Ci sono due aspetti che andrebbero approfonditi per concludere l’analisi sulla Lipari Porto Spa: il primo è di tipo formale mentre il secondo attiene all'aspetto tecnico.
Iniziamo ad analizzare l'aspetto più noioso, ovvero quello tecnico.
Non avendo sortito alcun effetto la mia istanza inviata al Segretario Comunale, e per conoscenza all'Assessore al ramo, con la quale richiedevo la pubblicazione in forma integrale del bilancio 2017 della LIPARI PORTO SPA, nonché la messa a disposizione del documento nella sezione Trasparenza al Segretario Comunale, ho dovuto acquistare il bilancio depositato presso il Registro delle Imprese al fine di reperire alcune informazioni rilevanti.
Grazie a tale documento, infatti, sono riuscito ad appurare quanto dichiarato dagli Amministratori:
“Gli amministratori in considerazione dello status del Socio Condotte S.p.A., pur in assenza del Piano concordatario omologato dal Tribunale di Roma, valutate sia la difficoltà di incassare il credito, sia l'impossibilità di realizzazione del progetto insito nell'oggetto sociale a fronte del quale era stato rilasciato l'impegno da parte del socio Società Italiana per Condotte d'Acqua SpA, hanno prudenzialmente ritenuto di apportare una svalutazione integrale di tale credito, per Euro 575.000, con l'iscrizione di un Fondo svalutazione di pari importo.”
Sulla base di tale dichiarazione, è legittimo porsi alcune domande, ossia:
di quale piano concordatario in attesa di omologazione stiamo parlando, tenuto conto che Condotte ha presentato un Concordato in Bianco;
su quale base gli amministratori hanno ritenuto opportuno svalutare un credito di Euro 575.000, vantato nei confronti del Socio di Maggioranza;
di quale Fondo Svalutazione stiamo parlando, considerato che dal prospetto di bilancio e dalla nota integrativa si rileva esclusivamente una svalutazione diretta effettuata alla voce immobilizzazioni finanziaria, e come contropartita una rettifica di valore di una attività;
quali valutazioni hanno portato gli amministratori a mantenere un debito per Euro 66.371 nei confronti del Socio Condotte per finanziamenti effettuati.
Per dirla in sintesi: viene cancellato un credito di Euro 575.000 e mantenuto un debito di Euro 66.371 nei confronti del Socio Condotte.
Ricordo a Tutti che tale credito si riferiva all'impegno finanziario assunto dal Socio Condotte in fase di avvio del progetto del Mega Porto di Lipari ed iscritto in una posta di patrimonio netto (ovvero a capitale).
Veniamo ora ad analizzare l’altro aspetto di natura formale (si veda email allegata alla delibera del consiglio comunale).
In data 21 giugno 2018, Il Presidente della Lipari Porto informava il Sindaco Giorgianni che sarebbe stata convocata l’assemblea dei soci in parte ordinaria e in parte straordinaria; tale convocazione tuttavia si concludeva a firma del Geom. Antonio Maria Parenti già in data 11 giugno 2018.
Si evince pertanto come l'assemblea non “sarebbe” ma “è stata convocata”.
Anche analizzando gli ordini del giorno si rileva come gli stessi non corrispondano:
- il testo della comunicazione email riportava“parte ordinaria l’approvazione del bilancio e in parte straordinaria affinché i soci si determinano sullo scioglimento della società per l’impossibilità sopravvenuta di conseguire lo scopo sociale ai sensi dell’art. 2484 comma 1 n.2 del codice civile" ;
- il testo dell'avviso, invece, riportava “Parte Ordinaria relazione dei consiglio di amministrazione e del collegio sindacale sull'esercizio 2017; bilancio 2017, delibere inerenti e conseguenti” e “Parte Straordinaria – proposta di messa in liquidazione della società e nomina del liquidatore”.
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