La crisi di giunta è ormai nei fatti. Il presidente della Sicilia, Renato Crocetta, sembra non aver trovato conforto nell'incontro "chiarificatore" che si è tenuto mercoledì sera tra il governatore e il suo assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio. La perdita di fiducia tra i due politici riguarda il testo di un'intercettazione - agli atti dell'inchiesta "Mare Nostrum" della procura di Palermo - sull'allungamento del periodo di attività dell'aliscafo estivo con l'isola di Filicudi. In quella conversazione Pistorio usava frasi che il presidente siciliano, gay dichiarato, ha definito "omofobe".
"Come fa un assessore omofobo a stare in giunta con un presidente gay? A Pistorio porrò questo problema", aveva detto Crocetta poco prima dell'incontro del pomeriggio, dando la misura della crisi in fieri. "Sto riflettendo - ha detto ancora Crocetta -. Pistorio chieda di essere assunto da Trump". E' chiaro che la riflessione va avanti e non c'è dubbio che il sapore sia quello di un corpo a corpo. Anche perché l'assessore ha dichiarato di non aver nessuna intenzione di dimettersi.
Le frasi "omofobe" nelle intercettazioni
"Mi viene il dubbio – scherzava il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, al telefono con l'armatore trapanese Ettore Morace, amministratore della Liberty Lines finito agli arresti – che si sia innamorato più di (omissis) che di Filicudi". Morace, divertito, diceva: "Confermo". E il sindaco: "Voi ridete…, io andrei a buttarmi dal balcone. A Filucudi e Alicudi ci sono due alberghi che chiudono lunedì. Come fate questa corsa, con gli alberghi chiusi?”.
Vincenzo Lo Re, legale di Crocetta nell'inchiesta dove il governatore è indagato con l'accusa di concorso in corruzione, afferma che nessun reato sarebbe stato commesso dal suo assistito anche perché, come sostenuto dal governatore, l'armatore aveva delle corse non fatte da recuperare: "Non sono per nulla dimostrati interessi personali legati alle chiacchiere da gossip tra persone intercettate". La proroga delle corse dell'aliscafo, scrive La Gazzetta palermitana, fu osteggiata anche dagli uffici della Regione e riguardava un periodo di cinque giorni. In questo periodo il governatore fece una vacanza a Filicudi dal 16 al 18 settembre. I carabinieri intanto svolgevano la loro indagine, monitorando per due mesi Crocetta e il suo staff anche negli spostamenti.
Pistorio si scusa: solo battute da caserma
Al termine del faccia a faccia, Pistorio ha detto ai giornalisti di essersi scusato per quelle che lui stesso ha definito "battute da caserma". Ma Crocetta sembra rimanere fermo nelle sue posizioni. "L'assessore Pistorio, che ho incontrato, mi ha detto che in quel dialogo intercettato c'erano parole da bar. In realtà è un linguaggio quello suo e dei suoi collaboratori omofobo - ha detto il governatore -. Non offende solo me, per essere chiari. Ma chi ha fatto una scelta differente da chi ritiene di rientrare nei parametri della cosiddetta normalità", spiega il governatore.
E sul futuro del suo assessore alle Infrastrutture, al quale rinfaccia anche di non aver mai chiesto venia pubblicamente per le affermazioni per le quali "due consiglieri hanno invocato le mie dimissioni", dice: "Una riflessione su Giovanni Pistorio e le sue parole intercettate va fatta anche con le forze politiche di governo. A Pistorio ho solo chiesto spiegazioni rispetto al suo linguaggio. E mi pare giusto che mi prenda una pausa di riflessione".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.