Il documentario, il cui progetto è stato supportato da E.On., racconta la storia dei capodogli delle isole Eolie, grazie alla lunga campagna di monitoraggio, durata più di 10 anni, portata avanti dall’associazione che cura anche il Pronto soccorso tartarughe nell’isola di Filicudi.
Nella prima parte, attraverso le immagini, si descrivono i risultati scientifici: tipologia dei gruppi osservati, vocalizzazioni acustiche registrate, stagionalità degli avvistamenti, gli impatti, sulla specie, derivanti da attività di pesca illegali, collisioni con imbarcazioni e inquinamento.
Nella seconda parte si racconta la storia di due capodogli, Spike e Furia che, durante l'estate 2020, sono stati trovati intrappolati in reti spadare illegali; le operazioni di soccorso e la raccolta dei dati comportamentali, acustici e respiratori che hanno consentito di monitorare il loro stato di salute durante le operazioni di soccorso.
“Questi risultati scientifici – sottolinea la biologa Monica Blasi, fondatrice e direttrice di Filicudi wildlife conservation - colmano un'importante lacuna informativa sulla presenza dei capodogli nell’area sud tirrenica. Forniscono, inoltre, le basi per programmare azioni di conservazione specifiche per questa specie, in un’area ancora fortemente impattata da attività di pesca illegali e inadeguate misure di tutela per la biodiversità marina. I risultati di questi studi sono in parte pubblicati e in parte, in fase di pubblicazione e verranno presentati alla European cetacean society conference in Galicia, il prossimo aprile”. (ANSA)
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