Analisi e comparazione dell’applicazione della tassa di soggiorno e del contributo di sbarco, relativo alle tariffe applicate dal Comune di Lipari ed altre realtà.
Premesso che la ricerca è stata effettuata tramite internet, per cui la bontà dei dati riscontrati, deriva da quanto pubblicato dai Comuni interessati.
Le medie applicate sono puramente aritmetiche, non disponendo di percentuali per la tipologia dei flussi turistici.
Ormai da giorni, il dibattito sulla bontà delle tariffe relative al contributo di sbarco applicate dal Comune di Lipari, infiamma il pubblico e in particolar modo la campagna elettorale.
Purtroppo lo si fa in genere, senza dati certi, e senza verificare come si comportano altre realtà nell’applicazione della tassa di soggiorno e del contributo di sbarco.
Da qui l’idea di mettere a confronto i dati ricavati attraverso internet, in altre realtà insulari, regionali o nazionali, di cui alla tabella.
Il quadro generale, evidenzia come l’applicazione del contributo di sbarco sia indirizzato a penalizzare il turismo mordi e fuggi, salvaguardando coloro che decidono di soggiornare.
Nello stesso tempo appare evidente come la suddetta applicazione risulti essere decisamente meno onerosa della tassa di soggiorno applicata da tante realtà, che nel panorama nazionale e siciliano non si distinguono sicuramente per qualità dei servizi.
Mentre con le nostre consorelle, quali Egadi, Capri, etc. le differenze sono minime o nulle e l’applicazione delle tariffe avviene attraverso forme diverse (ma quello che conta è la somma complessiva che sicuramente è superiore alla cifre applicate dal Comune di Lipari), quali la riserva marina o le aree di pregio marine.
Ovviamente per Lampedusa che vive una realtà profondamente diversa dalla nostra, è molto difficile fare paragoni.
Dal confronto che si ricava in tabella, si deduce che, le tariffe applicate dal Comune di Lipari, risultano le più basse per quanto attiene ai turisti che soggiornano nelle nostre isole, mentre penalizzano i turisti giornalieri, (barconi, etc.).
Particolarmente interessante è il modo di operare di Capri, che ha individuato delle aree marine di pregio, applicando un ticket d’ingresso.
Le motivazioni sono tra le più varie, non ultima la possibilità di controllare monitorare e salvaguardare i litorali e gli specchi d’acqua adiacenti, producendo ricchezza e lavoro, e di fatto sostituendosi almeno in certi aspetti alla riserva marina.
In conclusione, al di là delle possibili migliorie al regolamento attuale, ritengo corretto l’operato dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale, applicando tariffe eque e fortemente concorrenziali con altre realtà.
Gianfranco Guarino
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