Foto d'archivio |
E' questo lo sfogo di un cittadino cannetaro ma potrebbe essere messo in bocca a decine di persone che, come ci evidenziano, ogni qualvolta ci incontrano, vivono nel terrore e nella paura.
Una situazione insostenibile causata dal branco di randagi (solo il pastore tedesco è di proprietà), tutti microchippati dall'ENPA locale e "attribuiti", così come vuole la legge, al Comune di Lipari.
Comune che, al di la dei proclami, così come delle paventate difficoltà logistiche ed economiche, non riesce a "partorire" un intervento risolutore che risolva il problema e a tutela dei propri cittadini. Intanto i "randagi", una quarantina in giro per l'isola, compresi quelli di Monterosa, fanno paura e come già accaduto aggrediscono turisti e cittadini. L'ultimo caso a Settembre quando venne coinvolta una donna liparese che ha chiesto, tra l'altro, al Comune, quindi a noi (inteso come collettività), un giusto risarcimento di 4.500 euro
I volontari dell'ENPA fanno il possibile e, a volte, anche l'impossibile, ma hanno le mani legate se non gli vengono dati gli strumenti (aree, locali idonei) dove potere ospitare i randagi.
Ma si può andare avanti così, può il cittadino rischiare la propria incolumità e, perchè no, anche quella del proprio animale d'affezione?. In un paese civile no!
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