Nel giudizio d'Appello conclusosi adesso con il patteggiamento anomalo, l’imputato ha dimostrato di aver restituito il denaro, ricorrendo ad un prestito personale concesso da un armatore di Milazzo, e per questo ha potuto usufruire dell'attenuante che ha consentito la riduzione della pena e la concessione della sospensione condizionale. Inoltre l’aver risarcito il danno ha permesso ai giudici di revocare l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e, in sostituzione, l’applicazione per l’imputato della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di due anni.
Ciò consentirà, una volta divenuta definitiva la pena e trascorsi i due anni del periodo d'interdizione, che Lo Schiavo possa tornare a ricandidarsi nei successivi turni elettorali.
Massimo Lo Schiavo, difeso dagli avv. Alberto Gulino e Giovanni Villari, a causa di questa vicenda, era stato sospeso dalla carica di sindaco tanto che nel comune isolano si sono dovute tenere elezioni anticipate. L'ex sindaco ha sempre sostenuto di aver smarrito il denaro, durante un trasloco.
Massimo Lo Schiavo, difeso dagli avv. Alberto Gulino e Giovanni Villari, a causa di questa vicenda, era stato sospeso dalla carica di sindaco tanto che nel comune isolano si sono dovute tenere elezioni anticipate. L'ex sindaco ha sempre sostenuto di aver smarrito il denaro, durante un trasloco.
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