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mercoledì 20 aprile 2016

Tassa di sbarco. Art.1 auspica vincoli nelle gestione degli introiti

Domani si discuterà della modifica al regolamento sulla tassa di sbarco e la maggioranza del consiglio comunale sarà costretta a votare secondo le indicazioni di un Sindaco che ancora una volta ha dimostrato politicamente di non sapere amministrare chiedendo ai suoi uomini nuove cambiali per disporre nella maniera più opportuna per lui, senza vincoli di sorta, del gettito derivante dall’imposta di sbarco.
Per essere ancora più chiari,domani sarà presentata una modifica all’articolo 4 del regolamento sulla tassa di sbarco allineando lo stesso alle disposizioni previste dall’art 33 della legge 215 del 2015, integrando tra le finalità previste nel regolamento la possibilità di utilizzare le somme incassate per finanziare la mobilità interna nelle isole e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Quindi, oltre alla possibilità di spendere i ricavi di questa “tassa” per la polizia locale, per attività di promozione turistica e per il recupero ambientale, si potrà utilizzarla anche per la raccolta dei rifiuti e per la mobilità interna tra le isole.
L’anomalia di tale regolamento sta nella autonomia e nella discrezionalità che ha il Sindaco di disporre di tali importi nel modo che lo stesso ritiene più opportuno e se in un anno si incassa, per esempio, un milione di euro, il Sindaco potrà, nel rispetto chiaramente del regolamento che domani verrà approvato, spendere tutta la somma incassata per pagare gli stipendi alla polizia locale.
Noi riteniamo che tale regolamento debba prevedere dei vincoli nella gestione dei tributi ricavati dalla tassa di sbarco e ci auguriamo che qualche consigliere provveda a presentare un emendamento che modifichi e migliori questo aspetto per garantire ancora una volta la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.
Art.1

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