Sono infuriati i proprietari di una quarantina di automobili (alcuni dei quali hanno abitazione a Lipari e dovevano rientrare a casa) e i loro cari, bloccati sin dalle 16 e 45/17 nel porto liparese di Sottomonastero in attesa dell'arrivo del traghetto Siremar che doveva partire alle 17 e 15.
La rabbia e il disappunto sono ancora più forti se si considera - così come ci è stato riferito- che nessuno in agenzia ha avuto l'accortezza di comunicare che il mezzo viaggiava con notevole ritardo.
Un ritardo che si sta facendo sproporzionato se si considera che, in questo momento, sono le ore 18 e 50, la nave si trova ancora a Rinella.
Chi aveva urgenza di partire (tra gli altri vi era un giovane che doveva raggiungere, per motivi di salute, al più presto Messina) ha lasciato l'auto e si è imbarcato sull'aliscafo.
Gli altri, pur vedendo sfumare quello che erano i tempi del viaggio programmato, restano ad attendere e, visto l'andazzo, della partenza non se ne parlerà prima delle 20.
Nessuno ha saputo spiegare loro il considerevole ritardo.
Non possiamo però esimerci da una riflessione. Un guasto, un contrattempo, difficoltà dovute al mare, possono anche starci. Il fatto grave è che non si è degnati di comunicare agli utenti lo "slittamento" più che consistente della partenza.
Oltre all'assenza di comunicazione c'è anche "mancanza di rispetto" nei confronti degli utenti (ci sono anche bambini) che, sicuramente, invece di stare a "marcire" sul porto, avrebbero potuto fare altro
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