Al via oggi a Stromboli la VII edizione del Marosi festival che avrà come tema “Variazioni sulle singolarità del mare”. Il festival propone una riflessione collettiva e critica sull’ambiente e sull’ecologia, mettendo al centro il mare come soggetto vivo e in trasformazione: il focus è sui diritti del mare e nella difesa dei corpi idrici del pianeta. Il programma, che andrà avanti sino al 19 giugno, include set di danza e arti sonore, installazioni, talk con artisti e esperti, laboratori, narrazioni teatralizzate e concerti itineranti, in un equilibrio tra festa e pensiero critico. Nato sull’isola di Stromboli nel 2017, Marosi è un progetto di danza e arte performativa multidisciplinare, dedicato interamente ai processi di creazione artistica, ideato e diretto da Giulia Ferrato e co-curato con Anna Basti. Stavolta l’avventura si dipana con un focus sul mare come corpo con propri movimenti e forze. In un ecosistema delicato e potente come quello di Stromboli, Marosi Festival vuole contribuire a creare spazi collettivi di bellezza, confronto, consapevolezza e cura di tutti i corpi, nel rapporto tra il cambiamento del paesaggio e la memoria collettiva a partire dalla relazione storica tra i due villaggi di Stromboli e Ginostra. “Con Marosi Festival - dichiara l’ideatrice Giulia Ferrato - esploriamo la relazione tra arte e territorio, ricercando una conoscenza più profonda di Stromboli per sperimentare forme innovative di fruizione e restituzione e per creare relazioni di lungo periodo con gli artisti, la comunità e le associazioni locali che rappresentano un presidio culturale continuo”.
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