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mercoledì 15 gennaio 2025
martedì 14 gennaio 2025
Ricostruiti i cicli delle eruzioni nell'isola di Vulcano La risalita del magna avviene con 'ricariche multiple'
Lo indica la ricerca condotta dall'università di Catania, coordinata da Marco Viccaro e pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
Lo studio indica inoltre che le ricarichedel magma "riescono ad essere accomodate fin quando non viene superata una soglia critica di pressurizzazione, oltre la quale si entra di fatto in una nuova fase eruttiva".
La ricerca ha messo in evidenza che il ciclo eruttivo del 1888-90 è stato preceduto da tre principali fasi di ricarica da parte di magmi profondi che sono stati trasferiti verso la superficie in tre momenti ben distinti, ovvero fra 85 e 140 anni, fra 16 e 35 anni e fra 2 e 7 anni prima dell'eruzione.
"E' pressoché indubbio che queste fasi di ricarica profonde siano state accompagnate da fasi di degassamento intenso osservabile in superficie", osserva Viccaro. "Non è infatti casuale - prosegue - che nel periodo precedente all'eruzione del 1888-90, in particolare a partire dal 1771, si siano verificati cicli minori di esplosioni freatiche al cratere di La Fossa, a testimonianza di come il sistema di alimentazione sia stato perturbato da un profondo disequilibrio in quel periodo". Altrettanto rilevante ai fini dello studio, osserva l'esperto , è stata l'analisi dei volumi di anidride solforosa emessa a partire dal 1978, anno dal quale è possibile avere un record continuo grazie alla rete di monitoraggio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia". L'inversione dei volumi di anidride solforosa emessa ha consentito di ricavare una stima dei volumi di magma intruso nel sistema di alimentazione nel corso degli ultimi 46 anni, che oscilla tra 26 e 80 milioni di metri cubi. L'analisi condotta diventa cruciale anche alla luce delle tre principali crisi di degassamento avvenute a valle del ciclo eruttivo del 1888-90, crisi che sono state caratterizzate da cospicui innalzamenti delle temperature delle fumarole e da incremento dei flussi di gas. Sebbene di queste evidenze non ci sia certezza per la prima crisi (avvenuta negli anni '20 del secolo scorso), ciò è stato direttamente osservato per le ultime due crisi, avvenute nei periodi 1988-1993 e settembre 2021 - dicembre 2023.
Lipari, la minoranza replica a Gullo: "Interesse di tutti si realizza con atti concreti, trasparenti e inclusivi e non con proclami e accuse"
Abbiamo letto con interesse, misto a incredulità, l’ultimo comunicato del Sindaco Gullo, ad opera del Partito di Governo, che, come di consueto, si distingue per l’arte di spostare le responsabilità su chiunque tranne che su sé stesso. A forza di cercare capri espiatori, il Sindaco rischia di esaurire il bestiame disponibile, comprese le capre itineranti di Ginostra ed Alicudi.
Il Sindaco parla di “proseguire sulla strada dell’interesse collettivo”. Forse intende dire l’interesse di pochi intimi, visto che ormai rappresenta una minoranza persino tra i suoi stessi sostenitori. Non dimentichiamo che è stato eletto con il minor numero di voti della storia recente, e non per meriti propri, ma per la frammentazione elettorale. Aggiungiamo poi il suo stile “illuminato” di amministrazione, dove tutto è deciso dall’alto e guai a dissentire: davvero un esempio lampante di democrazia partecipativa.
Parlare di “immotivate bocciature” e “insensato ostruzionismo” è ormai il ritornello preferito del Sindaco. È quasi commovente come riesca sempre a trovare nell’opposizione la causa di tutti i mali. Che la bocciatura della Casa di Comunità sia avvenuta perché rappresenta un progetto scellerato, che avrebbe depauperato il nostro ospedale, poco importa: per il Sindaco, alcuni medici del nostro Ospedale che hanno evidenziato le criticità sono solo un intralcio alla sua onniscienza. Forse avrebbero dovuto consultare lui, che evidentemente si considera un’autorità anche in medicina.
Sulla mancata approvazione del bilancio, il Sindaco insiste nell’incolpare l’opposizione. Peccato che il Bilancio 2024 doveva essere approvato oltre un anno fa e che la sua maggioranza, ormai dissolta, non sia più in grado di sostenere nemmeno sé stessa, figuriamoci i suoi piani finanziari fuori dal mondo. La gestione rifiuti è un disastro conclamato: 1.800.000 euro della tassa di sbarco usati per coprire buchi di bilancio, un record che il Sindaco batte senza batter ciglio. Ironico, considerando che in passato criticava chi utilizzava somme ben inferiori per gli stessi scopi. Oggi, però, pretende che venga approvato un PEF rifiuti che distrae una somma derivante dalla tassa di sbarco di gran lunga maggiore a discapito dei nostri cittadini.
Il Sindaco critica le modifiche ai regolamenti edilizi e COSAP approvate dal Consiglio Comunale come se fossero la causa di tutti i problemi del Comune. La verità è che le sue “regole”, prese a convenienza, che spesso vengono adottate tra lacune e ambiguità, sono spesso strumenti per complicare la vita a commercianti e cittadini. Migliorare i regolamenti è stato un dovere, non un atto di sabotaggio. E se il caso bisognerà ritornarci qualora si evidenzino ulteriori criticità. Ma per il Sindaco è più facile accusare l’opposizione che fare i conti con la propria incapacità. Parlare poi di malamovida e caos è ridicolo: basta applicare le regole, ma se un’amministrazione è incapace persino di questo, la colpa non è certo di chi cerca di migliorare la situazione in un paese ridotto oramai alla più totale desolazione e tristezza. Anche il Carnevale, divenuto negli anni un evento unico nel suo genere sta per essere avviato al pensionamento. Le ultime due edizioni ne sono state la prova lampante. La terza non sappiamo addirittura se si farà e a quali condizioni.
Gullo accusa altri di cercare “potere” e di essere “nostalgici”. È curioso, perché se c’è qualcuno che vive di “potere” e ne ha fatto una ragione di vita, è proprio lui. Senza la poltrona, il Sindaco Gullo sembra non riuscire a vivere: lo vediamo impegnato più a organizzare incontri con “fan” e “obbligati fan”, piuttosto che a risolvere i problemi reali del territorio.
Invece di unire la comunità, il Sindaco ha fatto dell’arte della divisione la sua bandiera: buoni contro cattivi, amici contro nemici, chi lo sostiene contro chi lo critica. Un’amministrazione che dovrebbe essere “di tutti” è diventata la casa di pochi eletti, con gli uffici comunali che sembrerebbero quasi temere ripercussioni per il semplice fatto di svolgere il proprio lavoro, soprattutto se si tratta di pratiche riconducibili agli oppositori e contestatori del Sindaco. Ma questa è sicuramente una nostra impressione che speriamo rimanga tale.
Sindaco Gullo, basta con i proclami e le accuse. I cittadini sono stanchi di sentirsi presi in giro. L’interesse di tutti non si proclama: si realizza con atti concreti, trasparenti e inclusivi. Continui pure con le sue accuse, se vuole, ma non si sorprenda se sempre più persone vedono la sua amministrazione per quello che è: un esperimento fallito, fondato sulla divisione e sul potere personale.
I Consiglieri Comunali
Gaetano Orto, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria
Omicidio a Messina, 26enne uccide la madre con oltre 30 coltellate
Madre e figlio non vivevano più insieme da qualche tempo nello stesso appartamento. Era il figlio a risiedere in via Cesare Battisti e la donna veniva spesso a trovarlo. Come questa mattina. Quando i vicini a un certo punto hanno udito le urla provenire dalla casa hanno chiamato la polizia, probabilmente perché tra i due si erano già verificati dei litigi. Quando sono arrivati gli agenti, però, era troppo tardi. Il sangue della donna fuoriusciva da sotto il portoncino d'ingresso e quindi hanno capito subito che era accaduto qualcosa di gravissimo. Suonato alla porta, il figlio non ha opposto alcuna resistenza ed a quanto pare avrebbe ammesso immediatamente quanto era accaduto. In mano aveva un coltello di tipo militare, con una lama di 18 centimetri.
"Di capre a due piedi ne abbiamo?" (di Rosa Oliva, presidente Pro Loco "Amo Stromboli".)
Tanti auguri!
Messa in sicurezza dei torrenti di Stromboli: Finalmente!!!. Aggiudicati gli Accordi Quadro da Invitalia
A svolgere i lavori saranno due realtà imprenditoriali molto note in Sicilia e spesso protagoniste negli appalti pubblici.
Il problema dei torrenti a Stromboli, aggiudicati accordi quadro
L’obiettivo degli interventi finanziati dal governo è quello di ridurre le criticità per le zone abitate di Stromboli che si trovano vicino ai torrenti. La necessità deriva da quel che è accaduto il 12 agosto 2022. “Il territorio isolano è stato interessato da fenomeni meteorologici, caratterizzati da un intenso evento pluviometrico, che hanno pregiudicato tanto l’incolumità delle persone quanto la funzionalità di infrastrutture fondamentali – si legge all’inizio del disciplinare di gara redatto da Invitalia –. In particolare, gli eventi hanno fortemente eroso gli alvei dei torrenti sul versante del nord dell’Isola, determinando flussi iperconcentrati che hanno raggiunto i centri abitati del villaggio di Stromboli, con conseguenti danni cagionati alle abitazioni private e a diverse infrastrutture”.
Il sindaco di Lipari commissario
L’ordinanza della Protezione civile nazionale ha individuato nel sindaco di Lipari – di cui il territorio di Stromboli fa parte – il commissario delegato alla realizzazione degli interventi da finanziare con le risorse presenti nel Fondo per le emergenze nazionali.
Per l’esecuzione delle opere si è scelto lo strumento dell’accordo quadro, che prevede l’individuazione dell’operatore economico a cui affidare gli interventi e con cui di volta in volta verranno stipulati contratti specifici, in base alle esigenze della stazione appaltante.
La procedura è stata suddivisa in quattro lotti: il primo riguarda progettazione, coordinamento della sicurezza in fase e direzione dei lavori; il secondo include i servizi di verifica del progetto esecutivo e supporto alla validazione; il terzo l’esecuzione dei lavori; e, infine, il quarto tratta i servizi di collaudo tecnico-amministrativo e contabile.
Il lotto Lavori a Stromboli
Per quanto riguarda la parte delle opere da eseguire, si è deciso di suddividere le aree in cui intervenire in due gruppi. “La formazione è stata effettuata tenendo conto delle indicazioni fornite dalla stazione appaltante, finalizzate alla più agile gestione dei contratti specifici in relazione all’organizzazione degli interventi, nonché dell’esigenza di imprimere un’accelerazione dei tempi necessari al completamento e al collaudo degli interventi”, è la motivazione riportata nel disciplinare.
Il primo gruppo – definito cluster A – mette insieme i torrenti San Bartolo e Montagna Russo, mentre il secondo – cluster B – comprende il torrente Manello-Mancuso-Morsilio e il torrente Vallonazzo e Mannarazza. La durata degli accordi quadro, dunque il tempo entro cui potranno essere attivati i contratti specifici e di conseguenza le opere dovranno essere realizzate, è stata individuata in 48 mesi dalla stipula.
Chi ha vinto
Come verificato dal Quotidiano di Sicilia, nei giorni scorsi Invitalia ha ufficializzato i vincitori dei due cluster. Il primo, che aveva una base d’asta di poco superiore a due milioni di euro, è andato al Consorzio stabile progettisti costruttori (Cpc) di Maletto. Si tratta del consorzio legato alla famiglia di Giuseppe Capizzi, il sindaco di Maletto.
Il Cpc ha presentato un ribasso 27,33% e indicato come ditta esecutrice la Vica srl, anch’essa appartenente alla galassia Capizzi.
A occuparsi dei lavori previsti nel secondo cluster sarà il Consorzio Agoraa di Giuseppe Costantino, vicepresidente di Ance Catania, che ha individuato nella ditta consorziata Tiesse Costruzioni – sede a Letojanni – l’impresa che opererà in cantiere. Il ribasso economico presentato da Agoraa è stato del 14,12% sulla base d’asta di circa 1,8 milioni.
Una storia a tinte rosso - blu: Una formazione
- In basso da sx a dx: Barrica, Rossano,
Santino Salmieri, Bernardino Finocchiaro, Presti
In alto da sx a dx: Pergolizzi, Puleo, Caruso,
Marturano, Li Castro, Gallo
Santo del giorno: San Felice da Nola
lunedì 13 gennaio 2025
Grande successo per la compagnia “Piccolo Borgo Antico” che ieri a Ragusa ha portato in scena "Morte apparente"
La magia e l’energia che scaturisce dalla rappresentazione e’ satura della sapiente tessitura che solo l’amore per il teatro della regista Tindara Falanga poteva rifinire in questa splendida opera teatrale.
A Ragusa la compagnia teatrale, nell’ambito della rassegna “Ragusa ride” curata dal direttore artistico Maurizio Nicastro porta, non soltanto il buon umore, ma la testimonianza che le Eolie non sono solo luogo di vacanze, ma antropologicamente la culla naturale, dove l’arte e la cultura da millenni trovano la sua naturale proliferazione!!!
Esemplari di airone guardabuoi avvistati a Lipari (di Francesca Falconieri)
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Uno degli esemplari avvistati a Lipari |
Da wikipedia
L'airone guardabuoi (Bubulcus ibis Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Ardeidi.
Distribuzione e habitat
L'areale dell'airone guardabuoi comprende gran parte dell'Asia, dell'Africa, delle Americhe e dell'Europa meridionale, compresa l'Italia, dove la presenza è regolare solo dagli anni '80. La prima nidificazione documentata in Italia è avvenuta in Sardegna nel 1985, anche se esemplari in abito nuziale sono stati segnalati nello stesso periodo in altre regioni. Successivamente sono state documentate nidificazioni in Piemonte (1989) e poi in altre regioni. Il suo territorio di attestazione si sta espandendo e negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle popolazioni e delle nidificazioni in tutta Italia. Anche i contingenti di animali svernanti sono sensibilmente aumentati.
Da notare che durante tutto il XX secolo il suo areale si è costantemente ampliato; infatti prima degli anni trenta non era noto in alcuna parte del continente americano, che oggi è occupato quasi totalmente dalla specie.
L'airone guardabuoi, noto anche semplicemente come guardabuoi, è un ardeide di taglia media (altezza 25 – 30 cm) dal piumaggio bianco e dal collo corto, becco giallo, zampe grigie. Durante la stagione riproduttiva gli adulti sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, becco e zampe di colore carnacino. L'abito invernale è bianco con becco giallo.
Biologia
Frequenta gli ambienti umidi ma anche i campi arati e seminati, dove sovente segue i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi. Le colonie solitamente sono composte da una decina di esemplari.
Riproduzione
Nidifica in garzaia insieme ad altre specie di ardeidi. La costruzione del nido avviene prevalentemente su salici arbustivi e altre piante di boschi umidi.
Ripristinata erogazione dell'energia elettrica a Ginostra. Il Comitato "Serve intervento definitivo"
Gli isolani, in una nota a firma di Gianluca Giuffrè, coordinatore del comitato "Per Ginostra", chiedono al sindaco e prefetto, di intervenire celermente presso l’Enel per eliminare questa situazione di precarietà, che si rimanifesta ogni volta che piove, attraverso un intervento definitivo.
Tanti auguri!
Buon compleanno a Patrizia Cattoni, Caterina Cullotta, Cristina Cennamo, Fabio Saltalamacchia, Oscar Zangari, Rosaria Peluso, Maurizio Esposito, Vittorio Pavone, Manori Wijayaratne
C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu
In alto da sx: Alfonsino Riganò, Pino Li Donni, Gianni
Gravina, Enzo Ferro, Franchino Monteleone, Sarino Centorrino, Mario Riganò,
Federico Gallo
In basso da sx: Pino Bertè, Rosario Finocchiaro,
Nicola Puleo, Franco Li Castro, Nando De Vita.
Santo del giorno

Nacque Ilario a Poitiers, in seno al paganesimo, da una delle più illustri famiglie di Francia. Ecco come avvenne la sua conversione. Si pose un giorno a leggere la Sacra Bibbia, e giunto alle parole: « Ego sum qui sum: Io sono Colui che sono », ne fu fortemente impressionato. Continuò a leggere e illuminato sulla onnipotenza di Dio, piegò la mente ad adorarlo come suo Creatore e Signore. Essendo così disposto, ricevette il santo Battesimo. Modellò allora la sua vita secondo le massime del Vangelo, ed era così zelante nello spingere anche gli altri alla pratica delle virtù, che si sarebbe detto un sacerdote. Il popolo di Poitiers tanto lo ammirava, che unanimemente lo elesse proprio vescovo, nonostante tutte le sue rimostranze. Dopo la elezione, egli non si considerò più che come uomo di Dio, e predicava con zelo instancabile, muovendo i peccatori alla conversione.
Egli era pieno di riverenza per la verità, ed era pronto a tutto quando si trattava di prenderne la difesa. Avendo l'imperatore Costanzo radunato a Milano un concilio per la condanna di S. Atanasio, S. Ilario gli scrisse un libro in cui cercò di convincerlo a lasciar liberi i Cattolici di esercitare la religione cristiana coi loro vescovi, e per far meglio conoscere l'orrore in cui egli aveva l'eresia, si separò dalla comunione dei vescovi occidentali che avevano abbracciato l'Arianesimo. Costanzo lo fece esiliare in Frigia, ma i suoi fedeli non si staccarono da lui, ed egli continuò a governarli per mezzo dei sacerdoti. Nell'esilio il santo Vescovo non si lamentò mai dei nemici, anzi impiegò il tempo a scrivere varie opere dotte, tra le quali il Trattato della Trinità, in cui difende la consustanzialità del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo così bene da essere chiamato il Dottore della Trinità; dimostrando che la Chiesa è una, fa vedere come tutti gli eretici siano fuori di lei. Spiega inoltre come l'Arianesimo non sia la vera dottrina, perchè non fu rivelata a S. Pietro. Altra sua opera è il libro sui Sinodi, per spiegare i termini di cui si servivano gli Ariani, dimostrandone le contraddizioni.
Intanto si radunò in Seleucia un concilio di eretici per annullare i canoni di quello di Nicea. S. Ilario vi fu invitato, ed egli vi si recò per difendere la vera fede, ma poi udendo le orribile bestemmie che si dicevano contro la divinità di Gesù Cristo, si ritirò a Costantinopoli, chiedendo di tenere in pubblico delle conferenze con l'eretico Saturnino. Gli Ariani se ne intimorirono. e tacciandolo di imbroglione e perturbatore della pace, lo fecero rimandare a Poitiers, dove fu accolto colla più grande allegrezza. Riunì allora un concilio nelle Gallie, vi condannò gli atti del concilio di Rimini, e scomunicò Saturnino. Questo concilio portò i più benefici effetti: cessarono gli scandali, e la fede fu riconosciuta in tutta la sua purezza. Morì l'anno 368. Negli scritti che ci ha lasciati, vi si trova uno stile nobile, fiorito, sublime, ma più che tutto, un vero spirito di pietà; egli non ebbe altro fine che di far conoscere il nome santo di Dio, ed infuocare i cuori della sacra fiamma del suo amore.
PRATICA. L'esempio di questo grande Dottore ci stimoli a confessar la verità senz'alcun rispetto umano.
PREGHIERA. O Signore, che al popolo tuo desti per ministro di eterna salvezza il beato Ilario, deh! fa' che come l'abbiamo avuto dottore sulla terra, così meritiamo di averlo intercessore in cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Poitiers, in Frància, il natale di sant'Ilario, Vescovo e Confessore, il quale, per aver difeso strenuamente la fede cattolica, fu relegato per quattro anni nella Frigia, e, fra gli altri miracoli, vi risuscitò un morto. Il Sommo Pontefice Pio nono lo dichiarò e confermò Dottore della Chiesa universale.
Canneto...Lungomare disastrato, muraglione compreso. Ginostra senza luce da 8 ore. Danni anche a Filicudi Porto (foto e video)
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Filicudi |
Ginostra:- La minuscola frazione di Ginostra, alle spalle di Stromboli, a seguito delle piogge della notte scorsa è nuovamente senza energia elettrica. Il guasto sembrerebbe essere sempre nel medesimo punto, quello segnalato dopo l’alluvione dello scorso ottobre e nel quale si è sempre intervenuti tamponando con il risultato che ad ogni pioggia l’intera borgata resta al buio. Inoltre, da qualche giorno, le condizioni del mare proibitive non consentono ai mezzi di linea di accostarsi al molo di Ginostra, isolandola di fatto dal resto del mondo. Gli isolani chiedono alle autorità, Sindaco e Prefetto, di intervenire celermente presso l’Enel per l’invio in loco, tramite elicottero, di tecnici e operai per il ripristino dell’energia elettrica e al contempo chiedono che si proceda a riparare in maniera definitiva il guasto. Intanto anche la guardia medica della frazione è al buio con il concreto rischio del deperimento di farmaci importanti che necessitano di refrigerazione e con tutte le difficoltà che ciò crea per il medico di turno nel caso si dovesse intervenire per salvare vite umane.
Il Comitato Per Ginostra
Gianluca Giuffrè(coordinatore)
Ginostra, 13/01/2025
domenica 12 gennaio 2025
Canneto: Si transita con difficoltà. Unci "a mollo"
"Eoliani che non ci sono più" (Riproposizione 26° video - durata 4 minuti e 57)
In questo video: 1)Valentino Abbate; 2) Ernesto Acquaro; 3) Maria Antonia Acquaro; 4) Maria Pia Acunto; 5) Giovanni Adducci; 6) Fabio Adornato; 7) Pietro Agrip; 8) Alfonsino Aiello; 9) Angela Aiello; 10) Giovanna Alacqua; 11) Alessandro dello Sriklanka; 12) Alessandro Indricchio; 13) Alessandro Merlino; 14) Antonello Alessi; 15) Pino Alessi; 16) Antonino Allegrino; 17) Sabina Alleruzzo; 18) Francesco Alliata; 19) Ciccio Amato; 20) Valentino Amato; 21) Roberto Amendola; 22) Antonino Costa; 23) Aurora Antonucci; 24) Pietro Arena; 25) Domenica Arrigo; 26) Antonino Ballato; 27) Giovanna Ballato; 28) Antonio Barbera; 29) Giovanni Barbuto; 30) Barbuto; 31) Mimmo Bardi; 32) Carmela Barile; 33) Francesco Barile; 34) Vittorio Barile; 35) Bartolo Furnari; 36) Andrea Basile; 37) Bartolo Basile; 38) Pino Basile; 39) Lucia Basile; 40) Salvatore Basile; 41) Beninati; 42) Luigi Bernabò Brea; 43) Filippo Bernardi; 44) Domenica Bertè e Angelo Speziale; 45) Rosa Bertè e Angelo Cafarella; 46) Maria Cristina Berto; 47) Vittorio Bertoncini; 48) Giovannina Bianca; 49) Rino Biancheri; 50) Antonino Bianchi; 51) Billia; 52) Caterina Biscotto; 53) Antonio Biviano; 54) Caterina Biviano; 55) Caterina Biviano; 56) Ciccino Biviano; 57) Cuono Biviano; 58) Eufemia Biviano, 59) Giuseppe Biviano
Tanti auguri!
Gullo: " Nuovo anno sarà all’insegna del bene comune con i diritti dei cittadini al centro dell’attività dell’amministrazione"
Scrive il sindaco Riccardo Gullo su fb.
“Nuovo anno, medesimo impegno, stessa determinazione e uguale volontà di cambiamento.
Superata la verifica di metà mandato, è l’anno nuovo dell’Amministrazione Gullo che, in continuità con il proprio programma elettorale, prosegue senza sosta sulla strada dell’interesse collettivo e del rispetto dei diritti di tutti, portando avanti con determinazione le iniziative necessarie al miglioramento della qualità della vita nelle isole del Comune.
Passate le festività natalizie durante le quali, nonostante continue accuse insensate e come sempre animate da assurde e sterili contrapposizioni, l’Amministrazione Comunale ha scelto di favorire un clima di festa e di leggerezza, il dibattito rimane acceso; così come risulta manifesto il diverso modo di agire e interpretare il proprio ruolo da parte degli opposti schieramenti in Consiglio Comunale.
E a proposito dagli ultimi Consigli, dove “opposizione” resta chiaramente sinonimo di immotivate “bocciature” e di insensato “ostruzionismo”, risultano aberranti le modifiche al Regolamento Edilizio, irritualmente proposte e approvate mentre è in corso la procedura per la redazione del PUG (Piano Urbanistico Generale); così come aberranti sono le modifiche del regolamento COSAP (Concessione suolo pubblico) che, se mai fossero applicate, determinerebbero la massiccia occupazione del suolo pubblico, a dispetto dei bisogni di tutti, a discapito delle categorie più fragili che tornerebbero ad essere insultati nel caso reclamassero i loro diritti. Del tutto arbitraria anche la mancata approvazione del PEF (Piano Economico finanziario) rifiuti, indispensabile per l’approvazione del bilancio, respinta nonostante avesse tutti i pareri favorevoli degli organi competenti (revisori dei conti e ragioneria) al solo scopo di bloccare l’attività finanziaria del Comune. Per non parlare della bocciatura della richiesta riguardante la deroga urbanistica per la realizzazione di una Casa di Comunità delle Isole Eolie, che se non si realizzasse segnerebbe il raggiungimento di una totale mancanza di prospettive per i servizi sanitari territoriali del Comune.
Tutte iniziative “contro” il bene comune, a dispetto dell’impegno amministrativo il cui unico obiettivo, fermo e imprescindibile, resta l’interesse della comunità nel suo insieme. Così, mentre i banchi del Consiglio Comunale vengono impropriamente utilizzati da alcuni nostalgici per affermare il proprio presunto e agognato “potere” nell’ambito di una illegittima e anacronistica visione di presunta “Sovranità”, l’Amministrazione sa che in gioco c’è qualcosa di molto più importante: il presente e il futuro di 6 isole che meritano cura, rispetto e attenzione.
Bisogna continuare a lavorare con la serietà di sempre e la determinazione di chi resta fedele all’impegno preso nei confronti dell’intera comunità, escludendo il perseguimento di interessi di parte, continuando ad affermare i principi di legalità e perseguendo l’interesse della popolazione eoliana.
Chi ha votato Rinascita Eoliana e i cittadini tutti possono stare tranquilli: l’Amministrazione Gullo continuerà ad operare per la realizzazione del programma votato dagli elettori e non per gli interessi di qualcuno, nell’assoluta trasparenza, lottando contro ogni forma di clientelismo e – conclude- contrastando ogni azione che non corrisponda agli interessi di tutti i cittadini”.
Oggi: Battesimo di Gesù

Gesù Cristo giunto all'età di trent'anni, prima di andare nel deserto a passare quaranta giorni e quaranta notti continue in perfetto digiuno, si recò alla riva del fiume Giordano, ove si trovava S. Giovanni Battista, e là si fece da lui battezzare.
S. Giovanni Battista stava alla riva del fiume Giordano a predicare la penitenza al popolo, a battezzarlo in segno di tal penitenza, e così a disporlo alla venuta del Messia, che era Gesù Cristo istesso.
Intanto che Gesù Cristo usciva dall'acqua si aprirono i Cieli sopra di Lui, il Padre Eterno fece udire la sua voce, dicendo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto... ascoltatelo; e lo Spirito Santo discese, in forma di colomba sul Capo di Gesù Cristo, alla presenza di tutto il popolo; quindi si vennero a conoscere chiaramente le Tre Persone della SS. Trinità; imperocché nel Padre Eterno, che parlava, abbiamo la prima Persona; in Gesù Cristo che veniva battezzato, la seconda Persona e nello Spirito Santo che discendeva in forma di colomba, la terza Persona; quindi abbiamo un Dio solo in Tre Persone veramente distinte.
Gesù Cristo non aveva bisogno del Battesimo, perchè non aveva peccato, anzi ma l'isteessa Santità infinita: pure volle essere battezzato al fiume Giordano, per istituire il Sacramento del Battesimo santificando le acque, onde avessero la virtù dl santificare quelli che dovevano ricevere questo Sacramento.
PRATICA. Noi, con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d'amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli. Oggi ricordate o ricercate la data del vostro Battesimo, sarà molto bello per ringraziare Dio del dono del Battesimo.
PREGHIERA. O Signore, quando fui battezzato ero un bambino inconsapevole. Ora però so la grandezza del dono che mi hai fatto: mi hai innestato in Cristo tuo figlio immergendomi nella sua morte e risurrezione e sono rinato tuo figlio. Mi hai inserito nella tua Chiesa, comunità di salvezza, come un membro attivo e responsabile, mi hai dato un futuro e una speranza nella fede e nell'amore. Grazie, Signore! Aiutami, ti prego, a essere coerente al mio Battesimo vivendo una vita d'amore per te e per i fratelli sull'esempio di Gesù. Amen.
Approfondimento
Oggi la Liturgia ricorda il Battesimo di Gesù: si tratta di un momento simbolico molto importante poiché apre la strada della nuova concezione dei cristiani quali figli di Dio. La celebrazione liturgica di oggi ci invita a riflettere sul nostro Battesimo, sul giorno della nostra rinascita come figli di Dio, come più volte ha ricordato Papa Francesco nel corso delle proprie catechesi e delle omelie in Casa Santa Marta.
Il Battesimo cristiano, istituito da Gesù, differisce da quello che veniva impartito da Giovanni Battista: l'ultimo dei Profeti del Vecchio Testamento, ovvero Giovanni Battista il Precursore, impartiva un Battesimo di purificazione, secondo quanto profetizzato da Ezechiele: «Le nazioni sapranno che io sono il Signore, quando mostrerò la mia santità in voi davanti a loro. Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli»
Lo spirito di purificazione è proprio al centro del Battesimo di Giovanni Battista: infatti, sempre secondo quanto spiegato dal profeta Ezechiele, Israele per vivere nuovamente in relazione con Dio e ricevere il suo Spirito, dopo il peccato verso Dio, che gli ha meritato l'esilio, doveva essere purificato, azione questa simboleggiata dell'acqua, «vi aspergerò con acqua e sarete purificati».
Per questo la folla dei penitenti che accorreva da Giovanni simboleggia il Popolo di Dio che si avviava al rito di purificazione di perdono. Tuttavia, a questi che vedevano in Giovanni il Messia, il Battista stesso precisava «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Così all'età di 30 anni anche Gesù, benché privo di ogni peccato, si presenta a Giovanni per solidarizzare con il Popolo penitente che cercava la salvezza dell'anima - rappresentando così la riconciliazione divina con il genere umano, dopo il peccato universale - e per santificare il Battesimo, che grazie alla sua presenza non sarà più un atto di sola purificazione, ma di rinascita in virtù della venuta in ognuno dello Spirito di Dio.
Il Battista, al vedere Gesù, riconosce in Lui il Messia e, secondo il Vangelo di Matteo (Mt 3,13-17) si ritrasse dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?» al ché la risposta di Gesù fu «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Appena compiuto il Battesimo, Gesù uscì dall'acqua e «si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento"».
Con il Battesimo al Giordano inizia il cammino pubblico di Gesù, che avrà la sua conclusione in un altro Battesimo, il Battesimo nella Passione: in tal senso il rito penitenziale al Giordano viene considerato una prefigurazione della morte di Gesù sulla croce, compimento del progetto di salvezza di Dio.
La decisione di Gesù di farsi solidale coi peccatori, confondendosi con questi e chiedendo il Battesimo, esprime la sua volontà di redimere dal di dentro l'umanità con la sofferenza e l'offerta della propria vita. Tale scelta viene approvata da Dio ed è in tale chiave di lettura che va vista la manifestazione del Padre e dello Spirito che ha luogo al Giordano.
Infine la manifestazione della colomba esprime la particolare unzione dello Spirito Santo: non si pensi che nel Battesimo di Gesù vi sia un aumento della santità di Gesù. La santità in Gesù è perfetta e totale fin dal momento dell'unione del Verbo con la natura umana nel grembo di Maria, ma per mezzo della manifestazione della colomba viene rivelato pubblicamente la Sua qualità di consacrato a cui viene affidata la missione del Servo sofferente (cfr. Is 53).
sabato 11 gennaio 2025
"Pescando" nel nostro archivio. Anni 80: Una formazione del Vulcano
"Eoliani che non ci sono più" (Riproposizione 25° video - durata 5 minuti e 25)
In questo video: 1) Alessandro Merlino; 2) Rosa Bertè e Angelo Cafarella; 3) Rosa Di Maggio; 4) Concetta Giardina; 5) Angela Giuffrè; 6) Bartolo (Tom) Giuffrè; 7) Bartola Alessandra Indricchio; 8)Giovanni La Cava; 9) Lola La Cava; 10) Caterina La Cava Ortese; 11) Pino La Cava; 12) Salvatore La Greca; 13) Antonino La Macchia; 14) Immacolata La Torre; 15) Carmelo Lo Surdo; 16) Giovanna Longo; 17) Tina Lucchese; 18) Nino Maggio; 19) Salvatore Manzone; 20) Gaetano Marturano e Nunziata Gallo; 21) Pino Merlino; 22) Giuseppe Mirabito; 23) Lidia Mollica; 24) Fernanda Moscarella; 25) Domenico Napoli; 26) Gina Natoli; 27) Giuseppe Natoli; 28) Vincenzo Ortado e Francesca Sampieri; 29) Emilio Ortese; 30) Maria Pace; 31) Salvatore Pace; 32) Concettina Pantò; 33) Anna Papocchia Ferreri; 34) Vittorio Pavone; 35) Pino Picone e Cristoforo Moneta; 36) Vito Piemonte; 37) Pino Alessi; 38) Grazia Portelli; 39) Bartolo Profilio; 40) Giuseppe Profilio; 41) Giuseppe Profilio; 42) Roberto Rossello; 43) Tano Russo; 44) Vincenzo Sarpi; 45) Antonio Scafidi; 46) Catena Scafidi; 47) Vittorio Schibeci; 48) Antonino Spanò e Agata Merlino; 49) Manlio Spinella; 50) Angela Tesoriero; 51) Vincenzo Tesoriero; 52) Arturo (Bartolino) Turcarelli e Concettina Famularo; 53) Franco Trimboli; 54) Nunziata Vadalà; 55) Nunziata Vadalà e Antonino Cappadona; 56) Letterio Vattemi; 57) Domenico Villini; 58) Francesca Zaia; 59) Nino Buzzanca; 60) Olimpia Marraffa; 61) Giovanni Sarpi; 62) Pino Sarpi; 63) Marisa Natoli; 64) Franco Giorgianni
Tanti auguri!
Una pagina della storia rosso - blu che si chiude: E' deceduto Giuseppe Cariello
E' deceduto Giuseppe Cariello, indimenticabile attaccante del C.S. Lipari negli anni sessanta - settanta.
Eolienews, anche a nome di tutti gli sportivi eoliani, partecipa commossa al dolore dei suoi cari.
Oggi si venera il Santo Bambino di Praga
La duchessa spagnola Maria Manrique de Lara se ne appropriò, o forse le fu donata per le nozze; in seguito sua figlia la regalò al monastero dei Carmelitani scalzi che si trovava appunto presso la chiesa di Maria Vergine Vittoriosa. Qui rimase fino al 1631, anno in cui i Sassoni attaccarono Praga e saccheggiarono il convento, danneggiando la statuetta e gettandola tra le rovine.
Fu ritrovata solo 5 anni dopo da padre Cirillo della Madre di Dio, del convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Monaco di Baviera. Grazie a lui la statuetta fu riparata e tornò ad essere venerata; a essa sono attribuiti diversi fenomeni miracolosi, tra cui la salvezza della città in occasione di un altro assedio.
Una famiglia del posto, i Martinic, devota al Santo Bambino, promosse, nel 1651, il pellegrinaggio della statuetta nelle chiese della città, e nel 1665 il vescovo ausiliare fece apporre sulla sua testa una corona d'oro voluta dal devoto nobile Bernardo Ignazio di Martinic. Avvenimento che ancora oggi viene ricordato l'ultima domenica di maggio.
Posta nell'altare laterale di mezzo, la statua, grazie alla devozione dei fedeli, iniziò presto ad essere circondata da ex voto di ringraziamento per le grazie ricevute; ciò ha contribuito alla sua rinomanza in vari Paesi.