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martedì 25 novembre 2025

Accoglienza e immissione canonica per Don Bartolo Saltalamacchia.(3° gruppo di 5 foto a cura del nostro Bartolo Ruggiero)

 



Oggi: Santa Caterina d'Alessandria

Nata da stirpe reale, fu dotata dalla natura di un ingegno e di una bellezza così rara, che era stimata la più fortunata giovane della città. 

Ammaestrata in tutte le scienze, ma soprattutto nella filosofia dai più celebri retori, seppe innalzare il suo intelletto al disopra delle cose materiali, e dalle creature ascendere al Creatore. 

Perciò, appena senti parlare della religione di Cristo, il suo acuto ingegno aiutato dalla grazia di Dio comprese che essa era la vera, e l'avrebbe abbracciata subito, se alcuni legami terreni non le avessero impedito il passo decisivo. Ma il Signore, che la voleva sua sposa, affrettò il suo ingresso nello stuolo delle candide colombe a lui consacrate. 

Compresa dell'amore che il Signore nutriva per lei, si fece battezzare, dedicandosi totalmente alla beneficenza ed alla istruzione dei pagani. E tanto crebbe la fama della sua carità e del suo sapere, che giunse alle orecchie dello stesso imperatore Massimino. uomo tristemente celebre per la sua ferocia. 

Egli fece chiamare Caterina alla sua presenza, per avere notizie più certe di ciò che di lei udiva e per conoscere più da vicino colei che tanto si celebrava. 

Ma appena seppe dalla bocca stessa della Santa che era cristiana, subito con minacce ed imprecazioni ordinò che rinunciasse a quel culto da lui odiato, e sacrificasse a Giove. 

Non si sgomentò il virile animo di Caterina a quelle parole, ma prontamente rispose ch'era risoluta di rimanere nella religione che professava, e incominciò a parlare della vanità degli dai e della verità dell'unico vero Dio con parole così ardenti che l'imperatore medesimo rimase sconcertato. 

Fu quindi affidata ad alcuni filosofi pagani perché la convincessero d'errore, ma ella riuscì a condurli alla vera religione. 

A tale smacco il feroce imperatore condannò a morire sul rogo quei nuovi convertiti, e presa Caterina, dopo villanie e disprezzi, comandò che il suo corpo fosse legato ad una ruota e poscia con uncini le fossero strappate le carni. 

La Santa non si intimorì per simile supplizio, ma felice di dar la vita per il suo Sposo, si apprestò a morire fra quei tormenti. Appena quel corpo verginale fu a contatto con lo strumento del suo martirio, questo si spezzò fragorosamente, producendo gran panico fra i carnefici. Non si piegò l'animo di Massimino, e comandò che la Santa fosse immediatamente condotta fuori della città e le fosse reciso il capo.

Giunta al luogo del martirio, le furono bendati gli occhi ed il carnefice con un colpo staccò il capo di Caterina, ma da quella ferita sgorgò abbondante latte, ultima testimonianza della sua innocenza. 

Il suo corpo venne dagli stessi Angeli trasportato sul monte Sinai e quivi seppellito. Sul suo sepolcro fu poi edificato un sontuoso tempio ed un grandioso monastero che resero imperitura la memoria di questa vergine di Cristo. 

PRATICA. — Recitiamo un atto di fede.

PREGHIERA. O Dio, che desti la legge a Mosè sul Monte Sinai e nello stesso luogo per mezzo dei tuoi Angeli collocasti miracolosamente il corpo della tua santa vergine e martire Caterina, fa' che per intercessione di lei possiamo giungere al monte eterno che è Cristo.

Buongiorno. Oggi è il 25 novembre "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne"


 

lunedì 24 novembre 2025

Accadde...oggi...nel 1969


 

Da Eolienews del 24 novembre 2024


 

Vertenza supermercati ex Gicap, nuova fumata nera (di Caterina Stornante gazzettadelsud.it)

 Nuovo capitolo nella complessa vicenda ex Gicap–Ergon. La vertenza che è nuovamente esplosa nelle scorse settimane con il piano di chiusura di 16 supermercati sta tenendo con il fiato sospeso centinaia di famiglie. E le ultime notizie arrivata dal faccia a faccia della scorsa settimana tra sindacati, gruppo Ergon e commissari della procedura concorsuale non lasciano presagire nulla di buono. Dall'incontro è infatti chiaramente emersa la volontà di Ergon di non proseguire oltre il 31 dicembre con la gestione dei 16 punti vendita in affitto di ramo d’azienda, aprendo un preoccupante scenario occupazionale per 190 lavoratori. 

La riunione era stata sollecitata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, i punti vendita fanno parte dei 39 originariamente appartenenti al gruppo Commerciale Gicap: 23 erano stati acquisiti definitivamente da Ergon, 16 erano rimasti in gestione tramite affitto di ramo d’azienda. Una speranza poteva essere il rinnovo dell'accordo con Ergon in ramo d'affitto, ma la società ha chiaramente detto no.

Dunque dal primo gennaio 2026, i supermercati tornerebbero alla gestione della procedura concorsuale. A pesare sulla scelta di Ergon, anche l’avvio, in ottobre, di una procedura di licenziamento collettivo che riguarda 40 lavoratori dei punti vendita già acquisiti. I sindacati hanno chiesto alla curatela di attivare ogni strumento possibile per garantire continuità e posti di lavoro: dalla proroga dell’affitto, anche a un soggetto diverso da Ergon, fino alla gestione diretta da parte della procedura. Ma commissari e liquidatore hanno ricordato che è in corso una gara per la vendita dei 16 punti vendita, che si chiuderà il 27 novembre, mentre parallelamente si valutano nuove proposte di affitto. Ma senza acquirenti o affittuari entro il 31 dicembre, non ci sarebbero le condizioni per proseguire l’attività. In poche parole: chiusura. Una prospettiva respinta da Filcams, Fisascat e Uiltucs che chiedono di attivare ammortizzatori sociali straordinari e annunciano la richiesta di un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Il tavolo è stato aggiornato al 3 dicembre, nel frattempo, è stato proclamato lo stato di agitazione: blocco immediato di straordinari, supplementari, mobilità interna e flessibilità oraria. E non si esclude di andare allo sciopero.

Accoglienza e immissione canonica per Don Bartolo Saltalamacchia.(2° gruppo di 5 foto a cura del nostro Bartolo Ruggiero)

 



Nave con spazi ristretti, monta la protesta alle Eolie. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 novembre 2025


 

Sicilia assediata dai tombaroli: 74 indagati per traffico internazionale di reperti

 

La Sicilia continua a essere una terra saccheggiata dai tombaroli, al centro di un vasto traffico illecito di reperti archeologici che coinvolge decine di persone e un’organizzazione strutturata capace di rivendere antichità in tutto il mondo. La procura di Catania ha iscritto nel registro degli indagati 74 persone, molte delle quali accusate di aver preso parte a un sistema criminale dedito alla depredazione e alla commercializzazione di beni culturali provenienti da scavi clandestini.

Su richiesta del procuratore aggiunto Fabio Scavone e del sostituto Giovanni Gullo, sono state avanzate 55 misure cautelari: 12 richieste di carcere, 35 arresti domiciliari e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli interrogatori si terranno tra domani e il 29 novembre davanti alla gip Simona Ragazzi.

Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero operato in oltre 20 siti archeologici siciliani, saccheggiando sistematicamente monete antiche, manufatti e beni di pregio storico. Molti di questi reperti sarebbero stati poi rivenduti sul mercato nero internazionale, arrivando fino a case d’asta estere, in particolare a Londra.

Le indagini hanno documentato anni di attività illecita, recuperando migliaia di monete e oggetti antichi, tra cui bronzi, denari medievali e monete greche. L’inchiesta, avviata nel 2017 e conclusa a maggio 2022, ha permesso di ricostruire una rete capillare composta da scavatori clandestini, ricettatori e intermediari specializzati nel commercio di beni archeologici di provenienza illecita.

Gli inquirenti parlano di un “traffico internazionale di reperti archeologici depredati”, aggravato dall’associazione a delinquere contestata ad alcuni dei principali indagati. L’operazione mette ancora una volta in luce la vulnerabilità del patrimonio culturale siciliano, spesso facile preda di organizzazioni criminali attratte dall'elevato valore economico delle antichità.

Le autorità sottolineano la necessità di intensificare il controllo sui siti archeologici e di rafforzare le collaborazioni internazionali per contrastare il traffico illecito di reperti che impoverisce la memoria storica dell’isola e alimenta un mercato clandestino globale.

"Novecento": Rubrica settimanale cura di Giuseppe La Greca. Oggi: Eolie tra Fillossera ed emigrazione

tratto da : Passolina, Uva passa e passolina l’economia vitivinicola delle isole Eolie

ed. Centro Studi Eoliano , 2016



Nel 1863 in Francia si manifesta un afide o "pidocchio" che arrivò dall'America, probabilmente nascosto nelle radici di una barbatella importata perché resistente all'oidio, chiamato Phylloxera vastatrix, cioè devastatrice.

Le prime infezioni della fillossera in Italia si scoprirono nell’agosto del 1879 a Valmadrera in provincia di Lecco; quindi furono riconosciute ad Agrate e Airate in provincia di Monza. Nel 1880 altri centri fillosserici si scoprivano all’altra estremità d’Italia; il 2 marzo si scopriva a Riesi (provincia di Caltanissetta).

Nelle isole Eolie la fillossera arriva nel 1891/2. Il 5 marzo del 1894, nel corso della seduta della Camera dei Deputati il ministro dell’Agricoltura Boselli, rispose ad una interrogazione dell’On. Ugo Di Sant’Onofrio che chiedeva con quali mezzi il governo intendeva combattere la diffusione della fillossera nell’isola di Salina.

Nel verbale del consiglio comunale di Lipari del 26 marzo 1895 il sindaco dichiara: Le condizioni economiche del nostro Comune diventano sempre peggiori, giacché, se da un canto il commercio va affievolendosi, e la fillossera distrugge i nostri vigneti, che formano l’unico cespite di entrate di quest’isola, i bisogni dell’amministrazione, pel disimpegno dei pubblici servizi, aumentano, onde sarebbe necessario imporre delle tasse, che diventano intollerabili pei contribuenti.

Nel corso del 1897 attraverso il volume “vademecum del commerciante di uve e di viti in Italia” apprendiamo, che Lipari, Filicudi e Salina risultano essere “fillosserati”. Nel medesimo anno il giornale vinicolo italiano da notizia dell’accertamento di presenza della fillossera nei vigneti di Panarea ed Alicudi.

La crisi prosegue inesorabile negli anni successivi, nella seduta del consiglio comunale di Lipari dell’8 agosto 1899 il sindaco, Tommaso Paino conferma la profonda povertà che stava investendo il Paese, provocata da una prolungata siccità e dalla “fillossera che affligge i vigneti”.

Nel corso del 1900 la fillossera investe anche i vigneti dell’isola di Stromboli.

Ancora agli inizi del Novecento le amministrazioni confermano lo stato di crisi; nella seduta del Consiglio Comunale del 7 aprile 1903 il Sindaco Faraci, dichiara che il bilancio comunale precedentemente in “floride condizioni finanziarie” “ora invece trovasi con un considerevole disavanzo ed il paese per la crisi agricola prodotta dalla fillossera e pronospera e per quella commerciale non potrebbe sacrificarsi coll’imposizione di nuove tasse o l’inasprimento delle attuali.

Maggiori drammatici dettagli ci arrivano dallo scritto di Pietro Viani, della R. Scuola di Viticoltura ed Enologia di Catania del 1906 […] la malvasia delle Lipari, anzi diremo le malvasia, perché se ne producono due tipi uno dolce e l’altro asciutto, proviene dalla vinificazione di uve di una malvasia che, secondo mi scriveva gentilmente un distinto produttore dell’Isola di Lipari, il signor Tommaso Carnevale, deve ritenersi una varietà a sé, perché presenta dei caratteri ampelografici un po’ differenti di quelli della malvasia comune. La fillossera purtroppo ha prodotto gravi danni e se prima dell’invasione si poteva calcolare una produzione di circa 2500 El all’anno, ora si può dire che è ridotta ai 200 El. La difficoltà di vendere il prodotto ha contribuito a ridurre la produzione della malvasia in seguito alla concorrenza dei vini dolci greci e turchi che fortunatamente ora, causa i dazi, non possono più entrare; quindi c’è da sperare che risorga di nuovo questa industria favorita anche con l’aiuto del governo con l’esonerare dalla tassa di fabbricazione, l’alcool da aggiungersi ai vini liquorosi alla presenza degli agenti di finanza.

***


Nessuna fonte o notizia abbiamo trovato sul come provarono gli agricoltori eoliani a gestire l’invasione fillosserica, né quali soluzioni tentarono.

La fillossera arrivò a colpire i tre quinti dei vigneti e di conseguenza si ridusse la produzione di vino e passolina. L’economia Eoliana fu investita da una grave recessione produttiva e commerciale aggravata anche dal declino della navigazione velica e la riduzione del piccolo cabotaggio. Ne soffrirono i contadini ed anche molte famiglie borghesi che videro falcidiati inesorabilmente i loro redditi. L’industria della pomice non riusciva ad assorbire tutta la mano d’opera disponibile.

Gli armatori, padroni di piccoli velieri, si trovarono in difficoltà, sia per la forte concorrenza delle navi a vapore, sia perché le ferrovie e le strade, soprattutto lungo la costa tirrenica meridionale, rendevano più facili e meno onerosi i trasferimenti via terra anziché via mare di certe merci. I noli dei velieri eoliani si abbassarono paurosamente.

Inizio così la grande diaspora della popolazione dell’arcipelago. Da tutte le isole dell’arcipelago partì tantissima gente gente, diretta soprattutto negli Stati Uniti d’America, in Argentina, in Australia, in Nuova Zelanda.


La grande stagione dell’economia viti-vinicola era tramontata.




“Giornata Mondiale della Pesca: coltivare il lavoro, custodire il mare – il Comune di Lipari presenta il progetto ‘Eolie: la pesca dal gusto sostenibile’”

(Da Rinascita eoliana) Un’importante occasione di riflessione e di approfondimento sulla situazione dell’attività peschereccia nelle isole Eolie quella rappresentata dal convegno organizzato dal Comune di Lipari nell’ambito del progetto “EOLIE LA PESCA DAL GUSTO SOSTENIBILE” nella mattinata del 21 scorso e quella della “GIORNATA MONDIALE DELLA PESCA” celebrata a partire dal pomeriggio dello stesso giorno e proseguita il giorno dopo.
Diversi temi trattati dai partecipanti al convegno, dopo i saluti del Sindaco, Riccardo Gullo, e del Direttore dell’Ufficio Apostolico del mare della CEI, don Bruno Bignami, e dopo l’introduzione in collegamento da remoto dell’on.le Giuseppe Lupo, Deputato Europeo e vice Presidente della Commissione dei bilanci oltre che componente della Commissione pesca.
I relatori hanno trattato temi di grande importanza per la pesca locale e precisamente Nino Accetta di FEDAGRIPESCA Sicilia i Piani di Gestione, Giuseppe Spinella presidente della Cooperativa Piccola Pesca Eoliana il futuro della piccola pesca locale, Teresa Romeo direttrice della Stazione Zoologica Anton Dohrn Sicilia la ricerca a supporto della pesca, Ivana Lidia Bonaccorsi docente di Chimica degli Alimenti dell’Università di Messina il valore aggiunto del pescato locale, Giacomo Tommaso Fascetto dirigente presso il Dipartimento Pesca della Regione Siciliana il ruolo della Regione, Giacomo Macchione nutrizionista il valore nutrizionale del pescato locale e Matteo Salin informatico creazione di un’applicazione dal tema “Pescato e gusto sostenibile Isole Eolie”.
Dopo le conclusioni del Sindaco, al convegno ha portato i calorosi saluti Mons. Mogavero, Vescovo Emerito di Mazzara del Vallo, seguiti da un Cooking Show basato sulle “Eccellenze gastronomiche dell’Arcipelago Eoliano” a cura dei liparoti Francesco Fonti e Aurelio D’Ambra.
Nel pomeriggio nella salita di S. Giuseppe a Marina Corta, dopo l’accoglienza da parte del Sindaco e del Direttore dell’Ufficio Apostolato del Mare della CEI, don Bruno Bignami, sono iniziate le celebrazioni della “Giornata mondiale della pesca” con la benedizione di alcuni attrezzi da pesca e un momento di preghiera in memoria dei caduti del mare. A seguire si è tenuta nella Chiesetta delle Anime del Purgatorio l’inaugurazione della mostra fotografica su alcune specie ittiche locali, dove il Sindaco ha annunciato il prossimo inizio dei lavori di recupero dell’ex chiesetta di S. Antonio Abbate da adibire alla memoria e alla storia della marineria locale.
Le manifestazioni della “Giornata Mondiale della Pesca” sono riprese alle 11,00 del giorno dopo (ieri) con la presentazione di una nuova applicazione per la sensibilizzazione sulla pesca sostenibile e, dopo il secondo Cooking show, ha avuto luogo, nel pomeriggio, l’incontro sul tema “Coltivare il lavoro custodire il mare.
Dopo i saluti del Comandante del Circomare di Lipari, Tenente di Vascello Gianmaria Arangio, e di don Carmelo Russo, referente Apostolato del Mare della Diocesi di Messina, sono stati trattati altri temi di grande importanza e precisamente Suor Alessandra Smerilli, Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, la cura pastorale dei marittimi e dei pescatori, Don Bruno Bignami la cura per il lavoro dei pescatori custodire il mare, Pietro Ricci e Carlo Di Domenico, pescatoti di S. Benedetto del Tronto, i problemi e le opportunità della pesca oggi, Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, che con i suoi interventi ha sollecitato i pescatori, intervenuti numerosi nel corso del dibattito, a indicare le soluzioni per la sopravvivenza della loro attività.
Dopo un ricco dibattito che ha consentito di ricostruire le vicende della categoria, decimata dalla rottamazione e oppressa da un sistema normativo che limita fortemente l’attività della pesca, la giornata si è conclusa con la messa solenne celebrata da Mons. Accolla nella chiesta di S. Giuseppe.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Bartola Casamento, Giovanni Sarpi, Domenico Merlino, Gesuele Giampino, Angela Lo Schiavo, Alessio Currò, Giancarlo Niutta



Accoglienza e immissione canonica per Don Bartolo Saltalamacchia.(1° gruppo di 5 foto a cura del nostro Bartolo Ruggiero)






 

Oggi: Santa Flora di Cordova

Santa Flora di Cordova


Nacque a Cordova nella Spagna islamica, da padre musulmano e madre cristiana. Una volta morto il padre fu educata al cristianesimo insieme alla sorella Baldegoto ma fu osteggiata dal fratello musulmano. Scappò una prima volta dalla casa natale per farvi poi ritorno poiché suo fratello aveva fatto imprigionare dei religiosi e dei chierici per ricattarla. Tornata fu brutalmente battuta. Si allontanò di nuovo da casa per anni e ne fece ritorno per volontà di martirio. Flora sapeva del destino che l'avrebbe aspettata se si fosse consegnata al cadì. Fu imprigionata ed in carcere conobbe Eulogio, uno dei martiri di Cordova che diede notizia del suo martirio e fu decapitato per aver professato la fede cattolica.

Si disse che il suo corpo, dopo essere stato gettato nei campi e rispettato dalle bestie che non se ne nutrirono, fu gettato nel fiume Guadalquivir.

“Mettiamoci sulla buona strada” : Corso di educazione ambientale in sinergia tra Polizia locale Lipari e IC Lipari - S. Lucia


 



Buongiorno. Oggi è lunedì 24 novembre


 

domenica 23 novembre 2025

Accadde...oggi...nel 1973


 

Nel Comune di Lipari solo il 14% dei giovani. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 23 novembre 2025


 

Debiti e spese "fantasma". L'opposizione di Lipari scrive alla Corte dei Conti. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 23 novembre 2025


 

Anac mette sotto accusa la Regione siciliana: “Gestione illegittima dell’elisoccorso”

 L’Autorità nazionale anticorruzione punta i riflettori sulla Regione siciliana e sulla gestione del servizio di elisoccorso, un appalto dal valore di 1,8 milioni di euro al mese affidato da dodici anni allo stesso operatore. Secondo Anac, l’amministrazione avrebbe violato il Codice degli appalti, facendo ricorso a proroghe reiterate e a consulenze non legittime, motivo per cui ha concesso sessanta giorni per rientrare nella legalità.

Una storia iniziata nel 2013

La vicenda risale al 2013, quando la gara fu aggiudicata alla Inaer Aviation, poi diventata Babcock e oggi Avincis Aviation Italia. Il contratto è scaduto nel 2021, ma da allora il servizio è stato rinnovato anno dopo anno tramite proroghe.

Nel 2024 il dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, guidato da Salvatore Iacolino, ha avviato due nuove procedure:

  • una per le basi di Catania e Caltanissetta, che ha ricevuto una sola offerta;

  • l’altra da 109 milioni per 30 mesi, suddivisa in tre lotti. Quest’ultima è andata deserta per le tratte Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria.

La gara ponte e l’intervento di Anac

Per evitare lo stop del servizio, la Regione ha varato una gara ponte da 33 milioni per otto mesi, invitando a partecipare solo Avincis. Il 21 luglio, Anac ha richiesto tutti gli atti relativi agli ultimi dodici anni; nello stesso giorno, il responsabile unico del procedimento, Emanuele Di Paola, ha sospeso le gare ma ha comunque prorogato l’affidamento all’attuale gestore.

Nella relazione, l’Autorità parla di “gravi profili di illegittimità” e invita la Regione a valutare una gestione aggregata del servizio insieme ad altre amministrazioni, tramite convenzioni già attive a livello nazionale.

Consulenze sotto la lente

Anac critica anche le consulenze disposte dal rup:

  • 25 mila euro alla società Geda,

  • 52 mila euro all’avvocato amministrativista Puntarello.

Secondo l’Autorità, tali incarichi non potevano essere affidati perché privi di competenze proprie e rientranti nelle attività della Centrale unica di committenza.

Due mesi per correggere le criticità

La Regione avrà ora sessanta giorni per intervenire e rimettere ordine in una procedura definita da Anac come “carente di professionalità e competenze”, riportando la gestione dell’elisoccorso entro i limiti del Codice degli appalti.

Accoglienza e immissione canonica per Don Bartolo Saltalamacchia. Il video dell'intervento di Mons. Accolla. A cura del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

 All'accoglienza e all'immissione canonica di Bon Bartolo Saltalamacchia, oltre a questo servizio e a quello già proposto stamane, ne seguiranno altri domani e dopodomani, grazie alle foto realizzate dal nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Dalla Gazzetta del sud del 23 novembre 2024


Stamane accoglienza e immissione canonica per Don Bartolo Saltalamacchia alla presenza dell'Arcivescovo Accolla






Don Bartolo Saltalamacchia sarà il parroco della Concattedrale di San Bartolomeo, della Parrocchia di San Giuseppe e della Parrocchia di San Pietro.
N.B. le foto sono di Bartolo Ruggiero e Valeria Russo


Tanti auguri di...

Buon compleanno a Elena Lazzaro, Carmelo Rifici, Annalisa Bonica, Ale D'Ambra, Agostino Fichera, Ninetta Pitari, Roberto Greco, Angelo Mennillo, Arianna Lo Schiavo, Silvia Merlo, Angelo Paino, Anna Giunta, Giuseppe Natoli


Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 23 NOVEMBRE 2025

Oggi: Solennità di Cristo Re

Da gran tempo si è usato comunemente di chiamare Gesù Cristo con l'appellativo di Re, per il sommo grado di eccellenza, che ha in modo sovraeminente fra tutte le cose create. In tal modo infatti, si dice ch'egli regna nelle menti degli uomini, non solo per l'altezza del suo pensiero e per la vastità della sua scienza, ma anche perchè egli è Verità, ed è necessario che gli uomini attingano e ricevano con obbedienza da lui la verità; similmente egli regna nelle volontà degli uomini, sia perchè in lui alla santità della volontà divina risponde la perfetta integrità e sottomissione della volontà umana, sia perchè con le sue ispirazioni influisce sulla libera volontà nostra in modo da infiammarci verso le più nobili cose. Infine Gesù Cristo è riconosciuto « Re dei cuori », per quella sua carità che sorpassa ogni comprensione umana, e per le attrattive della sua mansuetudine e benignità; nessuno, infatti, degli uomini fu mai tanto amato e lo sarà in seguito al pari di Gesù Cristo. Tutti perciò devono riconoscere ch'è necessario rivendicare a Cristo-Uomo nel vero senso della parola il nome e i poteri di re; infatti soltanto in quanto è uomo si può dire che abbia ricevuto dal Padre la potestà e l'onore del regno, perchè come Verbo di Dio, essendo della stessa sostanza del Padre, non può non avere in comune col Padre ciò ch'è proprio della divinità, e per conseguenza egli su tutte le cose create ha il sommo e assolutissimo impero.

Buongiorno e buona domenica. Oggi è il 23 novembre


 

sabato 22 novembre 2025

Accadde...oggi...nel 1963


 

Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (Riproposizione 91° puntata)

 In questo filmato realizzato con le foto in nostro possesso: Andrea Mazzeo, Angela (Lina) Pellegrino in Costanzo, Angela (Lina) Saltalamacchia ved. Palino, Angela Aiello, Angela Boccabella nata Broccio, Angela Campo, Angela Casamento in Manfrè

La riapertura della pozza di Vulcano riporta speranza e vitalità alla comunità (di Gilberto Iacono)

Dopo mesi di attesa, la Pozza dei fanghi termali di Vulcano riapre finalmente al pubblico. Un luogo amato, simbolo dell’isola, torna a donare benessere ed energia , riportando speranza e vitalità alla comunità e a tutte le migliaia di turisti che ne usufruiscono e non vedono l’ora di ritornare a farsi cullare dal calore della nata pozza.

Un ringraziamento speciale va all’avvocato Saro Venuto, che con il suo impegno professionale e la sua determinazione ha accompagnato questo percorso, contribuendo alla rinascita di uno dei tesori più preziosi di Vulcano.

Oggi l’isola sorride di nuovo.

Gilberto Iacono

La lucertola eoliana in perfetto stato di salute. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 22 novembre 2025


 

“Dalla Eolie all’Oceano Indiano: studenti e insegnanti del Conti-Vainicher a La Réunion”

COMUNICATO STAMPA - Si è da poco conclusa la mobilità di due docenti e otto studenti dell’Istituto “Conti-Vainicher” di Lipari sull’isola di La Réunion, dipartimento d’oltremare francese situato nell’Oceano Indiano, geograficamente appartenente al continente africano.

L’esperienza, finanziata con fondi Erasmus+ e PNRR, rientra nel progetto “My Island Through My Eyes”, volto a promuovere il dialogo interculturale e lo scambio di buone pratiche educative tra giovani di due realtà insulari e vulcaniche.
Il gruppo è stato accolto calorosamente dal Collège Pointe des Châteaux di Saint Leu, dove gli studenti italiani, insieme alle docenti accompagnatrici, prof.ssa Arianna Fonti e Mariangiola Li Vigni, hanno preso parte quotidianamente alle lezioni con i coetanei francesi. Le attività non si sono limitate alla didattica tradizionale: i ragazzi hanno partecipato a laboratori creativi e culturali — particolarmente apprezzato quello di cucina dedicato alla preparazione dei samoussa, piatto tipico locale — e a visite alla scoperta del territorio, tra natura, cultura e storia locale.
Gli studenti del “Conti-Vainicher” sono stati ospitati dalle famiglie di nove alunni del Collège, un’esperienza che ha permesso loro di vivere pienamente la quotidianità dell’isola, conoscere la gastronomia e le tradizioni locali, e soprattutto stringere legami autentici con i loro coetanei di La Réunion.
Questo progetto ha offerto agli studenti di Lipari l’opportunità di arricchire le proprie competenze linguistiche e interpersonali, immergendoli in un contesto culturale nuovo e variegato: un viaggio davvero indimenticabile!

Teniamoci per Mano Onlus, Il Natale che scalda il cuore. Oggi accensione luminarie ad Acquacalda


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Sandra Russo, Melo Zaia, Simone Cullotta, Tiziana Zaia, Angelica Di Giovanni, Elisabeth Curie, Mirella D'Anieri, Paolo Mondello, Christian Pittari (Goccia) 


Da Eolienews del 22 novembre 2025


 

Ennesimo disagio scolastico alle Eolie, Flc-Cgil Messina: “Lesione del diritto allo studio”

 La Flc-Cgil Messina esprime forte preoccupazione per la situazione nella scuola dell’infanzia di Panarea, dove – a oltre due mesi dall’inizio dell’anno scolastico – non è ancora stato assegnato un insegnante a tempo pieno. Ad oggi, i bambini possono frequentare le attività educative soltanto dalle 10 alle 13, per un totale di appena tre ore al giorno, condizione – evidenzia il sindacato – che rende impossibile garantire una programmazione didattica adeguata e arreca gravi disagi alle famiglie. “Si tratta di una situazione inaccettabile – dichiara la segretaria generale della Federazione della scuola, Patrizia Donato che configura una evidente lesione del diritto allo studio dei minori residenti sull’isola e alimenta una discriminazione territoriale ormai cronica a danno delle comunità più periferiche dell’arcipelago eoliano”. Pur riconoscendo l’impegno del dirigente scolastico del Comprensivo Isole Eolie fa presente la Flc – non possiamo accettare la mancanza di un servizio essenziale e costituzionalmente tutelato, quale la frequenza della scuola dell’infanzia.