Le mareggiate di questi giorni hanno fatto tornare prepotentemente alla ribalta la necessità più che immediata della protezione dell'abitato di Acquacalda (Lipari) dall'azione dei marosi che interessa particolarmente l'ampia fascia della zona di San Gaetano. Decine di abitazioni che, insieme al limitrofo lungomare, ogni qualvolta il mare è in tempesta, vengono investite in pieno dalle onde con il rischio, sempre reale, di essere travolte dalle stesse.
Cittadini costretti a barricarsi in casa facendo ricorso a tutto ciò che nel tempo è stato “testato” per affrontare l'emergenza. Ma la paura è tanta. specie quando le onde si infrangono roboando contro le case. A ciò bisogna aggiungere che, in più punti, il mare ha scavato sotto la sede stradale e sotto le case e il rischio di crollo è dietro l'angolo.
Proprio per fare fronte alle esigenze di protezione civile della frazione l'amministrazione del sindaco Mariano Bruno è riuscita a concentrare dei finanziamenti per la predisposizione di un idoneo progetto di difesa dell'abitato e per l'effettuazione dell'intervento. Intervento che sembra essersi arenato, o per lo meno rallentato, sui soliti intoppi burocratici.
E a sollecitare al sindaco una risposta sull'iter dello stato dei lavori di difesa dell'abitato di Acquacalda intervengono i consiglieri comunali del centro-sinistra. In una lettera al primo cittadino hanno evidenziato come “numerosi cittadini chiedono a che punto sono i lavori di difesa dell'abitato di Acquacalda più volte annunciati ed ancora, metaforicamente, in alto mare, soprattutto alla luce dell'arrivo imminente della cattiva stagione e delle conseguenti mareggiate”. Da ricordare, e forse questa potrebbe essere la chiave di volta, che nei giorni scorsi la Regione ha dato l'autorizzazione per gli interventi sul demanio di Acquacalda