Rischio incendi, 33 Comuni dei bacini di Barcellona, Milazzo e isole Eolie, riuniti ieri a Barcellona col supporto e il coordinamento di Prefettura, Dipartimento regionale della protezione civile, Forestale e Provincia si apprestano a redigere entro la scadenza del 31 marzo il piano d'emergenza necessario per far fronte agli incendi, specie quelli estivi che possono mettere in grave pericolo gli agglomerati urbani, le aziende agrituristiche, zootecniche e gli insediamenti abitativi sparsi sui rispettivi territori comunali.
Il Gruppo di supporto provinciale di cui fanno parte Prefettura, Protezione civile, Forestale e Provincia, coordinato dal vice prefetto Antonino Contarino, ha tracciato per ogni Comune dei 108 che costituiscono la provincia di Messina, una cartografia con la mappa dettagliata del rischio che indica tutti i luoghi critici e per quali i comuni devono prevenire il rischio e programmare gli interventi in caso di emergenze. La parola d'ordine è "organizzarsi per fronteggiare i possibili rischi" - ha detto ieri il vice prefetto Contarino che coordina il gruppo di lavoro che dovrà redigere in questa prima fase, entro il 31 gennaio, la mappa definitiva del rischio e, successivamente d'intesa con i singoli comuni il piano operativo degli interventi di protezione civile e ciò allo scopo di non essere colti impreparati ai rischi prospettati da un territorio per il 90 per cento montano e impervio in cui il fuoco della vegetazione può raggiungere con facilità i centri abitati. Lo stesso gruppo di lavoro, assieme ai sindaci, (molti dei quali presenti ieri all'incontro), e ai tecnici comunali, affronterà dal prossimo 2 aprile il monitoraggio che può derivare dal rischio sismico e da quello idrogeologico del territorio.
Il Gruppo di supporto provinciale di cui fanno parte Prefettura, Protezione civile, Forestale e Provincia, coordinato dal vice prefetto Antonino Contarino, ha tracciato per ogni Comune dei 108 che costituiscono la provincia di Messina, una cartografia con la mappa dettagliata del rischio che indica tutti i luoghi critici e per quali i comuni devono prevenire il rischio e programmare gli interventi in caso di emergenze. La parola d'ordine è "organizzarsi per fronteggiare i possibili rischi" - ha detto ieri il vice prefetto Contarino che coordina il gruppo di lavoro che dovrà redigere in questa prima fase, entro il 31 gennaio, la mappa definitiva del rischio e, successivamente d'intesa con i singoli comuni il piano operativo degli interventi di protezione civile e ciò allo scopo di non essere colti impreparati ai rischi prospettati da un territorio per il 90 per cento montano e impervio in cui il fuoco della vegetazione può raggiungere con facilità i centri abitati. Lo stesso gruppo di lavoro, assieme ai sindaci, (molti dei quali presenti ieri all'incontro), e ai tecnici comunali, affronterà dal prossimo 2 aprile il monitoraggio che può derivare dal rischio sismico e da quello idrogeologico del territorio.