Caro Zio,
per due giorni insieme alla tua cara famiglia ti sono stato accanto. Per pochi attimi ho appoggiato le mie mani calde sulle tue mani fredde e baciato la tua fronte portandoti il saluto di tua sorella Rosetta e di tuo cognato Vincenzino (ogni volta che ti incontravo mi domandavi sempre di loro).
Che brutto scherzo che mi hai fatto. Pensavo di venirti a trovare a casa ed ascoltare i tuoi racconti ed invece oggi sono io a raccontare alcuni momenti passati con te. Ma che vuoi fare tu amavi scherzare.
Oggi però devo dirti grazie. Sei stato capace di raccogliere buona parte della famiglia Sardella attorno a te - alcuni di presenza altri vicini col cuore.
Pensa solo la nonna Emma, tua mamma, è stata più brava di Te.
La Nonna, infatti, amava raccogliere tutti i suoi cari attorno ad un tavolo - una miriade di persone fra figli e nipoti. Proprio bella la famiglia Sardella che tu degnamente hai rappresentato.
Ti ricorderò sempre davanti al tuo Bar con la sigaretta in bocca, la coppola in testa, la barzelletta pronta e le battute di scherzo con la Zia Provvidenza.
Molte volte tutti Noi pensiamo che le persone importanti si ricordano solo quando passano a miglior vita. Nel tuo caso non è stato così. Infatti, sei stato festeggiato dall’Arma dei Carabinieri, onorato di essere Sindaco per un giorno della nostra Isola ma soprattutto rispettato e amato da tutti noi familiari come un vero capo famiglia.
Tu ci tenevi ad essere capo famiglia … per te era oggetto di vanto e di orgoglio.
Sei stato per noi nipoti uno zio affettuoso e non dimenticheremo mai una tua frase famosa di quando venivamo a trovarti al bar: “Provvidenza vidi chiddu chi voli u carusu/a”.
Un grosso bacio Zio Angelino e che Dio ti abbia in gloria. Un abbraccio alla Zia Provvidenza ai cugini Emma, Annamaria, Giovanni e Renato ed a tutti i miei cari familiari.
Angelo
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