COMUNICATO
In merito al comunicato stampa dei consiglieri comunali Pietro Lo Cascio e Annarita Gugliotta, desidero ricordare agli stessi come, spesso, sarebbe opportuno accertarsi prima di giudicare pubblicamente in maniera strumentale l'altrui operato veicolando informazioni false e non veritiere.I due consiglieri, infatti, affermano che l’emendamento finalizzato ad escludere dall’elenco dei beni alienabili quelli di interesse artistico-monumentale, storico, culturale e/o ambientale, presentato durante l’approvazione del Regolamento delle alienazioni nel marzo 2014, sia stato “bocciato dai consiglieri di maggioranza” che a loro dire si sono distinti per “la consueta sensibilità e, soprattutto, lungimiranza”.
Invito i consiglieri Lo Cascio e Gugliotta a fare un bagno di umiltà e a verificare quanto esternato nelle loro affermazioni al fine di dare delle corrette e veritiere informazioni, ma soprattutto ristabilire quella loro credibilità che nessuno mette in discussione. Sui giudizi sarcastici rivolti ai consiglieri di maggioranza non mancherà certamente ai due consiglieri rettificare quanto scritto. Spesso, infatti, “essere convinti” gioca brutti scherzi.
Nella Delibera di Consiglio Comunale n.5 del 22/01/2014, “Approvazione del regolamento per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale”, il suddetto emendamento, infatti, non solo è stato approvato, ma addirittura, la maggior parte dei voti favorevoli (4 su 7) è riconducibile ai soli consiglieri di maggioranza, che pertanto sono risultati determinanti ai fini della stessa approvazione.
Detto ciò, in virtù di questo emendamento, sicuramente rafforzativo, e delle attuali normative nazionali e regionali, l’ex stabilimento termale di San Calogero non poteva e non doveva essere inserito nel Piano triennale delle valorizzazioni ed alienazioni del patrimonio immobiliare in quanto, cosi come evidenziato nella scheda allegata, bene sottoposto a “vincolo storico- architettonico e archeologico”.
Pertanto, a mio avviso, vi è stato un evidente errore tecnico o di svista da parte degli uffici e della stessa amministrazione comunale.
Ho già preannunciato all’Assessore al ramo che formalizzerò una richiesta per cambiare la destinazione del bene da alienabile a bene da valorizzare già nella prossima delibera di Consiglio Comunale al fine di rendere la stessa conforme all'attuale regolamento. Il Piano delle alienazioni, infatti, deve essere approvato, oltre che dalla Giunta, anche dal Consiglio Comunale.
A prescindere da tutto, purtroppo, la vicenda è stata oggetto delle più svariate strumentalizzazioni.
Nessun bene, infatti, inserito nel piano delle alienazioni è stato mai venduto da questa o dalle precedenti amministrazioni comunali. Le vendite precedenti risalgono a prima dell’istituzione dello stesso Piano.
Il Piano, infatti, oltre ad essere previsto per legge, come allegato fondamentale al bilancio, serve a dimostrare come il Comune intenda raggiungere gli obiettivi del patto di stabilità nel triennio avvenire, ma non pone in concreto nessun obbligo di vendita. In poche e semplici parole la vendita non avviene automaticamente e soprattuto deve prima passare dal Consiglio Comunale ed essere concretizzata attraverso l'approvazione di un bando pubblico, finora mai fatto e/o aprrovato.
Il Comune, infatti, da quando è stato istituito Il Piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni, nonostante la presenza e l'inserimento nello stesso di numerosi beni immobili, non ha mai attuato e/o concretizzato alcuna vendita. Gli obiettivi del patto sono stati o, comunque, possono essere raggiunti diversamente da quanto previsto inizialmente
Diversamente, negli ultimi anni, l'amministrazione avrebbe dovuto aumentare al massimo la tassazione locale al fine di dimostrare e accertare preventivamente il raggiungimento del patto nei vari bilanci pluriennali approvati. Soluzione, quest'ultima, di facile attuazione ma che, onestamente, si è sempre cercato di evitare con tutti i mezzi possibile al fine di non incidere ulteriormente nelle tasche dei nostri concittadini........... anche attraverso sistemi che qualcuno considera "semplici escamotage per far quadrare i conti".
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
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