In basso: Basile Bartolo (bandito), Nicola Puleo,
Giusi De Vita, Natalino Barrica, Franco Li Castro, Nuccio Buscema
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lunedì 3 febbraio 2025
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu : Formazione 1976 - 77
E' deceduta Francesca La Macchia ved. Basile
Stanziati fondi in somma urgenza per il porto di Sottomonastero e il pontile a giorno. Lo rende noto FdI
Lipari, al via i lavori di somma urgenza riguardanti il ripristino, la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria del porto di Sottomonastero e del pontile a giorno degli aliscafi.
La Regione Siciliana, considerata l’urgenza dei lavori, essenziali per consentire la fruizione del porto in totale sicurezza ed il suo ripristino, ha autorizzato attraverso il dirigente generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, Arch. Salvatore Lizzio, l’esecuzione dei lavori per un importo di 214.000,00 euro a valere sul capitolo di bilancio della regione n. 672008 dell’esercizio in corso. I lavori saranno eseguiti dalla ditta A,B.M. costruzioni srl di Lipari. I lavori saranno completati entro 50 giorni dall’effettivo inizio.
Ringraziamo Il Presidente della Regione On. Renato Schifani, l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti On. Alessandro Aricò e tutti i funzionari della Regione siciliana che sono riusciti a dare risposte concrete ed immediate ai bisogni dell’isola di Lipari .
Il nostro impegno continua .
Avv. Francesco Rizzo (Dirigente Nazionale)
Gianluca Giuffrè (Responsabile Comunale)
Fratelli d’Italia
Isole Eolie
Oggi, 3 febbraio: San Biagio
Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell'istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.
In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell'Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest'ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.
Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell'anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.
Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all'altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.
- Mamma, sono guarito,
- gridò tosto il bambino
- sono guarito!...
Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all'uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.
Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com'era fu sospeso ad un tronco d'albero. Sperimentati ancora contro l'invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell'acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull'acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.
PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sebàste, in Arménia, la passione di san Biàgio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricolào, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un'orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.
IL PANETTONE DI SAN BIAGIO
Una antica leggenda popolare narra che una donna, poco prima di Natale, si recò da un Frate di nome Desiderio per fare benedire il panettone che aveva preparato per la sua famiglia. Il frate, avendo poco tempo a disposizione, le chiese di lasciargli il dolce e tornare prenderlo dopo qualche giorno, così lo avrebbe benedetto appena ne avrebbe potuto.
Solo dopo Natale, però, il prelato si accorse di avere ancora suddetto il panettone, del quale si era completamente dimenticato. Così il frate pensò che la donna se ne fosse dimenticata ed inizio a mangiarlo pian piano, per non buttarlo.
Il 3 febbraio la donna però si presentò dal frate per avere indietro il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, dispiaciuto per averlo già mangiato, si recò comunque a prendere il recipiente vuoto da restituire alla donna. E qui la sorprendente scoperta: c'era un panettone grande per due volte quello che gli era stato lasciato a Natale. Un miracolo avvenuto proprio nel giorno di San Biagio, protettore della gola. Da allora l'usanza è quella di consumare un panettone, definito appunto di San Biagio, proprio in questo giorno.
domenica 2 febbraio 2025
Tanti auguri!
Canneto: Marosi a Calandra e in prossimità del parco giochi ma niente di eccezionale
Nella Filicudi abbandonata al suo destino, inizia il terzo mese d'attesa per avere un fisioterapista per una anziana signora
Erano i primi di Dicembre, quando il medico di base di Filicudi, ha riempito le infinite pagine che richiede una banale autorizzazione di fisioterapia domiciliare a soggetto di cure urgenti e necessarie.
Ci scrive Graziella Bonica:
"È iniziato il terzo mese di attesa.
Questo nonostante il medico abbia più volte reiterato la domanda.
Intanto l' Adi di Messina incaricata, risponde che fintanto che Lipari non autorizza la terapia non possono inviare alcun fisioterapista sull' isola.
Dunque: per curare il cancro, dobbiamo spostarci in Provincia; per semplici analisi di laboratorio a Lipari o Milazzo; i bambini si curano per telefono o si raggiungono i pediatri spostandoli " malati" con o senza brutto tempo e quando i mezzi non sono in riserva; gli anziani bisogna, tra mille disagi, spostarli per qualunque ragione con immense difficoltà logistiche e non.
Solo se la situazione è più seria, si chiama un elicottero e li, chiaramente, fuori da Lipari, se non hai la fortuna di possedere una casa, saranno spese su spese.
Dunque, se anche una banale firma, su una " banale" richiesta di fisioterapia, per quanto necessaria e urgente, richiede mesi di attesa, cosa devono sperare gli abitanti delle isole minori riguardo ai loro sacrosanti diritti in ambito sanitario e diagnostico?
Finché non sarà chiaro a tutti i " politici che se ne occupano e a tutti gli "amministratori "dei nostri territori, che sulle isole minori non vivono solo " capre" che possono attendere ( a quanto pare) soluzioni adeguate alla loro esistenza, ma soggetti con esigenze primarie, di cui lo Stato si ricorda puntualmente SOLO alle scadenze fiscali e al momento delle Elezioni, nessun servizio di pubblica utilità garantito nelle modalità conosciute, potrà assicurare la permanenza dei residenti nei mesi invernali nella loro terra natia.
Le Isole minori, o quanto meno, Filicudi, dove vivo, sono isole fortemente disagiate e meritano attenzione massima".
Oggi 2 febbraio: Presentazione del Signore (Festa della Candelora)
Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.
Iddio nell'Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell'Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.
Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.
Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.
Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.
Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all'Eterno Padre; ma l'offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte, poiché Ella era certa che l'offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull'altare della croce.
Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d'aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l'aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell'entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace... »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l'anima ».
Maria istruita nella Sacra Scrittura aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio. e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.
Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all'Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.
Fatta l'offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.
PRATICA Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l'uomo ubbidiente riporterà vittoria.
PREGHIERA Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l'Unigenito Figlio tuo quest'oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.
MARTIROLOGIO ROMANO. Purificazione della beata Vergine Maria, che dai Greci viene chiamata Hypapànte (cioè l'incontro) del Signore.
FILASTROCCA - Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno
E' deceduta Antonina Mirabile ved. Rao
sabato 1 febbraio 2025
Cinema, da Regione 15 milioni per il triennio 2025-27. Schifani: «Sosteniamo le produzioni per promuovere la Sicilia»
La Regione continua a puntare i riflettori su film e audiovisivi realizzati nell'Isola per promuovere l’immagine della Sicilia. E' stato pubblicato un avviso della "Sicilia Film Commission" dall'assessorato del Turismo per la concessione di contributi a fondo perduto, a titolo di cofinanziamento, a sostegno delle produzioni cinematografiche per il triennio 2025-2027 per un ammontare complessivo di 15 milioni di euro delle risorse del Fondo sviluppo e coesione. L’obiettivo è quello di attrarre le case di produzione nazionali e internazionali, ma anche di rafforzare le imprese locali e di favorire la crescita professionale degli operatori regionali del settore, per realizzare opere in grado di diffondere la conoscenza dei contesti storici, artistici, culturali e paesaggistico - ambientali dell'Isola, anche per finalità di promozione turistica.
«Il successo delle produzioni cinematografiche ambientate in Sicilia, tra queste solo per citare un esempio il film "L'abbaglio" attualmente in tutte le sale - dice il presidente della Regione Renato Schifani - o la serie "Makari", ci ha dimostrato la bontà dell'iniziativa che la Regione ha intrapreso a favore delle produzioni di cinema e tv, nonché la strategia vincente sia sul piano culturale che su quello della promozione. Si tratta di strumenti straordinari per veicolare l’immagine della Sicilia, come testimoniano i risultati di ritorno in termini di share per le serie tv e le fiction che hanno visto protagonisti la nostra regione, coi suoi paesaggi, le storie, i personaggi. Si tratta di milioni di spettatori che diventano potenziali visitatori attratti dalla cultura e dalle immagini paesaggistiche».
«Con il nuovo bando per il triennio 2025-2027 - spiega l'assessore al Turismo Elvira Amata - si conferma l'attenzione della Regione per un comparto in forte crescita che contribuisce a proporre un'offerta turistica il più possibile completa ed integrata. Con il precedente avviso sono stati 17 i progetti di film, documentari e cortometraggi che la Regione ha cofinanziato con circa tre milioni e mezzo di euro per la finestra 2024-2025, ovvero nove tra film per la televisione e serie tv, sette documentari e un cortometraggio. Vogliamo continuare a sostenere quelle opere che contribuiranno a valorizzare il territorio, la storia, la cultura e i tratti identitari della Sicilia, ma anche il massimo impatto economico e occupazionale sul territorio attraverso l'impiego di maestranze artistiche e tecniche dell’Isola».
I contributi a fondo perduto saranno destinati alle case di produzione che realizzeranno in Sicilia opere originali e di qualità come film, per il cinema o la tv, serie televisive, anche in animazione, documentari e cortometraggi. Il budget sarà così distribuito nel corso del triennio: per l'anno 2025 previsti fondi per 3,9 milioni circa di cui 3,6 milioni per film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, 330 mila euro circa per documentari e serie tv documentarie e 26 mila euro circa per cortometraggi. Per il 2026 previsti 5,6 milioni di cui 5,2 per film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, 370 mila euro per documentari e 34 mila per cortometraggi. Infine, per l'anno 2027, programmati 5,4 milioni di cui 5 per film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, 357 mila per documentari e 32 mila euro per cortometraggi.
L’espletamento delle procedure di cofinanziamento avverrà attraverso l’apertura di singole e autonome finestre temporali di presentazione delle istanze di candidatura per ciascun anno solare, secondo la seguente articolazione: per l'anno 2025 dal primo febbraio al 15 marzo, per il 2026 dal 2 febbraio al 16 marzo, per il 2027 dal primo febbraio al 15 marzo.
Le istanze potranno essere presentate unicamente a mezzo di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo dipartimento.turismo@certmail.
Domani allerta arancione su Messina e provincia, giallo nel resto della Sicilia
Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha diramato un bollettino di allerta meteo per il rischio idrogeologico valido per domenica 2 febbraio 2025, dalle ore 00:00 alle ore 24:00.
Le aree dell’isola che rientrano in allerta Arancione-Preallarme sono: il versante nord orientale ionico e Tirreno e le isole Eolie, mentre per le altre parti dell’isola è prevista l’allerta gialla. T
Secondo le previsioni, la regione sarà interessata da precipitazioni da sparse a diffuse, che assumeranno anche il carattere di rovesci intensi o temporali, accompagnati da fenomeni violenti, tra cui attività elettrica e forti raffiche di vento. La situazione sarà ulteriormente aggravata da venti sud-orientali di forte intensità, con possibili mareggiate sulle coste esposte.
Il maltempo previsto è dovuto a un’area di bassa pressione che si sposterà dalla Tunisia verso il Mar Tirreno meridionale. Questo fenomeno determinerà un’intensificazione della ventilazione e un netto aumento dell’instabilità atmosferica.
Calcio: Lipari IC sconfitto nell'anticipo
Sconfitta per uno a zero, oggi pomeriggio, per il Lipari IC impegnato sul campo della Futura Brolo. Gli eoliani restano fermi a quota undici in classifica in piena zona playout
Tanti auguri!
Federalberghi Isole Minori Sicilia ribadisce perplessità sul ripristino delle gratuità per i soli lavoratori pubblici e chiede un approccio più equo ed equilibrato
"Tale misura incide pesantemente sui fondi, già esauriti lo scorso anno in anticipo, e grava iniquamente sui contribuenti, senza tenere conto delle esigenze di altre categorie di pendolari che necessitano di sostegno," afferma Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia. "Abbiamo segnalato più volte, anche insieme a oltre 40 associazioni territoriali, l'errore di destinare tutte le risorse a un solo gruppo di beneficiari, ignorando le necessità di altri lavoratori e pendolari."
Del Bono sottolinea che, sebbene la normativa rappresenti un segnale di attenzione verso le comunità insulari, il rischio è che, ancora una volta, l’applicazione sia "messa a terra nel modo sbagliato." Le richieste avanzate in passato miravano a una distribuzione più equa delle risorse, evitando discriminazioni tra i diversi gruppi di utenti.
"Lo scorso dicembre, dopo l’esaurimento dei fondi disponibili, abbiamo inviato una nota all’Assessore Aricò e al Presidente Schifani chiedendo non solo il reintegro dei fondi per più annualità, ma anche l’ampliamento delle agevolazioni ad altre categorie di pendolari, per superare le attuali disparità. Purtroppo, queste istanze sono state ignorate ancora una volta," conclude Del Bono.
Federalberghi Isole Minori Sicilia rinnova quindi l’invito a riconsiderare il provvedimento, ampliando l’accesso alle agevolazioni anche ad altre categorie di pendolari, così da favorire una soluzione più equa e sostenibile per le comunità insulari.
Oggi 1 febbraio: Santa Brigida d'Irlanda
Brigida dIrlanda è una Badessa, vissuta tra il 400 e il 500, patrona d'Irlanda, dei fabbri, dei figli non riconosciuti, dei pollai.
Figlia di un capo pagano e di una schiava cristiana, portava il nome della dea del fuoco. A sei anni aveva deciso, in cuor suo, di diventare monaca dopo aver sentito predicare San Patrizio. La sua carità faceva arrabbiare suo padre quando donava ai poveri latte, burro e farina. Ma quando regalò la sua spada regale a un lebbroso, la lasciò entrare in convento. Brigida divenne Badessa e fondò l'abbazia di Kildare.

La Croce di Santa Brigida è una croce che si ottiene legando insieme mazzetti di paglia, per questo i quattro i bracci non sono in corrispondenza ma su livelli diversi. La leggenda narra che il capo pagano, suo padre, era morente e i parenti la chiamarono. Brigida gli si sedette accanto e cominciò a consolarlo, prese quindi dal pavimento della paglia e incominciò a intrecciarla a croce. I cattolici irlandesi mettono ogni primo febbraio una croce di Santa Brigida sotto i tetti delle case.
venerdì 31 gennaio 2025
FdI Isole Eolie: novità per il molo di Ficogrande e per Ginostra
Circolo Fratelli d’Italia “Franco Servello”
Isole Eolie
COMUNICATO:
A seguito delle varie interlocuzioni che abbiamo avviato con
il Governo Regionale e Nazionale, al fine del miglioramento, consolidamento e
adeguamento delle strutture portuali
delle isole del Comune di Lipari, comunichiamo che è stato approvato in Regione
il documento di indirizzo alla progettazione del consolidamento e adeguamento
del molo di protezione civile di Ficogrande, nell’isola di Stromboli,
nell’ambito del D.D.G. del 03/12/24, nel quale è stato approvato il piano di
interventi di messa in sicurezza, di rafforzamento strutturale, di prevenzione
del rischio sismico su edifici ed infrastrutture pubbliche lungo le coste del
mare e delle isole minori. A Ginostra, invece, si è riusciti a scongiurare la
perdita delle somme, che saranno riaccreditate, che il Governo regionale aveva
destinato per alcuni interventi già appaltati. Infine, per quanto riguarda i
danni recenti nelle varie isole, tra cui Lipari, oltre alle somme urgenze
regionali, si sta continuando ad interloquire con i vari uffici, con l’auspicio
di poter dare presto ulteriori buone notizie per il nostro Comune.
Crediamo che queste siano le risposte che i cittadini
attendono e noi continueremo, nella massima trasparenza, a lavorare per portare
fatti concreti di cui beneficeranno tutti i cittadini eoliani.
(responsabile comunale)
Lipari, 31/01/2025
S.o.s. randagi in prossimità della scuola di Pianoconte
Un s.o.s., l’ennesimo, arriva dai genitori dei ragazzi che frequentano la scuola elementare e media nella frazione liparese di Pianoconte, vista la presenza, oggi, di un gruppetto di cani randagi/vaganti in prossimità di un terreno limitrofo al plesso scolastico. La paura, più che giustificata, è che questi randagi, possano aggredire i bambini, oltre che altri componenti della comunità. Quella del randagismo canino su Pianoconte è una situazione che si trascina da tempo, già prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione, per la quale non è stata mai trovata una soluzione.
“Sono anni – scrive sui social la signora Ginevra Pantasilea Amiraghi - che la popolazione aspetta che il Comune prenda provvedimenti. A prescindere da chi amministra, la situazione è fuori controllo”.
MILAZZO: ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALLA PESCA ILLEGALE SEQUESTRATO PALANGARO DI OLTRE 2.000 METRI
Nei giorni scorsi, la Capitaneria di Porto di Milazzo ha intensificato le operazioni di contrasto alla pesca illegale all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, grazie alla segnalazione tempestiva da parte degli operatori dell’Ente. In particolare, è stata segnalata la possibile presenza di unità da pesca non autorizzate nella zona di mare limitrofa alla località Cirucco.
Immediatamente, la Guardia Costiera ha disposto l’uscita del proprio mezzo navale per monitorare la zona. Nonostante i tentativi di intercettare l’unità da pesca sospetta, questa non è stata localizzata. Tuttavia, durante il pattugliamento, i militari hanno individuato un attrezzo da pesca illegale, probabilmente lasciato dall’unità da pesca dopo essersi accorta dell’arrivo della motovedetta.
Il palangaro illegale, non identificato, si estendeva più di 2.000 metri dalla località Cirucco fino ad arrivare fronte le Piscine di Venere, ed era costituito da circa 400 ami, creando potenziali rischi per la sicurezza della navigazione e per la tutela della risorsa ittica in una zona di particolare pregio ambientale.
Al fine di evitare pericoli per la sicurezza della navigazione e proteggere l’ecosistema marino, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto con il sequestro dell’attrezzo da pesca illegale, rimuovendolo dalla zona.
Questa operazione rientra nelle più ampie attività di vigilanza e tutela ambientale svolte dalla Capitaneria di Porto di Milazzo, che da sempre riveste un ruolo di primo piano nella protezione degli ecosistemi marini e nella prevenzione degli inquinamenti.
La Capitaneria di Porto di Milazzo continuerà a monitorare con attenzione le attività di pesca all'interno dell'Area Marina Protetta di Capo Milazzo, con l’obiettivo di tutelare la biodiversità marina e garantire la sicurezza della navigazione.
Tanti auguri!
Sentenza su incendio a Stromboli, le reazioni. Oliva (Pro Loco) " Stromboli incassa la prima sconfitta"
(di Rosa Oliva, presidente Pro Loco Amo Stromboli) "A fronte di un disastro ambientale determinato da incendio e alluvione, Stromboli incassa la prima sconfitta e con lei quelli che ne hanno patito le conseguenze , almeno così sembra. Le associazioni semplici non sono state ammesse nella costituzione in giudizio. Gli avvocati dei privati che si sono costituiti non sono stati contattati per la liquidazione dei danni. Avremmo preferito che come avvenuto per gli enti pubblici si depositassero delle somme presso il notaio, per i dovuti risarcimenti .ci auguriamo che l’assserita comunicazione alla compagnia assicurativa comporti un ristoro congruo ed immediato. Non è certo un bel risultato questo."
Comune di Lipari: Si insedia domani il nuovo segretario generale
Da domani prenderà servizio al Comune di Lipari il nuovo segretario generale dottor Antonio Le Donne, 65 anni: prenderà il posto del dottor Giuseppe Torre che ha lasciato l’ente per altro incarico.
Le Donne, laureato in Scienze politiche, dal 2018 è stato segretario al Comune di Palermo dove ha ricoperto anche l’incarico di Direttore generale.
Il bene della comunità e l'obbligo di decidere (di Lino Natoli)
Subentrano i sentimenti di rivalsa, lo scontento, talvolta il desiderio di vendetta. Il riconoscimento negato annebbia qualsiasi ragione e tutta l’attività politica si risolve nell’unico obbiettivo di mettere in difficoltà, infine abbattere l’avversario, colui che pur sentendomi io qualcuno mi considera nessuno (secondo il mio metro di giudizio, il valore che pretendo gli altri mi attribuiscano e che in fondo, visto che sono stato eletto, che occupo quel certo ufficio, quel certo incarico merito). Tuttavia questi sentimenti fanno perdere di vista l’unico motivo per cui la politica dovrebbe avere un senso, operare per il bene della comunità.
Ciò ovviamente non significa che bisogna essere tutti d’accordo, che bisogna avere tutti le stesse visioni del mondo. I problemi si possono guardare da prospettive diverse e proponendo soluzioni diverse ma non si può, per dispetto, per amor proprio, impedire che i problemi si affrontino. I momenti fondamentali dell’azione politica rimangono tre: l’ascolto, la mediazione ed infine la decisione. Pensare di fermare tutto sull’ascolto o sulla mediazione per non arrivare mai ad una decisione è stata la pratica che ha caratterizzato gli ultimi decenni dell’amministrazione comunale.
Conclusa la fase dell’ascolto e della mediazione, chi ha la responsabilità di prendere delle decisioni deve farlo. I cittadini hanno il dovere di partecipare, il diritto di farsi ascoltare e di fare anche proposte alternative, poi però c’è chi deve decidere, non si può continuare all’infinito o pretendere di sostituirsi ad altri, assumere ruoli che non sono propri. La democrazia ha delle regole, stabilisce delle funzioni, ne delimita poteri e prerogative.
Definisce ogni singola fase della formazione della decisione, distinguendo nettamente le questioni tecniche da quelle politiche. Nessuno può decidere di testa propria ma, allo stesso tempo, nessuno può pensare, in nome del diritto di cittadinanza, di poter esercitare qualsiasi potere interdittivo. Esaurita la fase dell’ascolto, esaurita quella della mediazione, la decisione spetta a chi, secondo le proprie competenze, ne ha la responsabilità.
Può accadere, poi, che la decisone non piaccia, magari danneggi qualcuno, in questi casi la democrazia mette a disposizione altri strumenti per fare valere le proprie ragioni ed i propri diritti. Dico questo perché la disabitudine a fare le cose rischia di portare inesorabilmente a sospettare di chiunque voglia fare qualcosa. La paura che ci sia sotto un interesse illegittimo, una mente autoritaria e prepotente che vuole fare e disfare a suo piacimento indifferente ad ogni possibile conseguenza, è la morte di ogni attività amministrativa.
Sento, talvolta, soprattutto nei social, nostalgici e chiassosi auspici a tornare come prima. Prima, quando tutti almeno contavamo qualcosa, ma qualcuno contava più degli altri. I risultati mi sembrano evidenti. (LINO NATOLI)
Incendio a Stromboli, chiuso il procedimento: multe e patteggiamenti (fonte: gazzettadelsud.it)
Il procedimento giudiziario generato dal devastante incendio che si è verificato sul set allestito durante le riprese della fiction “Sempre al tuo fianco” dedicata alle attività della Protezione civile, effettuate nell’isola di Stromboli il 25 maggio 2022, si è concluso ieri dinanzi al Gup Giuseppe Caristia, con quattro patteggiamenti richiesti dalle persone indagate e con il ricorso alla giustizia riparativa.Infatti, le difese hanno dimostrato, «attraverso consulenze tecniche, che il danno patrimoniale originariamente ipotizzato dai magistrati non era riferibile alle conseguenze dell'incendio», tant’è che il Procuratore Giuseppe Verzera e il sostituto Luca Gorgone, hanno modificato il capo di imputazione, escludendo la stima iniziale di 10 milioni di danni. Il Giudice Giuseppe Caristia, accogliendo la richiesta di patteggiamento, convertita e sostituita in pena pecuniaria, «ha riconosciuto – affermano gli stessi avvocati della difesa – che il fondo economico messo a disposizione (800.000 euro) e gli interventi di ripristino proposti a favore del territorio che la società cinematografica “11 Marzo Film srl” ha spontaneamente proposto (pur senza alcun riconoscimento di responsabilità) sono adeguati a compensare i danni derivanti dall'incendio del 2022».
Ad essere stati ammessi al patteggiamento della pena quantificata in un anno ciascuno di reclusione, convertita nella pena pecuniaria della multa di 91.250 euro per ciascuno degli imputati, sono stati: Matteo Levi, quale legale rappresentante della società “11 Marzo Film srl” che svolge attività di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, che aveva stipulato con la Rai un contratto di coproduzione per la realizzazione della serie televisiva denominata “Protezione Civile”, di cui alcune scene avrebbero dovuto girarsi presso l'isola di Stromboli; e Luca Palmentieri, quale direttore di produzione e preposto della società “11 Marzo Films srl”.
Diverso, invece, il patteggiamento richiesto dagli imputati, Elio Terribili, rappresentante legale della società “Bestsfx srls” che si occupa di ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema e tv per conto della “11 Marzo Film srl” e Roberto Ricci, quale socio lavoratore presso la società “Bestsfx srls”: hanno patteggiato una pena ad un anno di reclusione, con sospensione della stessa e non menzione.
Oltre alle quattro persone che hanno ottenuto il patteggiamento, sanzioni pecuniarie per illecito amministrativo sono state applicate alla società di produzione “11 Marzo Films srl”, quantificate 116.667 euro; mentre per l’illecito amministrativo contestato alla società “Bestsfx srls”, una sanzione pecuniaria ridotta di 15 mila euro.
Oggi 31 gennaio: San Giovanni Bosco

Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d'Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Sua mamma, Margherita, era una santa donna tutta dedita al lavoro ed ai suoi doveri di cristiana: infondere nei suoi figliuoli il santo timore di Dio. Del babbo non potè gustare il sorriso e la carezza, perchè se ne volò al cielo quando Giovanni era ancora in tenerissima età.
Fin da fanciullo ebbe il dono di attirare a sè le anime dei fanciulli con i suoi giochi di prestigio e con la sua pietà, che gli cattivava l'animo di tutti.
A prezzo di privazioni di ogni genere, in mezzo alle contrarietà degli stessi familiari, riuscì a compiere gli studi ecclesiastici e nel 1 841 fu ordinato sacerdote. Da questo punto comincia la sua missione speciale: « l'educazione dei giovani ».
Lo aveva difatti profondamente colpito il fatto di vedere per le vie di Torino tanti giovanetti malvestiti, male educati, abbandonati, esposti ad ogni pericolo per l'anima e per il corpo, molti già precocemente viziosi e destinati alla galera... Il cuore del giovane sacerdote sanguina: prega e pensa: e la Vergine Benedetta, che lo aveva scelto, gli ispira l'istituzione degli Oratori.
Dopo mille difficoltà e persecuzioni, gli riuscì di comperare a Valdocco (allora fuori Torino) un po' di terreno con una casa ed una tettoia a cui aggiunse una cappella; ebbe così un luogo stabile e sicuro dove poter radunare i suoi « birichini ».
Non aveva un centesimo : unica sua risorsa una fede illimitata nella Divina Provvidenza.
In pochissimo tempo i poveri giovani ricoverati diventarono più numerosi; l'opera cresceva e bisognava pensare al futuro. La benedizione di Dio era visibile. E Don Bosco fonda una nuova congregazione religiosa, la Pia Società di S. Francesco di Sales, detta comunemente dei Salesiani, composta di sacerdoti e laici, che poco alla volta aprirono oratori festivi, collegi per studenti, ospizi per artigiani, scuole diurne e serali, missioni fra gli infedeli in tutte le parti del mondo.
Per le fanciulle delle stesse condizioni, D. Bosco istituì le Suore di Maria Ausiliatrice, le quali, come i Salesiani, sono sparse in tutto il mondo, ed affiancano l'opera dei sacerdoti.
Per il popolo D. Bosco scrisse libretti pieni di sapienza celeste, dal titolo « Letture cattoliche » in contrapposizione a quelle protestanti.
Fino all'ultimo la sua vita fu spesa a vantaggio del prossimo, con sacrificio continuo, eroico. Il Signore lo chiamò a sè il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI nella Pasqua del 1934.
E' deceduto Santino Profilio
giovedì 30 gennaio 2025
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