Cerca nel blog

domenica 2 novembre 2025

Calcio 5, serie D: Partenza "sbagliata" per la Ludica Lipari (foto e video)

 


Inizia con una sconfitta per 6 a 4, sul campo della SIAC Messina, il cammino della Ludica Lipari nel campionato di serie D di calcio a 5.

Le reti degli eoliani sono state messe a segno da Peppe Fanni (3) e Cristian Cincotta

Nello stesso girone di serie D vi è anche il Lipari calcio che, in questo turno, riposa 





 

Al cimitero di Ginostra un fiore per ogni bimbo deceduto e Santa Messa celebrata da Don Emilio (foto e video)




Oggi, 2 novembre: Commemorazione dei defunti

La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio. 

Antichissimo è l'uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene. 

Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: « Noi facciamo ogni anno l'anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati ». Gregorio Nazianzeno, in occasione della morte del fratello San Cesario, promette di inviargli ogni anno i suoi suffragi. S. Agostino dice: « Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo? ».

Quantunque la S. Chiesa abbia sempre inculcato di commemorare i fedeli defunti, di pregare per loro e di offrire Messe in loro suffragio, tuttavia per lungo tempo non si aiutarono che le anime in particolare, senza che ci fosse un giorno dedicato alla memoria di tutti i defunti. 

Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l'Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio. 

Quest'usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di carità dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro. 

Dopo che la Chiesa istituì questo giorno, la pietà verso le anime purganti andò sempre più intensificandosi nel corso dei secoli e si elevarono chiese ed altari, si lasciarono legati di Messe, si istituirono opere sante, per suffragare le anime dei trapassati. 

Durante la grande guerra, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Sommo Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva nella Spagna, ossia permise che il giorno 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre Messe in suffragio dei defunti: la prima deve essere applicata secondo le intenzioni dell'offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. 

Nulla è più conforme allo spirito di carità cristiana quanto la carità verso le anime purganti. Sono anime di genitori, fratelli, di superiori, di benefattori, di amici e conoscenti, che chiedono misericordia e sollievo nei più atroci dolori. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei: « abbiate pietà, abbiate pietà di me, almeno voi, o miei amici ». Queste povere anime non possono nulla per se stesse; noi invece possiamo sollevarle ed anche liberarle con poca fatica. 

Pensiamo che forse un giorno ci troveremo anche noi tra quelle fiamme, ed avremo piacere che gli altri si ricordino di noi. Facciamo dunque agli altri quello che vorremmo si faccia a noi. 

Quelle anime inoltre ricambieranno dal cielo mille e mille volte il nostro atto di carità e non permetteranno che piombiamo nelle pene eterne dell'Inferno.

PRATICA. — Suffraghiamo con le nostre preghiere il maggior numero di anime che ci sarà possibile. 

PREGHIERA. O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinchè ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato. 

Buongiorno. Oggi è domenica 2 novembre


 

 


                          PRIMIGI STORE Lipari


VIA SAN VINCENZO snc
98055 CANNETO LIPARI - ISOLE EOLIE (ME) 
Tel: 090/9817388
P.Iva.: 02619940832
tel: 090.98 17 388
whatsapp: 333 81 59 745
mail: primigistorelipari@gmail.com
facebook: PRIMIGI STORE LIPARI

sabato 1 novembre 2025




Alla
 "CASA DELL'ORTO"  di Zaia Luana Gaetana, via Marina Garibaldi (Canneto). 
Telefoni 3331061296 - 3317637715 - 
In occasione dell'imminente commemorazione dei defunti sono arrivate le piantine di crisantemi (di ogni dimensione). Il tutto di alta qualità e ad un costo assolutamente competitivo. 
Trovi anche i fiori recisi e altre tipologie di piantine. Oltre, naturalmente, ai prodotti di sempre



Accadde...oggi...nel 1993 (fonte: accaddeoggi.it)


 

Collegamenti per le Eolie, si ai servizi integrativi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 1°novembre 2025



 

Riti e usanze della Festa dei morti in Sicilia. Altro che Hallowen!!

*
E' lontana, tanto lontana la tradizione siciliana del "Giorno dei morti" dalla festa di Halloween.

“U iornu di morti”, che si "celebra" in Sicilia il due novembre, rappresenta una visione serena della morte e una considerazione benevola dei defunti.
Nel film “Baaria” di Tornatore vi è una scena in cui gli anziani si recano al capezzale di un moribondo per raccomandargli di portare i saluti ai loro cari, appena arrivato all’aldilà. Non si tratta di una trovata del regista, ma della rappresentazione di un’usanza un tempo tipica in Sicilia. Ciò testimonia il rapporto dei siciliani con la morte e con i morti: di accettazione, rispetto, venerazione.
Ed è questo lo spirito con cui si manifesta il culto dei morti il due novembre.
Nella tradizione siciliana,la notte del primo novembre i morti lasciano le tombe e si incamminano per le strade delle città per "recuperare" giocattoli, dolci, vestiti nuovi da portare ai bambini. Ogni paese, poi, descrive l’evento riferendolo ai propri luoghi o arricchendolo di particolari.
A Cianciana, ad esempio, il punto di partenza dei defunti è il Convento di S.Antonio dei Riformati. Da lì i morti escono per attraversare la piazza e giungere al Calvario, dove, recitata la preghiera al Crocifisso, discendono la via del Carmelo, distribuendo i doni ai bambini buoni. Ad Acireale i morti girano per la città vestiti di bianco e con scarpe di seta per evitare i rumori che possano mettere in allerta i venditori delle mercanzie da rubare per portarle ai loro piccoli parenti. A Salaparuta i morti solitamente non entrano nelle case e lasciano i regali dinanzi le porte o sui davanzali delle finestre, dove li attendono, ben riposti, scarpe o canestrini. Sempre nel Trapanese, altra tradizione a Monte Erice. Lì i defunti, abbandonata la chiesa dei Cappuccini, si dirigono a Rocca Chiana, dove improvvisano banchetti e gustano le prelibatezze locali. Poi, dopo essersi “appanzati”, i morti golosi vanno nelle case dei bambini a deporre i doni. E i bambini, riconoscenti, il giorno dopo si recano alla Chiesa dei Cappuccini per ringraziarli. Nel Palermitano, a Borgetto e a Partitico, i morti sono avvolti in un lenzuolo e camminano, con le torce accese e i piedi scalzi, a due a due, salmodiando litanie e il rosario.
Si è detto dei morti. E i bambini? Prima di prendere sonno, la notte della festa di tutti i santi, recitano, o meglio recitavano, una speciale preghiera propiziatrice di abbondanza di regali. “Animi santi, animi santi/ io sugnu unu e vuiatri sìti tanti:/ mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai/ cosi di morti mittiminni assai”. I doni l’indomani arriveranno puntuali, ma occorrerà cercarli. Quei mattacchioni dei morti li infilano nei posti più reconditi. E a volte, persino, si divertono a lasciare, là dove dovrebbero trovarsi i regali, cose insignificanti (cianfrusaglie, pezzi di carbone), facendo intendere che la stagione si è rivelata magra per la non buona condotta dei piccoli. La mattina perciò i fanciulli, appena svegliatisi, frugano dappertutto: sotto i letti, dentro gli armadi, negli angoli più reconditi dei ripostigli. Li troveranno però, dopo tanto affanno, i doni, e solitamente saranno giocattoli, frutti di martorana, “pupi di zuccaro”. Questi “pupi” si differenziano secondo il sesso dei destinatari: paladini a cavallo o, più tardi, cow-boy per i maschi, dame settecentesche per le femmine. Nel passato più lontano, quando la miseria si toccava con la mano, “li cosi di li morti” si sostanziavano in roba utile: vestiti o scarpe. Sì scarpe, soprattutto. Tanto che era frequente, la notte di ognissanti, appendere sui muri un paio di ciabatte vecchie che l’indomani, per incanto, si trasformavano in scarpe nuove o scarpine di zucchero.
A Palermo, poi, è tradizione visitare, nel giorno della commemorazione dei defunti, le Catacombe dei Cappuccini. Lì sono custoditi scheletri e corpi mummificati, avvolti in panni scuri o addobbati con costumi d’epoca, attaccati alle pareti per essere esposti alla curiosità di chi viene a osservarli.
Il due novembre i cimiteri si affollano dei parenti in visita ai loro defunti. Ma, per ragioni logistiche, e perché quella data è lavorativa, tanti si recano presso le tombe dei loro cari il giorno dedicato a tutti i Santi. In diversi paesi tuttavia, dove la tradizione è più solida, anche il due novembre scuole e uffici restano chiusi. Una volta si rimaneva presso i marmi delle sepolture, adornati di crisantemi, sino a quando i ceri e i lumini accesi non si fossero consumati ed era buona creanza portare i fiori alle lapidi abbandonate dei morti dimenticati. Da dove ha origine la particolare e suggestiva commemorazione dei defunti siciliana? Pare abbia radici molto lontane. Rinvierebbe, secondo alcuni, ai culti greci-romani dei defunti e si legherebbe alla tradizione del “cunsulu”. Ai parenti del de cuius si era solito, e in alcuni paesi accade ancora, offrire pietanze per consolarli dal dolore. L’afflizione per la perdita dei cari era tanta e tale da non avere cuore per preparare da mangiare. Gli antropologi attribuiscono all’offerta dei cibi (“u cunsulu”) un duplice significato: uno materiale, l’assistenza solidale, propria della civiltà contadina, ai congiunti del defunto; l’altro simbolico, che si manifesta nei dolci antropomorfici, cioè con sembianze umane, tipici del giorno dei morti, tra i quali spiccano singolari biscotti detti “crozze ri morti”, cioè ossa dei morti. Oltre ad offrire le vivande ai parenti e alle anime dei morti, ci si ciba degli stessi defunti. In tal modo, col “cunsulu”, si raggiunge una speciale comunanza con i trapassati.
Cosa resta ai bambini siciliani, attratti dalle maschere del terrore e dalle scorribande goliardiche del “dolcetto o scherzetto”, di quel culto gentile dei morti proprio della nostra tradizione? Poco o niente e tanta, tanta confusione
*L'articolo di cui sopra prende spunto e acquisce dati da Spettacoli e feste popolari siciliane, descritte da Giuseppe Pitrè "Biblioteca delle tradizioni popolari Siciliane", vol XII (1881 Palermo)e da Siciliainformazioni

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Mery Saltalamacchia, Giovanni Bruno, Rosanna Fiorentino, Sandra Matanza, Santina Gitto, Kalum Kelum, Kasun Ranasinghe, Giuseppe Soraci, Santina Fonti 


La celebrazione di Ognissanti tra sacro e profano

Già la cristianità primitiva era solita celebrare feste in onore dei Santi: i primi resoconti scritti risalgono a Tertulliano e a Gregorio di Nizza (223-395 d.C.), ma solo le pagine scritte da Sant’ Ephraem, morto nel 373 d.C., danno una sicura testimonianza della "festa celebrata in onore dei martiri della terra" il giorno 13 maggio.
La festa, dunque, nacque nel nord Europa e giunse a Roma il 13 maggio del 609 d.C., quando Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon di Roma alla Vergine Maria e a tutti i martiri.
Le ragioni dello spostamento della data al primo novembre non sono certe: sembra che fin dall’800 d.c. Alcuino, consigliere di Carlo Magno, decise di stabilire la santissima solennità di tutti i Santi in questa data e di celebrarla con una festa di tre giorni. In questo modo, la Chiesa voleva cristianizzare la festa pagana del Capo d'anno del popolo Celtico, che cadeva ai primi di novembre. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell'anno 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i Santi del Paradiso, dal 13 maggio al primo novembre, come avveniva già da tempo in Francia. Lo stesso Papa Gregorio III fece costruire all'interno della Basilica Vaticana la cappella di Ognissanti. In inglese la festa di "Ognissanti" si chiama "All Hallows' Day"; la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow' Eve. Queste parole si sono trasformate prima in "Hallows' Even", e da lì ad Halloween il passo è stato breve. Nonostante i tentativi della Chiesa Cristiana di eliminare i riti pagani, Halloween è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti. La stretta associazione con la commemorazione dei defunti, celebrata il giorno successivo, fu istituita solo nel 998 d.C.: si pensava che i morti entrassero in comunicazione coi vivi. Così, l’abate Odilone di Cluny diede disposizioni per celebrare il rito dei defunti a partire dal vespro del primo novembre. Il giorno seguente era invece commemorato con un'Eucarestia offerta al Signore, "pro requie omnium defunctorum", un'usanza che ben presto si diffuse in tutta l'Europa cristiana e che fu ufficialmente istituzionalizzata da Papa Gregorio IV. Fu Papa Sisto IV, nel 1474, che rese obbligatoria la solennità in tutta la Chiesa d'Occidente, per celebrare la comunione tra la Chiesa gloriosa e la Chiesa ancora pellegrinante e sofferente.
Il 1° giugno 1949, la Costituzione italiana inserisce il giorno di Ognissanti tra quelli considerati "festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici". Come l’Italia, anche altri paesi europei come l’Austria, il Belgio, la Spagna, la Francia, la Grecia, il Lussemburgo hanno istituito ufficialmente questa celebrazione.

1 e 2 novembre: Le Sante Messe al cimitero di Lipari centro


 

Scambio culturale di un gruppo di studenti e professori del Conti a Melbourne. L'orgoglio della professoressa Basile

 Riceviamo e pubblichiamo: 

Con orgogliosa gioia seguo l’importante scambio culturale di un gruppo di studenti e Professori dell’ Istituto Superiore Isa Conti a Melbourne. Un desiderio, quasi un sogno, che si è trasformato in realtà. La convenzione per un twinning- learning da me firmata nell’anno scolastico 2023 con il Principal dell’Albert Park College, Steven Cook e la collaborazione formalizzata con Il Presidente della società Eoliana a Melbourne ,hanno dato vita a un importante progetto internazionale di alto profilo culturale e formativo legato al fenomeno della migrazione eoliana in Australia.

Un’emozione nata negli uffici di Presidenza e di Segretaria dell’ I. S. Conti con
l’ impegno della professoressa M. Lazzarini e la competenza linguistica del prof. G. Scalogna, successivamente arricchita da partners del territorio di noto spessore ; un progetto scevro da ogni interesse , ambizione o personale vantaggio, guidato da un’unica stella polare : lo spirito di servizio.
F.to:
Prof.ssa Tommasa Basile

Oggi 1° novembre: Ognissanti

La festa di oggi ha per oggetto la glorificazione di tutti i Santi che sono in cielo: Angeli, Martiri, Confessori, Vergini. La sua origine viene dalla commemorazione di tutti i martiri che fin dal secolo quarto si faceva in alcune chiese particolari.

Bonifacio IV nel secolo sui chiese ed ottenne dall'imperatore Foca il Pantheon che Marco Agrippa aveva dedicato a Giove Vendicatore e lo consacrò dedicandolo a Maria SS. Regina di tutti i Martiri. Il tempio venne chiamato S. Maria ad Martires e nella Chiesa di Roma fu stabilita la festa della dedicazione per il giorno 13 maggio.
Terminata l'epoca della persecuzione, si senti il bisogno di presentare all'imitazione dei fedeli anche le anime che si erano santificate nelle condizioni di tempo e di luogo comuni a tutti. Con questo nuovo indirizzo, la festa di tutti i Martiri venne trasportata dal 13 maggio al I novembre, e dedicata a tutti i Santi del paradiso.

Per quanto sia grande il numero dei Santi di cui la Chiesa celebra la festa nel corso dell'anno, è certo molto più grande il numero di coloro dei quali non conosce il nome, le virtù, i meriti. Quante anime sante di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, presso tutti i popoli! Santi nella gerarchia ecclesiastica, nei deserti, nei monasteri, tra i professionisti, tra gli operai, tra le donne di casa, tra i poveri, tra gli ammalati! Quanti servi fedeli di Dio nascosti nell'oscurità di una vita umile e sconosciuta! Quante anime grandi pur tra le occupazioni più basse e più comuni! Santi che Dio ha pienamente ricompensati! Era quindi giusto che la Chiesa li celebrasse ed onorasse, e ciò fece con l'istituzione della presente solennità.

In tal modo, tra quella immensa folla di cui parla l'evangelista S. Giovanni, « che nessuno può contare, di tutte le genti,_ tribù e popoli e lingue che stanno davanti al trono e davanti all'Agnello, rivestiti di bianche vesti, con le palme nelle mani » noi veneriamo quei virtuosi che nell'oscurità della loro condizione e tra privazioni di ogni sorta condussero una vita innocente e santa; quelli che non si sono lasciati abbagliare dalle cose del mondo, ma le hanno stimate nella loro realtà; rendiamo omaggio a quelle persone che pur tra gli splendori e gli onori mondani si sono conservate umili e pure; veneriamo quelli che si son fatti santi seguendo con purità di cuore le massime del Vangelo; onoriamo i nostri fratelli, che nella stessa casa, con le stesse regole di vita, con le medesime passioni, con le stesse tentazioni ed ostacoli, hanno raggiunto il cielo ed ora godono perfetta felicità. Certo, questa folla immensa che noi oggi festeggiamo, questa turba innumerevole di eroi che hanno raggiunto la mèta, pur passando attraverso le difficoltà della vita presente, devono essere per noi di grande consolazione e di incitamento ad imitarli.

Eolienews, l'informazione a portata di click....in tempo reale

Buongiorno. Oggi è sabato 1° novembre


 

venerdì 31 ottobre 2025

Il Comune di Lipari, indice concorso fotografico: “Creature del Mare: Ritratti di Pesci". Modalità di partecipaazione

 CONCORSO FOTOGRAFICO

Creature del Mare: Ritratti di Pesci

Il Comune di Lipari, indice il concorso fotografico: “Creature del Mare: Ritratti di Pesci.

L’idea progettuale nasce dalla volontà di valorizzare la pesca, parte integrante della storia e della cultura delle Eolie. La pesca a Lipari vanta una lunga tradizione, tramandata di generazione in generazione.

Per promuovere la cultura di una pesca e di un’economia più sostenibile si terranno a Lipari, oltre a questo concorso, anche un ciclo di eventi e laboratori volti a coinvolgere e sensibilizzare il pubblico su questi temi nell’ambito del progetto finanziato “Eolie: La pesca dal gusto sostenibile”, a valere sull’Avviso pubblico approvato con DDG n. 432 del 31/10/2024 (Codice intervento 222402 (2-2024)) dal Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

Il concorso in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani Onlus e ALDA+ Srl Benefit Corporation si propone di valorizzare le diverse specie marine che abitano il mare delle Isole Eolie, mettendo in risalto l’unicità della biodiversità e la ricchezza del territorio.

Una giuria di esperti selezionerà le fotografie più rappresentative, con l’obiettivo di incoraggiare la creatività e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della conservazione delle risorse marine, e stabilirà quali siano le prime tre opere da premiare.

Tutte le fotografie selezionate saranno esposte in una mostra presso la Chiesa delle Anime del Purgatorio, al molo di Marina Corta, che sarà inaugurata in data 21 novembre 2025 alle ore 16:30.

Contestualmente alla inaugurazione della esposizione avverrà la premiazione delle prime tre opere classificati. Gli autori delle fotografie premiate riceveranno targhe celebrative a ricordo dell’evento.

Regolamento

● Possono partecipare gratuitamente al concorso cittadini italiani e stranieri di ogni età con opere fotografiche

● Le fotografie dovranno essere inviate al Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani in allegato ad una -mail inviata oppure anche tramite WeTransfer all’indirizzo centrostudieolie81@gmail.com, entro e non oltre il 10 novembre 2025,

● Le fotografie dovranno avere formato .jpg, con risoluzione minima di 300 dpi e dimensioni non inferiori a 18x13 cm.

● Le fotografie dovranno essere prive di firma, loghi o watermark e ogni partecipante potrà inviare una sola fotografia.

Per maggiori informazioni sul concorso fotografico è possibile contattare il numero 090 9812987 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:30 alle 12:30.

Accadde oggi...nel 1992 (fonte: accaddeoggi.it)


 

Sanità "in codice rosso" tra silenzi e immobilismo. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 31 ottobre 2025


 

Eoliani e amici delle Eolie... che non ci sono più (Riproposizione 86° puntata)

  In questo filmato: Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Ada Finocchiaro in Cappadona, Adele Turchio ved. Mancuso, Adelfa Raffaele, Adelina Falanga ved. Paino, Adrian Martin, Agatino Ferrara, Agnese Tiralongo in Mollica 

A Lipari la Giornata mondiale della pesca. L'Ansa del direttore Sarpi


Lipari, 31 ottobre 25 (Ansa) L’Apostolato del Mare della Conferenza Episcopale italiana celebrerà, a Lipari la “Giornata mondiale della pesca 2025” il 21e il 22 novembre: un'occasione per riflettere sul settore, le sue sfide, la sostenibilità e l'importanza per l'alimentazione e l'economia.

Il tema sarà «Coltivare il lavoro, custodire il mare» nell’ottica di “coltivare” il lavoro della pesca e dare ai pescatori e alle loro famiglie un futuro dignitoso, ma anche custodire il mare come ambiente di vita. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Apostolato del Mare della diocesi di Messina, prevede, tra l’altro: la benedizione degli strumenti di pesca, il lancio di una corona di fiori per i caduti del mare e l’inaugurazione di una mostra fotografica sulle specie ittiche; la presentazione di una nuova applicazione per sensibilizzare sulla pesca sostenibile. (ANSA)

N.B. Nell'immagine il programma completo

Caronte & Tourist isole minori cambia le regole: stop alle “prenotazioni fantasma” dei mezzi commerciali

Dopo le numerose proteste della comunità eoliana e dei viaggiatori, Caronte & Tourist isole minori ha deciso di modificare le procedure di prenotazione per i veicoli commerciali diretti alle isole minori. L’obiettivo è garantire maggiori possibilità di imbarco alle autovetture private, spesso penalizzate da un sistema che finora favoriva camion e furgoni.

Fino a pochi giorni fa, infatti, i conducenti dei mezzi commerciali potevano prenotare posti sui traghetti senza confermare o saldare il biglietto, per poi rinunciare all’ultimo momento. Questa pratica liberava spazi solo a ridosso della partenza, lasciando spesso a terra le auto dei passeggeri e generando disagi e proteste.

Per porre fine alle “prenotazioni fantasma”, C&T ha introdotto nuove regole più rigide: le prenotazioni in opzione saranno possibili solo se il viaggio è previsto almeno due giorni dopo; quelle non saldate scadranno automaticamente a mezzanotte del giorno precedente la partenza; inoltre, non sarà più possibile mantenere opzioni a meno di 48 ore dal viaggio.

Le misure, valide anche per l’agenzia Eoltravel di Lipari, riguardano esclusivamente i mezzi commerciali. Per le autovetture private resta invece l’obbligo di saldare subito il biglietto, con la possibilità di prenotazioni in opzione eliminata già da tempo.

La decisione è stata accolta positivamente da residenti e turisti, che da anni chiedevano regole più eque. L’auspicio è che il nuovo sistema consenta una distribuzione più trasparente dei posti e riduca le disparità negli imbarchi verso le isole minori.

E' deceduta Adua Caterina Provvidenti ved. Cincotta

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
Alfa&Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

 

E' nato Giosue' Foti

 

E' venuto alla luce oggi alle 03:42

GIOSUE' FOTI

figlio di Giacomo e Maddalena Amendola 

Il nonno Roberto augura una vita serena e tanta felicità al nipotino 

Quattro novembre: Le iniziative a Lipari per la Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Ludovica Celi, Maria Grazia Allegrino, Dario Scaffidi, Celeste Basile, Sebastiano Nello Casabona, Gianluca Bonica 


Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 31 ottobre : Santa Lucilla di Roma

Il nome di Lucilla, evidentemente è il diminutivo di Lucia, che a sua volta deriva da « luce ». È dunque un nome già luminoso per se stesso. Lucia, voleva dire precisamente « nata all'alba », come Crepusca, significava « nata al tramonto ». Ma mentre il nome di Crepusca è completamente caduto nell'uso onomastico, quello di Lucia si è sempre più diffuso, forse proprio per quella luce che sembra diffondere sulle donne che lo portano volentieri. 
E dopo il nome di Lucia, viene quello graziosissimo di Lucilla, attribuito a molte giovani romane « nate all'alba ». 
Anche Santa Lucilla nacque all'alba dell'Era Cristiana, quando chi portava la luce della nuova fede veniva perseguitato da coloro che l'avrebbero voluta spegnere, convertendo il nome di Lucia in quello di Crepusca. 
Su Santa Lucilla però non brilla che la luce del suo bellissimo nome. Di lei, Martire, non si sa nulla di preciso, o meglio si sa soltanto quello che la leggenda ha intessuto con fili luminosi, ma puramente fantastici. 
Quasi certamente fu lo stesso nome di Lucilla a suggerire la leggenda. Perciò si narra d'un tribuno romano, di nome Nemesio, che avrebbe avuto una figlioletta nata cieca. 
Egli avrebbe chiesto per la propria figlia, al Papa Santo Stefano, non la luce fisica degli occhi, ma quella soprannaturale dell'anima, cioè il Battesimo. 
Padre e figlia si sarebbero fatti così cristiani. Anzi, il Papa avrebbe consacrato diacono il padre di Lucilla. Ma la luce della piccola cristiana avrebbe brillato poco in terra, e si sarebbe accesa invece in Cielo, dopo il martirio, subito, dal padre e dalla figlia, sotto l'Imperatore Valeriano. 
Il Papa Santo Stefano avrebbe fatto sotterrare i due corpi decapitati del padre e della figlia in un luogo segreto, di dove il Papa Sisto II li avrebbe fatti esumare, il 31 ottobre, per dar loro una più degna sepoltura, lungo la via Appia. 
La festa di oggi ricorderebbe dunque non il martirio di Nemesio e di Lucilla, ma la traslazione delle loro reliquie. 
Dalla via Appia, i corpi dei due Martiri furono poi nuovamente esumati da Gregorio IV e sepolti, con grande onore, nella diaconia di Santa Maria Nuova, insieme con altri Martiri romani. 
Anche queste ripetute traslazioni sembrano avere un significato simbolico. La piccola Lucia, cioè Lucilla, nata cieca e illuminata dalla fede, sarebbe stata più volte riportata alla luce del mondo, perché la scintilla della sua santità segnasse l'itinerario trionfale del Cristianesimo: « nato all'alba », tenuto da prima nascosto, poi avviatosi lungo le vie consolari, e finalmente affermatosi sulla terra, con le sue Chiese, diventate tante fiaccole di carità, accese sul mondo pagano, ormai condannato al crepuscolo.

Continueranno i collegamenti integrativi a mezzo nave. La nota di Orto

 COMUNICATO STAMPA

I servizi integrativi a mezzo nave continueranno anche dopo il 1° novembre 2025: un primo risultato positivo che tutela anche decine di posti di lavoro

Negli ultimi giorni, in rappresentanza delle forze di opposizione in Consiglio comunale e su richiesta del Comitato Eolie 2030, mi sono recato personalmente presso l’Assessorato regionale ai Trasporti della Regione Siciliana per affrontare direttamente l’imminente e delicata questione della mancata proroga dei servizi integrativi a mezzo nave, indispensabili per garantire la continuità dei collegamenti marittimi con le isole minori e la tutela dei lavoratori impegnati nel settore.

Dopo una serie di interlocuzioni e confronti con i dirigenti e i responsabili dell’Assessorato — da ultimo fino alla mattinata odierna — mi è stato appena comunicato che il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha deciso di approvare entro oggi un nuovo affidamento dei servizi integrativi a mezzo nave, permettendone così la continuità anche a partire dal 1° novembre 2025.

Si tratta di una decisione importante, che oltre a garantire la regolare prosecuzione dei collegamenti, consente di salvaguardare decine di posti di lavoro, assicurando stabilità economica e sociale a numerose famiglie eoliane.

È certamente un piccolo ma significativo passo avanti, che mette in sicurezza un servizio essenziale per la mobilità dei cittadini e la vita quotidiana delle nostre isole.

Resta tuttavia aperta la questione, non meno urgente, della sostituzione della nave “Laurana” e del ridimensionamento della tratta Eolie–Napoli, per la quale auspichiamo che si possa finalmente giungere a un deciso cambio di rotta da parte della Regione e degli enti competenti.

Il prossimo Consiglio comunale, richiesto dalle forze di opposizione, dovrà servire anche a questo: a sensibilizzare e spronare l’Amministrazione comunale ad assumere una posizione chiara, determinata e autorevole su un tema che riguarda da vicino non solo la continuità territoriale, ma anche il futuro economico e occupazionale dell’intero arcipelago.

Il Capogruppo Consiliare

Avv. Gaetano Orto

Buongiorno. Oggi è venerdì 31 ottobre


 

giovedì 30 ottobre 2025

Lipari, trasporti: Opposizione chiede convocazione consiglio comunale. Ok dal presidente Russo

 Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Lipari

e, p.c.

Al Segretario Generale

Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari


AUTOCONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI

Oggetto: Sostituzione della nave “Laurana” con la “Pietro Novelli”, riduzione delle corse invernali da due a una settimanale e imminente rischio di sospensione dei collegamenti marittimi serali da Milazzo – grave pregiudizio alla continuità territoriale e ai diritti dei cittadini eoliani.

I sottoscritti consiglieri comunali

VISTO

– l’art. 39, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL), che riconosce ai consiglieri comunali la facoltà di richiedere la convocazione del Consiglio per la trattazione di argomenti di particolare urgenza e rilevanza per la comunità;

– la gravissima situazione venutasi a creare a seguito della sostituzione della nave “Laurana” con la vetusta “Pietro Novelli”, unitamente alla riduzione delle corse Eolie–Napoli da due a una settimanale, decisione che aggrava ulteriormente l’isolamento dell’arcipelago eoliano;

– la segnalazione del Comitato 2030, secondo cui dal 1° novembre rischiano di essere sospese la corsa delle 21.00 da Milazzo per le Isole Eolie e quella delle 6.30 del mattino, con conseguenze gravissime per residenti, lavoratori, studenti, malati e per l’intero tessuto economico locale;

CONSIDERATO

– che il collegamento Eolie–Napoli rappresenta un servizio essenziale di pubblica utilità e un diritto costituzionalmente tutelato di continuità territoriale;

– che la sostituzione della nave “Laurana”, mezzo idoneo e affidabile anche in condizioni meteo marine avverse, con la “Novelli”, imbarcazione vetusta e inadeguata, comporta rischi concreti di ulteriori sospensioni del servizio nei mesi invernali;

– che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Riccardo Gullo e con delega ai trasporti all’assessore Saverio Merlino, non ha finora assunto alcuna iniziativa politica o istituzionale a tutela dei diritti della popolazione eoliana;

RITENUTO

– urgente e indispensabile che il Consiglio Comunale si esprima pubblicamente su tali questioni e assuma una posizione unitaria e ferma nei confronti della Regione Siciliana e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;

– necessario promuovere un confronto pubblico con cittadini, categorie produttive e operatori del settore per definire azioni concrete a tutela dei collegamenti marittimi e della continuità territoriale;

TUTTO CIÒ PREMESSO

I sottoscritti consiglieri comunali chiedono la convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 39, comma 2, del D.Lgs. 267/2000  e del vigente Regolamento del Consiglio Comunale,

per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO:

1. Grave situazione dei collegamenti marittimi con la terraferma e tra le isole Eolie: sostituzione della nave “Laurana”, riduzione delle corse settimanali, rischio sospensione dei servizi serali e tutela della continuità 

Si chiede al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari di voler procedere con la convocazione nei tempi previsti dalla legge.

Lipari,  29 ottobre 2025

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Lucy Iacono, Angelo Portelli. Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria, Adolfo Sabatini, Cristina Dante

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NUCCIO RUSSO HA INSERITO L'ARGOMENTO NEI LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE GIA' CONVOCATO PER IL 5 NOVEMBRE

Accadde oggi...nel 1973 (fonte: accaddeoggi.it)


 

Collegamenti marittimi. S. Marina Salina è critica con C&T Isole Minori". L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 30 ottobre 2025


 

Come eravamo, luoghi e personaggi delle Eolie di un tempo. (Puntata 26°) Settembre 57: Santa Marina Salina, due liste per le comunali

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Scuola, Regione avvia il progetto “La Sicilia che racconta”. Turano: «Iniziativa per avvicinare gli studenti alla lettura e alla scrittura creativa»

Avvicinare le nuove generazioni alla letteratura valorizzando, al tempo stesso, il patrimonio culturale e linguistico dell’Isola. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “La Sicilia che racconta: storie, luoghi e scrittori per nuovi lettori” dell'assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale grazie alla quale vengono finanziati, con 300 mila euro, i progetti delle scuole dedicati alla lettura e alla scrittura creativa.

Attraverso una circolare indirizzata ai dirigenti scolastici, l'assessorato apre alle selezioni, per ogni provincia siciliana, di una scuola capofila incaricata di coordinare una rete di almeno dieci istituti del territorio. Ogni rete elaborerà, a sua volta, un progetto annuale articolato in quattro tappe: leggere, incontrare, viaggiare e scrivere. Il percorso includerà incontri con scrittori siciliani, laboratori di scrittura, attività di lettura e viaggi nei luoghi narrati, per culminare nella realizzazione di un’antologia collettiva dei lavori creativi degli studenti e in un evento aperto al pubblico. L’iniziativa, in linea con la legge regionale 9/2011 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano, mira a rafforzare l’identità culturale e a guidare gli studenti alla riscoperta della letteratura contemporanea e dei luoghi che hanno ispirato artisti e scrittori.

«Autori come Verga, Pirandello, Sciascia, Maraini o Camilleri – afferma l’assessore Mimmo Turano – hanno fatto la storia della letteratura italiana. Con questo progetto, il governo Schifani vuole avvicinare i giovani al piacere della lettura, della parola e della narrazione, per stimolare in loro il desiderio di scrivere. La lettura non è solo conoscenza, ma anche un modo per comprendere meglio la realtà contemporanea e uno strumento indispensabile per incontrare il mondo e raccontarlo con la propria voce attraverso la scrittura».

Le istituzioni scolastiche interessate potranno presentare domanda di partecipazione entro il prossimo 12 novembre, inviando la propria candidatura tramite Pec all’indirizzo:
dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it. La circolare completa è disponibile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo.

Tanti auguri di...

 
Buon compleanno a Assuntina Sulfaro, Piero Bertè, Alessia Biviano, Eleonora Acquaro, Elio Mollica, Alex Lo Presti, Fausto Mandarano, Maria Biviano, Ines Agnese d'Arienzo


Ambiente, Regione snellisce procedure per la Vinca. Savarino: «Andiamo avanti con la semplificazione»

Procedure più snelle in Sicilia per la Valutazione di incidenza (Vinca), necessaria per tutti quegli interventi che interessano i siti Natura 2000. Un decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, chiarisce alcuni aspetti dell’iter amministrativo previsto e, in alcuni casi determinati, lo aggiorna semplificandolo.

La novità principale è quella che riguarda i Comuni che si trovano all’interno dei parchi regionali. In questo caso, le amministrazioni non saranno più tenute ad attivare il procedimento attraverso l’assessorato ma potranno farlo direttamente tramite l’ente parco di appartenenza. In questo modo si alleggerisce il carico sugli uffici regionali.

Per quanto riguarda le Zone di protezione speciale per l’avifauna, a esclusione di quelle marine, le istanze adesso dovranno essere presentate direttamente ai Comuni, mentre in precedenza l’iter era gestito a livello regionale.

«Andiamo avanti – dichiara l’assessore Savarino – nell’opera di semplificazione e snellimento delle procedure, sfruttando il principio di sussidiarietà per cui il cittadino ha come punto di riferimento l'ente locale a lui più vicino. In questa direzione, stiamo anche rivedendo le procedure di prevalutazione per quelle tipologie di progetti che non hanno potenziale incidenza sugli habitat e sulle specie dei siti Natura 2000. Aiutiamo i cittadini con l'obiettivo di agevolare il rilascio di autorizzazioni per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e per quelli di piccola entità».

Infine, il decreto con le nuove procedure per la Vinca, chiarisce che il proponente deve essere necessariamente il soggetto pubblico o privato titolare dell’intervento e non quindi altre figure coinvolte nel progetto, come per esempio progettisti o figure simili.

La "Pagina culturale": Monsignor Bernardino Re

Ci sono uomini che lasciano il segno con i gesti e le parole. E poi ci sono pastori come Monsignor Bernardino Re, che lasciano il segno anche con il silenzio, con la costanza, con una presenza che diventa famigliare, come una campana che ogni giorno suona alla stessa ora.

Ecco chi è stato Mons. Bernardino Re: il vescovo delle Eolie, che per 35 anni ha servito la sua diocesi senza mai chiedere nulla in cambio — e senza mai andarsene.


Un figlio del popolo

Nato nel 1883 a Favara con il nome di Salvatore Re, in una famiglia semplice — il padre era muratore e fabbro — crebbe nel cuore della Sicilia e si formò spiritualmente tra i Frati Cappuccini, dove prese il nome di Bernardino.

Fin da giovane fu notato per la sua intelligenza vivace, il carattere umile e il modo diretto con cui parlava del Vangelo. Entrato nell’Ordine, fu presto chiamato a ruoli di responsabilità: diventò provinciale dei Cappuccini in Sicilia, incarico riservato solo a frati di grande stima.


Chiamato al servizio episcopale

Nel 1928 venne nominato vescovo. Dopo un periodo a Monreale, gli venne affidata una sede considerata “minore” ma preziosa: la Diocesi di Lipari, un arcipelago che all’epoca era isolato, povero di risorse ma ricco di fede.

E fu qui che Bernardino Re scelse di restare per sempre.
Nonostante nel corso degli anni gli fossero offerte sedi più prestigiose, lui rifiutò: «Ho scelto questa gente e questa terra, ed è qui che voglio servire», si racconta abbia detto.


Il vescovo del popolo

Mons. Re non fu un vescovo da salotto. Lo si trovava spesso nelle chiese di paese, sulle navi tra le isole, nei confessionali. Conosceva il nome dei pescatori e dei bambini dell’oratorio. Predicava con forza ma con dolcezza, e le sue omelie — raccontano — lasciavano il segno.

Aveva una spiritualità semplice e concreta: la fede doveva tradursi in gesti, in opere, in bellezza condivisa.


Il grande progetto: l’organo della cattedrale

Una delle opere più conosciute che porta la sua firma è l’organo monumentale della Cattedrale di San Bartolomeo, a Lipari.
Lo volle grande, solenne, capace di “parlare a Dio” anche quando le parole mancavano. Alla fine, fu realizzato con 177 tasti: all’epoca era il più grande organo d’Italia, e il quarto in Europa.

Non era uno sfizio, ma un modo per lasciare un’eredità musicale e liturgica alla sua amata diocesi. Un gesto d’arte e fede insieme.


Guerra, sacrificio e umanità

Durante gli anni della guerra, mons. Re visse con dolore il dramma del conflitto. Pur essendo contrario alla violenza, quando fu chiamato a dare il proprio contributo, lo fece con senso di responsabilità, non tirandosi mai indietro.

Uomo di Dio, certo, ma anche cittadino attento, consapevole del ruolo della Chiesa nei momenti più bui.


La morte e l’eredità

Monsignor Bernardino Re morì il 15 gennaio 1963, dopo una vita interamente donata al servizio della sua gente.
Riposa oggi nella Cattedrale di San Bartolomeo, lo stesso luogo dove tante volte aveva celebrato, predicato, consolato.

Il suo nome resta legato a un modo di vivere l’episcopato con umiltà e dedizione, in un tempo in cui le carriere contavano poco e la vicinanza contava tutto.


Il ricordo oggi

Sono passati più di 60 anni dalla sua morte, ma il suo ricordo è ancora vivo: nelle liturgie, nei racconti degli anziani, nelle note dell’organo che ogni tanto risuona ancora in Cattedrale.
Di lui restano anche studi e biografie, come il volume di padre Agostino Lo Cascio: "Mons. Bernardino Re, vescovo cappuccino di Lipari (1883-1963)", che ne racconta la storia con rigore e affetto.


In un’epoca in cui tutto cambia velocemente, la figura di mons. Bernardino Re ci ricorda la bellezza della fedeltà: rimanere dove Dio ci ha messo, servire senza chiedere, amare senza misura.

Il vescovo delle Eolie non fu un uomo qualunque: fu un padre, un costruttore, un musicista dell’anima.

Oggi, 30 ottobre: San Germano di Capua

«Mentre il venerabile padre [san Benedetto] fissava con intensità il suo sguardo su questo fulgore di luce, vide l'anima di Germano, vescovo di Capua, portata dagli angeli in cielo dentro una sfera di fuoco» (san Gregorio Magno, Dialoghi). 

Il VI secolo è molto importante per lo sviluppo dell'organizzazione della Chiesa in Italia. Si fa strada la distinzione tra la diocesi, presente nelle città, e la pieve, nelle zone rurali. Emergono inoltre alcune figure di vescovi che sono ricordati da san Gregorio Magno come uomini di Dio in gradc di svolgere la cura d'anime continuando a tendere alla perfezione cristiana e alla contemplazione. 

Nato nel V secolo da famiglia agiata, Germano si privò dei suoi beni per darli ai poveri. Condusse poi vita ascetica fino al 516, quando venne eletto vesccvo di Capua. Amato nella sua diocesi, svolse una missione diplomatica particolarmente deli-cata. 

Su mandato di papa Ormisda si recò a Costantinopoli per cercare di mettere termine allo scisma iniziato dal patriarca Acacio. Nel tentativo di giungere all'unità con quanti si rifiutavano di accettare il concilio di Calcedonia, il patriarca aveva composto una formula di unione respinta da papa Felice Il e dalle chiese d'Occidente. La trattativa cui partecipò Germano andò a buon fine. 

L'imperatore Giustino e ii patriarca Giovanni sottoscrissero il documento proposto da papa Ormisda e venne superata una divisione che durava ormai da due aenerazioni. Ritornato nella sua diocesi, il vescovo condusse vita ascetica fino alla morte, avvenuta nel 541. Per gratitudine i fedeli Io seppellirono nella chiesa di Santo Stefano e lo venerarono come santo.

Buongiorno. Oggi è giovedì 30 ottobre