Ieri sera, con grande emozione dei cittadini di Lipari, Monsignor Gaetano Sardella ha celebrato la Messa di Ognissanti nella Chiesa dei Cappuccini, dedicata all’Immacolata Concezione.
La storica Chiesa, sul cui frontale si trova una pietra recante la data “1652”, anno in cui fu probabilmente consacrata, presenta preziosi altari in legno e accoglie i resti mortali di Sacerdoti e di alcuni notabili liparesi.
Chi, come me, ha già parecchi lustri sulle spalle, ricorderà certamente il bianco sepolcro che veniva allestito durante la settimana santa, illuminato da antiche lampade sospese all’arco del primo altare laterale; ricorderà la suggestiva novena di Natale officiata alle 5 del mattino, e come fosse sentito, e ivi partecipato, il culto della Madonna di Pompei, introdotto a Lipari nel 1904 proprio dai Frati Minori Cappuccini, che abitavano l’allora adiacente convento.
E quanti dei nostri morti fuori Lipari, ricondotti dalla nave in terra natia, sostavano lì, nella “Chiesa del Camposanto”, per l’ultima benedizione prima della sepoltura…..
Poi tutto è finito, e sedici anni fa l’ultima messa.
Insperata pertanto, e oggi sorprendente, la riapertura della nobile chiesa.
Padre Gaetano, nell’omelia, oltre alla riflessione sulla continuità della vita in quello che vorremmo fosse il cielo, ma luogo non è, se non stretto contatto col divino, ha comunicato che il FEC, (Fondo Edifici di Culto) l’Ente del ministero dell’Interno per la tutela, la conservazione e il restauro degli edifici di culto, ha già stanziato i fondi per il recupero della Chiesa dei Cappuccini.
E poiché il suo Delegato Arcivescovile è proprio Padre Sardella, possiamo essere certi del felice esito dell’iter che ci riconsegnerà un luogo di culto caro alla nostra memoria e a quella dei tanti defunti che lì attorno riposano.
Un dovuto ringraziamento al Rag. Ziino, per tutti “Francesco”, per l’organizzazione che ha preceduto e permesso la funzione di Ognissanti all’interno della chiesa.
Colgo questo momento per chiedere all’Amministrazione di affrontare la questione sulla proprietà dell’ex convento e della cappella funebre, cosiddetta “dei Cappuccini”, quest’ultima in condizioni disastrose, non potendosi altrimenti intraprendere alcuna azione di recupero degli stessi edifici.
Maria Carnevale
La storica Chiesa, sul cui frontale si trova una pietra recante la data “1652”, anno in cui fu probabilmente consacrata, presenta preziosi altari in legno e accoglie i resti mortali di Sacerdoti e di alcuni notabili liparesi.
Chi, come me, ha già parecchi lustri sulle spalle, ricorderà certamente il bianco sepolcro che veniva allestito durante la settimana santa, illuminato da antiche lampade sospese all’arco del primo altare laterale; ricorderà la suggestiva novena di Natale officiata alle 5 del mattino, e come fosse sentito, e ivi partecipato, il culto della Madonna di Pompei, introdotto a Lipari nel 1904 proprio dai Frati Minori Cappuccini, che abitavano l’allora adiacente convento.
E quanti dei nostri morti fuori Lipari, ricondotti dalla nave in terra natia, sostavano lì, nella “Chiesa del Camposanto”, per l’ultima benedizione prima della sepoltura…..
Poi tutto è finito, e sedici anni fa l’ultima messa.
Insperata pertanto, e oggi sorprendente, la riapertura della nobile chiesa.
Padre Gaetano, nell’omelia, oltre alla riflessione sulla continuità della vita in quello che vorremmo fosse il cielo, ma luogo non è, se non stretto contatto col divino, ha comunicato che il FEC, (Fondo Edifici di Culto) l’Ente del ministero dell’Interno per la tutela, la conservazione e il restauro degli edifici di culto, ha già stanziato i fondi per il recupero della Chiesa dei Cappuccini.
E poiché il suo Delegato Arcivescovile è proprio Padre Sardella, possiamo essere certi del felice esito dell’iter che ci riconsegnerà un luogo di culto caro alla nostra memoria e a quella dei tanti defunti che lì attorno riposano.
Un dovuto ringraziamento al Rag. Ziino, per tutti “Francesco”, per l’organizzazione che ha preceduto e permesso la funzione di Ognissanti all’interno della chiesa.
Colgo questo momento per chiedere all’Amministrazione di affrontare la questione sulla proprietà dell’ex convento e della cappella funebre, cosiddetta “dei Cappuccini”, quest’ultima in condizioni disastrose, non potendosi altrimenti intraprendere alcuna azione di recupero degli stessi edifici.
Maria Carnevale
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