Al Signor Sindaco del Comune di Lipari
e p.c. agli organi di stampa
Interrogazione consiliare.
Suscita una discreta soddisfazione apprendere che persino Condotte d’Acqua, con dieci anni di ritardo, sia giunta alla conclusione che il progetto iniziale di “rifunzionalizzazione” della portualità di Lipari – cavallo di battaglia della precedente amministrazione – risulti insostenibile sotto il profilo ambientale ed economico.
Tuttavia, la notizia di una sua eventuale rimodulazione da parte della Lipari Porto SpA – a prescindere dal fatto che la stessa sia soggetta all’approvazione del Consiglio comunale – sembra in palese contrasto con quella, diffusa dall’Amministrazione comunale nel febbraio 2015, relativa alla richiesta inoltrata alla Regione siciliana per la redazione di un Piano Regolatore dei Porti.
Cosa è successo in questi sedici mesi? È stato prodotto qualche elaborato, sono stati avviati studi preliminari, è stato conferito qualche incarico? Oltre ad avere chiesto, abbiamo anche ottenuto qualcosa?
E, in caso affermativo, quale strategia persegue realmente l’Amministrazione comunale? Ovvero, come si dovrebbero raccordare un progetto “da quaranta milioni” (mi affido alle notizie riportate dalla stampa) prodotto dalla Lipari Porto e lo strumento urbanistico sulla portualità prodotto dalla Regione siciliana?
Sarebbe opportuno che tali risposte, oltre a pervenire al sottoscritto, venissero rivolte alla cittadinanza, che assiste da tempo e con ormai evidente rassegnazione a questo balletto di notizie contraddittorie e, temo, indicative di una certa confusione. Di certo, un porto servirà, soprattutto se navighiamo a vista.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)
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