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lunedì 2 settembre 2024
Il culto di San Bartolomeo a Lipari. La statua d'argento e il vascelluzzo di Giuseppe Iacolino
LA STATUA ARGENTEA (Giuseppe Iacolino)Non abbiamo certezze suffragate da riscontri documentari, ma siamo persuasi che all'indomani del grande terremoto dell11 gennaio 1693, che desolò le città della Sicilia Orientale risparmiando le nostre Isole, i Liparesi espressero al Tutelare la loro riconoscenza con una molteplicità di voti. Innanzi tutto si prospettò la creazione della Confraternita di San Bartolomeo (la prima di questo nome che si ricordi); e l'idea ebbe immediata attuazione.Credibilmente si parlò pure di una statua d'argento da venerare nella Cattedrale e da portare in processione entro il breve circuito della Città Alta e - come si costumerà in seguito, ai primi del Settecento - anche per le vie del Borgo. Ovviamente un simulacro così prezioso non poteva non esser posto che su un altare di legno ricco di intagli e di fregi dorati, e al tutto doveva darsi degna collocazione in una cappellina laterale idonea (si ricordi che la Cattedrale aveva una sola navata). Quanto alla cappellina si pensò di utilizzare, ricostruendola integralmente perché semidistrutta, quella che ricadeva nello spazio antistante all'odierno altare di S. Calogero. Considerati i tempi calamitosi, si trattava proprio di un progetto ambizioso che richiedeva molto denaro e, di conseguenza, tempi assai lunghi. Trascorsero trent'anni, finché intervenne una nuova furiosa scossa tellurica, quella del 1° di settembre del 1726, che indusse i fedeli, il vescovo e i giurati a rompere ogni indugio, cosicché nel 1728 il simulacro e l'altare erano già qui, pronti per essere sistemati. Il costo complessivo dei due manufatti fu di 750 onze, raccolte tra la popolazione. La Civica Amministrazione offrì l'avantaltare d'argento e si fece carico del restauro della cappellina erogando, previa autorizzazione del vicerè, onze 50 il 16 gennaio 1733 e altre 35 onze il 15 novembre dello stesso anno.
Orgogliosi del loro apporto e interpreti degli entusiasmi collettivi di quei giorni, vescovo e giurati, in tempi diversi, fecero murare ai lati dell'altare due epigrafi in latino che oggi si scorgono appaiate a sinistra dello stesso altare nella sua attuale collocazione.
IL VASCELLUZZOCosì esordisce lo storico Pietro Campis nel narrare di quel singolare evento del vascello francese che portava grano a Messina e che, sballottato dalla tempesta, approdò a Lipari il 12 di febbraio 1672, deponendo in terra, senza pretesa di pagamento, il suo carico. Le cose, in verità, andarono assai diversamente. Fu, quello, un autentico atto di pirateria che i Liparesi, abilissimi nel settore, compirono costretti dalla fame. E, giacchè il pane, da qualunque parte provenga, è pur sempre da considerarsi grazia di Dio, essi, anche al fine di acquietare la propria coscienza, occultarono la dinamica del fatto col casto velo della sacralità, e gridarono al miracolo. E' da credere che fu questo episodio che fece nascere nei fedeli l'idea di avere un Vascelluzzo d'argento tutto per sè a somiglianza di quello di cui andavano fieri i Messinesi e che ricordava un più remoto analogo "miracolo" di insperato approvvigionamento alimentare. Ma la cosa finì lì.
Duecentocinquantaquattro anni dopo, toccò all'arcivescovo mons. Angelo Paino la sorte di cogliere l'occasione giusta per risvegliare quell'idea da gran tempo sopita. Dal Patriarca e dal Capitolo della Cattedrale di Venezia mons. Paino aveva ottenuto un (frammento di pelle) di S. Bartolomeo. Voleva farne dono ai concittadini eoliani. Inclusa nel Vascelluzzo dei Messinesi e accompagnata dallo stesso presule, la reliquia fu portata a Lipari su una torpediniera della Regia Marina che diede fondo nella baia di Portiniente la mattina del 22 agosto del 1926.
Incontenibile il tripudio della folla in attesa. Nel suo primo discorso mons. Paino ebbe a dire: "dovete avere anche voi il vostro Vascelluzzo... stasera il Vascelluzzo di Messina girerà in processione per le vostre vie e voi lo caricherete d'oro per il vostro Vascelluzzo". Mons. Paino diede il primo esempio di generosità deponendo un suo anello pastorale. Il vescovo mons. Bernardino Salv. Re (1928-1963) alimentò il pio proposito e ai suoi appelli generosamente risposero gli Eoliani residenti e quelli emigrati d'America e d'Australia. Così il 23 agosto del 1930, alle ore 19.30, il vescovo Re in Cattedrale benedisse l'artistica navicella. Opera di eccellente fattura, uscita dall'oreficeria palermitana Perricone-Marano, il Vascelluzzo, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento. Nel mezzo della tolda e sul casseretto troneggiano la preziosa teca contenente il "frammento di pelle" e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d'oro massiccio (kg. 1,100). Il Vascelluzzo precede il simulacro d'argento di S. Bartolomeo nelle quattro processioni annuali. Nel Vascelluzzo di Lipari va ravvisata la chiara testimonianza della cultura degli avi tutta compenetrata dalla fede e che perciò stesso non riusciva a distinguere la netta demarcazione fra il sacro trascendente e il quotidiano di quaggiù, ammettendo, anzi, una mutua contaminazione tra le due sfere sino ad interpretare le causali coincidenze terrene - anche le meno edificanti - come compiacente manifestazione del soprannaturale. Eccessi di certo non tollerabili per l'ortodossia. Ma, "cionondimeno, una religione agirà sempre in tal modo fino a quando sarà veramente viva". Appartiene agli uomini, infatti, anche se sono i teologi i soli deputati a gestirla.
Buon compleanno a...
Ricordando...Vittorio Favaloro
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
domenica 1 settembre 2024
Unci (Canneto): piccola frana di materiale tufaceo.
Una piccola frana di materiale tufaceo si è verificata nel pomeriggio, intorno alle 16 e 45, in prossimità della spiaggia di Unci a Canneto, facendo alzare una nuvola di polvere (vedi foto). Nessuno dei bagnanti, che si trovavano in prossimità, ne è rimasto coinvolto.
Associazione ecologista (GrIG) chiede vincolo culturale su cave di pomice di Lipari
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), raccogliendo varie segnalazioni in proposito, ha inoltrato (28 agosto 2024) una specifica istanza di avvio della procedura di dichiarazione di interesse culturale per salvaguardare l’area estrattiva della Pietra Pomice sulle pendici del Monte Pilato nel Comune di Lipari (ME).
Sono stati interessati il Presidente della Regione autonoma Siciliana, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana la Prefettura di Messina, il Corpo forestale della Regione Siciliana, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina, il Comune di Lipari e, per gli aspetti di competenza, il Ministero della Cultura.
L’attività estrattiva della Pietra Pomice sull’Isola di Lipari, ov’è presente in forma purissima grazie alla natura vulcanica dei luoghi, ha avuto origine in tempi risalenti al Monte Pilato e venne formalizzata quantomeno dal 18 maggio 1276, quando il re Carlo d’Angiò autorizzò il Vescovo di Lipari (allora Signore delle Isole Eolie) a esportare la Pietra Pomice. Nel corso dei secoli si susseguirono varie forme autorizzative ed estrattive fino a quando l’estrazione e la lavorazione in loco vennero a cessare nel 2007.
Ne deriva, conseguentemente, un patrimonio culturale e identitario di straordinario valore per Lipari, tanto che, insieme all’intero Arcipelago delle Eolie, rientra nel patrimonio mondiale dell’umanità designato dall’U.N.E.S.C.O. dal 2000 con specifico piano di gestione (D.D.G .Regione Sicilia n. 120 dell’8 marzo 2013) che ne prevede la tutela con un parco geominerario.
L’intero Arcipelago rientra nella Z.P.S. “Arcipelago delle Eolie” (codice ITB030044) e vede i S.I.C. “Isola dei Porri” (codice ITA080005), “Isola di Salina – Monte Fossa delle Felci e dei Porri” (codice ITA030028), “Isola di Alicudi” (codice ITA030023), “Isola di Filicudi” (codice ITA030024), “Isola di Panarea e Scogli viciniori” (codice ITA030025), “Isole di Stromboli e Strombolicchio” (codice ITA030026), “Isola di Vulcano” (codice ITA030027), “Isola di Lipari” (codice ITA030030), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali.
Inoltre sussistono le riserve naturali regionali orientate “Le montagne delle felci e dei porri (Salina)” (istituita con decreto assessoriale 14 marzo 1987, n. 87), “Isola di Stromboli e Strombolicchio” (istituita con decreto assessoriale 20 novembre 1997, n. 819), “Panarea e Scogli viciniori” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 483), “Isola di Alicudi” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 484), “Isola di Filicudi” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 485), ai sensi della legge regionale n. 98/1981.
La tutela con specifico vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) consentirebbe un migliore e adeguato strumento di salvaguardia per un patrimonio storico-culturale e identitario a rischio di degrado, soprattutto ora che i beni della fallita società estrattiva Pumex s.p.a. (circa 2,5 milioni di metri quadrati, edifici, zone costiere) sono stati alienati in sede fallimentare alla società immobiliare MB Project, certamente non a fini filantropici.
Il fatto che, con sentenza T.A.R. Sicilia, CT, Sez. II, 1 agosto 2022, n. 2137, sia stato annullato il decreto Dirigente gen.le Ass.to Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana n. 3815 del 28 ottobre 2021 relativo alla dichiarazione d’interesse storico e demoantropologico della “area ex Cava di pomice – compresi i fabbricati e i capannoni con i macchinari e gli impianti ancora rilevabili all’interno degli stessi”, nonché l’avvenuta alienazione di macchinari e impianti (in tutto o in parte), non preclude in alcun modo la riproposizione del provvedimento di vincolo con compiuta motivazione degli argomenti tecnico-scientifici a base delle esigenze di tutela.
Il GrIG ha, pertanto, sollecitato un rapido e risolutivo intervento da parte delle Autorità pubbliche preposte per la difesa di un patrimonio storico identitario di valore inestimabile.
Ricordando...Annamaria Lopes
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Milazzo ed Isole Eolie: i Carabinieri tra gli anziani per metterli in guardia dalle truffe
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa
Proseguono gli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri volti a sensibilizzare gli anziani su come difendersi dalle truffe. Come ormai già fatto nel corso degli ultimi anni, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, attraverso tutte le articolazioni territoriali delle quattordici Stazioni, stanno tenendo una serie di incontri con gli anziani nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione contro le truffe, che colpiscono, per lo più, le fasce più deboli.
Nei Comuni della terraferma, da quelli ubicati sulla fascia costiera tirrenica a quelli siti nelle alte colline, nonché nelle isole dell’Arcipelago Eoliano, i Comandanti delle Stazioni Carabinieri, presidi di riferimento per la popolazione e punti nodali per il controllo del territorio, hanno incontrato gli anziani nelle Chiese e nelle aule consiliari comunali, nei centri aggregativi quali circoli, case per anziani ed associazioni, allo scopo di fornire loro preziosi consigli e precise raccomandazioni, anche attraverso la divulgazione di materiale informativo cartaceo da portare a casa e da tenere sempre a portata di mano, contenente utili consigli su come prevenire le truffe ai loro danni.
L’obiettivo è quello di promuovere il contatto, la comunicazione e la prossimità, al fine di intercettare in anticipo il pericolo di azioni criminali contro la parte più vulnerabile della società, con particolare attenzione alle persone anziane, da parte di malintenzionati che, oltre a sottrarre ingiustamente dei beni, lasciano nelle vittime una profonda vergogna per essere stati raggirati, nonché una forte insicurezza nel continuare ad affrontare la quotidianità.
Nelle ultime settimane gli incontri si sono tenuti a Roccavaldina presso l’oratorio parrocchiale e presso il centro di aggregazione sociale sito nella frazione Cardà, a Valdina presso la sala consiliare, a Stromboli presso la Chiesa di San Vincenzo, a Spadafora presso la Chiesa Sacro cuore di Gesù, a Torregrotta presso la sala consiliare, a Rometta presso l’oratorio della Chiesa di Sant’Antonio, a Filicudi presso la Chiesa di Santo Stefano, a Monforte San Giorgio presso la piazza IV Novembre, a San Filippo del Mela presso la Chiesa di San Filippo, Olivarella Cattafi e Corriolo, a Gualtieri Sicaminò presso la Chiesa di San Nicola, a San Pier Niceto presso la Chiesa Madre, a Vulcano presso la Chiesa SS. Angeli Custodi, a Santa Marina Salina presso la Chiesa di San Bartolomeo, a Milazzo presso i centri di aggregazione per anziani siti in località San Papino e San Pietro.
La campagna ha riscontrato grande successo nell’uditorio, che al termine ha espresso gratitudine ed apprezzamento ai Comandanti delle Stazioni per l’impegno profuso nella quotidiana azione a tutela della sicurezza dei cittadini.
Presentato al Centro Studi di Lipari il volume "Semi di pomice" di Marina Centorrino
sabato 31 agosto 2024
Ricordando...Vittorio La Greca
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Sanità, Schifani: «Se manager non raggiungono obiettivi, decadenza automatica anche per i direttori sanitari e amministrativi»
È la rigida indicazione che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato stamattina all'assessore alla Salute, Giovanna Volo, da trasferire a tutti i direttori generali che nei prossimi giorni contrattualizzeranno i vertici delle direzioni strategiche.
I manager dovranno inserire, così come già fatto nei loro contratti, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una rigorosissima verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica, anche solo dopo il primo anno dall’insediamento.
«L'abbattimento delle liste di attesa - dice Schifani - è uno dei principali impegni assunti dal mio governo sin dall'insediamento. Insieme con l'assessore Volo e con i dirigenti dell'assessorato stiamo lavorando concretamente in questa direzione. Ritengo doveroso che i vertici delle Aziende sanitarie, nel loro complesso, si assumano pienamente la responsabilità di garantire ai pazienti un accesso tempestivo alle cure e per questo devono essere sottoposti alle necessarie e rigorose verifiche dei loro obiettivi. Se non li raggiungeranno, andranno tutti a casa, ancor prima della scadenza del loro mandato. Ai cittadini dobbiamo dare risposte qualificate e rapide ai loro bisogni di salute».
Buon compleanno a...
S.Bartolo(6° parte) La statua marmorea
venerdì 30 agosto 2024
Andy De Salvi, scatena e fa ballare la piazza di Marina Corta, grande successo per la quarta serata del festival di S.Bartolomeo.
A distanza di giorni dalla quarta serata per i festeggiamenti di San Bartolomeo, tenutasi nel magico scenario della piazza di Marina Corta.
A far ballare e scatenare la piazza, prima di Alan Sorrenti, ci ha pensato l’ esibizione del DJ Isolano Andy De Salvi accompagnato dalla voce di Bayo, colleghi di lavoro nel nord Italia.
In questa serata del Santo Patrono dell’ isola, si è riscontrato un grandissimo successo, ma anche tanta soddisfazione ed entusiasmo da parte della popolazione e dei turisti che erano a Lipari.
A fine serata Andy De Salvi ha affermato che non vedeva ballare Marina Corta dai tempi di Fargetta, dove anche lui era presente. Per concludere ha dichiarato di essere fiero del suo “essere Eoliano” e che pur vivendo fuori e girando tantissime discoteche e palchi, per Lipari lui ci sarà sempre.
E' deceduta la signora Grazia Anna China in Saporita
Stromboli, nuova tracimazione lavica nella notte
Una tracimazione lavica nella Sciara del Fuoco, alimentata da un’intensa attività di spattering all’area craterica Nord, è stata osservata su Stromboli, a partire dalle 3.20 della notte scorsa, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Attualmente, il fronte lavico si attesta a una quota tra 500 e 400 metri sul livello del mare. Contestualmente, continua l’attività esplosiva dall’area craterica Nord. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico si attesta attualmente sui livelli molto alti.
Buon compleanno a...
S.Bartolo (5° parte) La statua d'argento
Non abbiamo certezze suffragate da riscontri documentari, ma siamo persuasi che all'indomani del grande terremoto dell11 gennaio 1693, che desolò le città della Sicilia Orientale risparmiando le nostre Isole, i Liparesi espressero al Tutelare la loro riconoscenza con una molteplicità di voti. Innanzi tutto si prospettò la creazione della Confraternita di San Bartolomeo (la prima di questo nome che si ricordi); e l'idea ebbe immediata attuazione.Credibilmente si parlò pure di una statua d'argento da venerare nella Cattedrale e da portare in processione entro il breve circuito della Città Alta e - come si costumerà in seguito, ai primi del Settecento - anche per le vie del Borgo. Ovviamente un simulacro così prezioso non poteva non esser posto che su un altare di legno ricco di intagli e di fregi dorati, e al tutto doveva darsi degna collocazione in una cappellina laterale idonea (si ricordi che la Cattedrale aveva una sola navata). Quanto alla cappellina si pensò di utilizzare, ricostruendola integralmente perc
giovedì 29 agosto 2024
Ricordando...Anna Sari in lo Schiavo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

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