Dopo ben due incombenti istruttori, per una verifica sulle schede depositate in Prefettura, i giudici del tribunale amministrativo regionale, hanno sentenziato come “nonostante le incongruenze contenute nel verbale sezionale, all’esito del riconteggio complessivo delle schede, effettivamente rinvenute nei plichi esaminati, è emersa la sostanziale corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate e ciò anche tenuto conto dell’intervenuto accertamento del numero delle schede pervenute in sezione. A fronte della corrispondenza tra le schede consegnate al seggio e quelle rinvenute a seguito della verificazione, la mancanza di 21 schede non autenticate, rilevata da parte ricorrente, non ha quindi trovato riscontro oggettivo, dovendo ritenersi frutto di un mero errore di verbalizzazione, che può al più costituire un'irregolarità, ma non inficia il risultato dello scrutinio in termini d'illegittimità del suo risultato ai fini della ripetizione delle operazioni di voto. Le lacune nella verbalizzazione, denunciate in ricorso, degradano, quindi, a
mere irregolarità formali come tali inidonee ad inficiare il risultato elettorale”.
Ricordiamo, infine, come sulle elezioni a Lipari pende un ricorso, dinnanzi al CGA di Palermo, presentato dal candidato sindaco Gaetano Orto
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