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giovedì 17 gennaio 2008

S.Calogero: Quale futuro?



L'ipotesi di rilancio dello stabilimento termale di S. Calogero a Lipari passerà solo ed eclusivamente attraverso l'affidamento alla cooperativa sociale "FSC" Group Service di Davide Starvaggi che si è aggiudicata l'apposito bando predisposto dal comune?
Il quesito è obbligatorio al di là di quelle che saranno sicuramente le capacità e l'abilità di questa cooperativa nel calarsi nel compito(delicato) affidatogli. Un quesito che è collegato inevitabilmente alla necessità di conoscere se l'affidamento alla cooperativa vuole essere solo un modo per salvaguardare il bene e il patrimonio storico-archeologico limitrofo per un tempo limitato o se dietro a ciò si cela la riununcia definitiva da parte del comune a riutilizzare quella struttura quale stabilimento termale o nell'ambito di trattamenti terapeutici.
Non vorremmo che dietro le continue affermazioni che a S. Calogero non c'è più acqua, o perlomeno non ve ne è a sufficienza per rendere redditizia una eventuale attività termale, si stia per porre una pietra tombale sulla situazione e aprire la porta a nuovi scenari.
Una cosa è infatti, a nostro avviso, dare a giovani, anche a quelli svantaggiati così come dovrebbe prevedere la convenzione, la possibilità di coniugare la salvaguardia del bene con un servizio ai turisti che raggiungono quella zona per la fama che questa si è creata nel tempo e per l'importanza storio archeologica dei monumenti termali del passato(ad esempio la tholos micenea). Un'altra cosa è invece prevedere la ripresa dell'attività termale seppure minima attraverso i nuovi indirizzi richiesti dal mercato quali beauty farm e similari.
In questo caso crediamo bisognerà pensare ad un bando di affidamento sicuramente diverso, permettendo di concorrere alla gestione della struttura a società specializzate in quel campo.
Ma siamo certi che quella adottata è una soluzione provvisoria atta solo, come anticipato, a salvaguardare il bene dall'incuria, dall'abbandono e dai vandali.