COMUNICATO STAMPA
È arrivata Nerea. Il nuovo gioiello green del Mediterraneo è ufficialmente parte della flotta del Gruppo C&T. La presentazione a Palermo.
Il suo nome significa “grande nuotatore” ed è la declinazione al femminile del greco Nòreys, Nereo, nome greco del dio del mare calmo e tranquillo, dotato di poteri profetici ed in grado di trasformarsi in acqua, in fuoco e in altre innumerevoli forme.Palermo - 4/12/2023 - Parterre delle grandi occasioni e grande entusiasmo a bordo della Nerea, la nuova nave ro/pax, Gioiello del Mediterraneo e della flotta del Gruppo Caronte & Tourist, presentata oggi pomeriggio al Molo Vittorio Veneto nel Porto di Palermo.
Nerea era attesissima. C&T ne aveva
commissionato la costruzione al cantiere Sefine di Altinova, in
Turchia, nel febbraio 2021.
I tempi tecnici per la consegna erano stati originariamente indicati in 18 mesi ma in realtà ce ne sono voluti 30 prima che questo innovativo ed avanzatissimo progetto (dovuto al prestigioso Naos Ship and Boat Design di Trieste) conoscesse il mare.
Benché rallentata dai noti eventi geopolitici e geologici degli ultimi anni - i colpi di coda della pandemia, la guerra tra Russia e Ucraina e in ultimo il devastante terremoto che ha colpito nel febbraio 2023 Turchia e Siria - Nerea è comunque finalmente arrivata in Sicilia e, dopo le verifiche tecniche e completati gli ultimi adempimenti formali, entrerà in linea per Caronte &Tourist Isole Minori, collegando quindi la Sicilia con i suoi arcipelaghi.
Ecco
qualche numero: 8.300 tonnellate di stazza lorda; 110 metri di lunghezza per 20
di larghezza; diciassette cabine quadruple; una capacità di trasporto di 800
passeggeri più 114 automobili in 420 metri lineari di carico, disposti su un
unico ponte alto cinque metri e scoperto nella parte poppiera, per consentire
anche il trasporto di merci pericolose verso le isole; una velocità di crociera
di 16,5 nodi e massima pari a 17 nodi. Ma anche una grande l’attenzione
riservata ai passeggeri con mobilità ridotta. La nave è dotata di scale
mobili e ascensori e dispone di due cabine attrezzate per ospitare quattro
persone PMR.
“Già con la Elio - ha detto Vincenzo Franza, AD di Caronte & Tourist Isole Minori - abbiamo fatto una scelta di campo chiamata sostenibilità ambientale. È la strada che allora abbiamo scelto e che oggi continuiamo a percorrere con la Nerea, ulteriore step di quel programma di restyling e ammodernamento della flotta che è già in corso da tempo.
Così
come previsto nel Piano Industriale per il quinquennio 2021-2025, in tutto
saranno quattro le nuove navi che noi costruiremo nei prossimi anni, con un
investimento da 250 milioni di euro.
Tutte
navi pulite, a bassissimo impatto ambientale, che utilizzeranno anche la
propulsione elettrica e dunque potranno tenere, una volta ferme in banchina, i
motori termici spenti”.
Le
avverse condizioni meteo sono la causa di quasi la totalità delle corse
che Caronte & Tourist Isole Minori è costretta a saltare. Anche perché
nelle isole minori molti porti (ma spesso si tratta di un semplice molo) non
garantiscono la possibilità di ormeggiare in sicurezza in condizioni
meteomarine avverse.
Per
rispondere alle giuste (e spesso veementi) richieste delle comunità isolane
C&T Isole Minori sta facendo la propria parte. Come la Nerea, in grado
di ormeggiare con vento a 45 nodi grazie alle sue caratteristiche idrodinamiche
e alle due eliche prodiere da 800 kw, anche tutte le nuove navi in costruzione
o in progettazione avranno dalla loro una straordinaria manovrabilità.
“È un costo che per essere ammortizzato richiede sostanzialmente delle condizioni. Intanto - nel caso di navi nuove - bisogna poter contare su affidamenti a lungo termine, perché i contratti di breve durata - quattro o cinque anni - scoraggiano qualunque armatore che stando così le cose non vede alcuna possibilità di ammortizzare il proprio investimento. Bisogna dunque passare - nel caso di navi nuove e nel caso di collegamenti che non è possibile affidare al libero mercato - pena tariffe stellari o il fallimento- a contratti di lunga durata, di dieci o quindici anni. Solo così si può garantire il rinnovamento di una flotta perché solo davanti alla possibilità di un impiego sul lungo periodo un armatore potrà serenamente investire per rinnovare il parco navi”.
Ha concluso la cerimonia di inaugurazione il Presidente della Regione, Renato Schifani, che ha ricordato come già in campagna elettorale avesse espresso l’intenzione di avocare a sé il dossier “Isole Minori”, quale gesto di attenzione per delle comunità che rischiano di veder trasformata la loro insularità in isolamento. Schifani ha pure ricordato lo spirito di collaborazione con il quale il Governo ha lavorato per affrontare le ben note criticità dei mesi scorsi.
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