione del finanziamento – non potranno essere
concesse proroghe, il progetto si può ritenere concluso quando il “livello di realizzazione
è almeno pari all'80% della spesa ammessa a finanziamento, in tal caso il
progetto dovrà essere dichiarato funzionale e funzionante “;
*) tutta la documentazione
(elaborati tecnici), per la quale sia prevista la prestazione di un
professionista, dovrà essere sottoscritta digitalmente da tenici qualificati
regolarmente abilitati e iscritti ai rispettivi albi professionali, in parole
poevere deve essere una dichiarazione asseverata; segue una serie di richiami
sulla procedura, sui costi, sui progetti, sulle richieste, tutta
documentazione, ed in particolare a pagina 10 vengono elencati una serie di
criteri relativi all'operazione come numero di pescherecci iscritti
nell'ufficio marittimo ricadente nell'ambito portuale oggetto dell'iniziativa,
numero di GT dei pescherecci iscritti nell'ufficio marittimo ricadente
nell'ambito portuale oggetto dell'iniziativa, iniziative che prevedono
investimenti per la realizzazione/ammodernmento di strutture per la raccolta di
scarti e rifiuti marini, iniziative che prevedono investimenti finalizzati a
migliorare la sicurezza dei pescatori, iniziative finalizzate
all'ammodernamento di piccoli ripari di pesca, numero di posti barca creati e/o
ammodernati, non potranno essere ammessi alla selezione i progetti avanti livelli
di avanzamento inferiori alla fase esecutiva, l'importo massimo ammissibile
per ogni progetto è pari a 250.000,oo euro.-
Al capitolo – vincoli e
limitazioni – viene ribadito che non sono ammesse a rendicontazione le spese
relative, tra l'altro, < costi/spese/oneri connessi alla costruzione di
nuovi porti, nuovi siti di sbarco o nuove sale per la vendita all'asta >.-
A seguito di tutto questo ben
di Dio di aiuto !!! sorgono spontanee alcune domande e diverse considerazioni;
domande dopo anni di prevaricazione assoluta con leggi varie che hanno
mortificato i pescatori, adesso si porge loro una mano, ma non si da scampo
sulla tempistica, da un lato una piccola carota dall'altro un enorme bastone,
allora sarebbe questa la nuova strategia per il rilancio della pesca ? E tutte
quelle marinerie che non hanno la dotazione di piccoli porti, piccoli ripari,
sale di vendita vengono lasciate fuori ? Non hanno diritto di intraprendere
l'attività che hanno scelto di svolgere nella loro vita ? Egregi soloni,
specialmente europei, non vi sembra una forte, assoluta e totale
discriminazione, di chi ha dovuto subire malefatte nel passato ?
Considerazioni, quello che
con vari documenti, non ultimo quello che abbiamo appena portato a conoscenza,
adesso si vuole spacciare come una totale ed innovativa riforma della pesca,
non è altro che una brutta copia di quanto, una grande esperta di problemi
delle isole minori siciliane, Gin Racheli, pubblicò nella rivista - l'Italia
che sogniamo, l'Italia che vediamo - nel 1977, si avete letto bene 1977
esattamente 46 anni fa, mezzo secolo fa e, come sua consuetudine avanzò una
personale, condivisibile o meno ma alla luce di quanto leggiamo assolutamente
condivisibile, proposta ovvero < … dare alle isole il ruolo di centrali
del recupero ecologico del mare e di sviluppo di tutte le attività ad esso
connesse e, cioé: allevamento e ripopolamento ittico, studi e ricerche a ciò
finalizzati, pesca e maricoltura, formazione specialistica dei giovani, sia
isolani che delle coste antistanti, recupero storico-archeologico anche
subacqueo, sfruttando vecchi stabili ed adibirli a magazzini di concentrazione
del pescato, pulitura dello stesso fino all'inscatolamento ed immissione sul
mercato, del prodotto pescato in loco ...-
Dunque espertissimi soloni,
avete solo scopeto l'acqua calda, avete riportato quanto, persone molto più
lungimiranti di voi avevano previsto in tempi non sospetti, quanto adesso voi
andate sbandierando come innovazione, ma quando mai, dovreste solo provare
vergona, perché adesso in pochissimo tempo si dovrebbe approntare tanto
materiale e documentazione varia, che conoscendo l'elefantiaca burocrazia
italiana e siciliana, si impiegherebbero secoli; tutto questo è frutto della
cattiva amministrazione che si è susseguita negli anni a mettere da parte, ad
accantonare una delle voci che avrebbero potuto, veramente, dare una risposta
valida al futuro dell'economia siciliana; ma si sa tutto questo a quelli non è
che interessa più di tanto.-
A livello locale e di comune,
si pagano adesso le storture di un modo di amministrare fuori da ogni logica,
fuori da una ogni contenuto di progresso, si pagano adesso i peccati di
personaggi che hanno dato un contentino a chi veramente aveva bisogno,
ignorando quanto si andava proponendo e le idee, realisticamente denunciate
(Racheli) solo perché magari non coincidevano con le aspettative di spartizione
del potere, adesso si paga il non poter usufruire di queste nuove (!!!)
iniziative, solo perché non lo abbiamo voluto, ed a quelli che hanno o fanno
finta di avere corta memoria, desidero ricordare che nel mese di novembre 1953
l'allora sindaco Francesco Vitale ebbe ad emanare, con apposita ordinanza la
numero 9895, i prezzi massimi e minimi per la vendita, sia all'asta che al
minuto del pescato fresco.-
Che dire, ogni commento
sarebbe inutile adesso bisognerebbe portare avanti un'iniziativa, che non si è
riusciti a partorire in 46 anni, è pura follia, come follia è stata la
scellerata amministrazione di questo settore, di politicanti di basso profilo
che mai hanno VOLUTO effettuare una scelta, in previsione di un futuro che
sicuramente sarebbe cambiato.-
La conclusione è una e sola,
ogni popolo ha il governo che merita.-
Bartolino Ferlazzo
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