Una richiesta di "Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in località Acquacalda a seguito dissesti territoriali" è stata inoltrata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al presidente del consiglio Pino Longo. IL TESTO:
Sollecito la signoria Sua, visto l’argomento in oggetto, di per se drammatico ed improrogabile, a voler convocare una seduta assembleare in località Acquacalda di Lipari, previa disponibilità dei locali, alla presenza, possibilmente, del R.u.p., del Direttore dei Lavori e del Progettista dei lavori di messa in sicurezza, dei rappresentanti della Provincia Regionale di Messina per quanto di competenza, relativo alla realizzazione del percorso alternativo sul lato Canneto-Acquacalda, dei tecnici e dirigenti interessati del Comune di Lipari, per quanto di competenza relativo a smantellamento e rimozione del pontile Italpomice, e dell’Amministrazione Comunale.
Gentile Presidente,
La presente e pressante richiesta scaturisce almeno da una considerazione di ordine morale riconducibile alla vostra Amministrazione.
Gli isolani di Acquacalda, dopotutto, hanno anch’essi contribuito, in termini elettorali, a riconfermare Mariano Bruno primo cittadino del Comune liparoto.
Anche per questo, e non solo per questo, non potete sottrarvi all’obbligo morale di coinvolgere quelle genti in prima persona durante i lavori assembleari che possono decidere il loro destino.
Presidente distinto, Acquacalda è letteralmente bombardata.
Non solo dai marosi, ma soprattutto dall’incoscienza per lo spregiudicato lassatismo verso quel territorio; è abbandonata e martoriata essenzialmente da Voi, che rappresentate la classe Dirigente di governo.
Pur dietro nostre pressanti richieste, infatti, non avete ritenuto opportuno, in tempi precedenti, convocare quel Consiglio in quella frazione.
La ragione era semplicissima: la paura di essere scoperti pubblicamente nell’avere abbandonato una frazione e infangato le promesse pre-elettorali. E lo avete dimostrato nel momento in cui qualche facile “cecchino” ha proposto, per far decadere la nostra richiesta, “.......affrontare l’argomento in tempi più maturi”. Identico attegiamento del coniglio che fugge di fronte alla iena di turno: adopera l’éscamotage per salvarsi le orecchie!
Sostengo il falso? Bene: Lo dimostri.
Convochi urgentemente quell’assise proprio nella tana della ..........iena di turno. Dimostri all’intera colletività che il Presidente Pino Longo, come nel suo costume, non è , politicamente parlando, s’intende, un codardo che ha bisogno di fuggire di fronte alle armi del cacciatore.
Perdoni per la metafora, stimato Presidente.
Tutto sommato, è quella che maggiormente esprimo, vista la mia estrazione essenziale di “uomo di campagna”.
Certo di essere manifestamente sconfessato, attendo sue risposte in merito.
Con stima,
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)