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mercoledì 20 marzo 2019

Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, Sono 24 le pratiche presentate alla Camera di commercio sino a oggi.

(Comunicato) Prosegue a pieno ritmo l’attività dell’Organismo per la composizione delle crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio della Camera di commercio, iscritto al n. 56 dell’apposito Registro nazionale, su disposizione del ministero della Giustizia.
Dal settembre del 2017, sono 24 le domande presentate all’Ente camerale: 7 nel 2017, 17 nel 2018 e 4 da gennaio a oggi. E, più della metà, sono attualmente in attesa del provvedimento di approvazione da parte del Tribunale.
«E’ un’iniziativa molto importante che viene incontro ai soggetti sovraindebitati e non sottoposti alla legge sul fallimento – spiega il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – ma, comunque, esposti alle procedure che i creditori possono promuovere. Una concreta opportunità per chi versa in condizioni di difficoltà e, al contempo, un progetto che ha consentito e consente all’Ente camerale di consolidare il proprio impegno sui temi della giustizia alternativa, allargando e approfondendo l’ambito di azione».
Sono interessati alla composizione della crisi da sovraindebitamento gli imprenditori che esercitano un’attività commerciale, sia in forma individuale sia in forma societaria, che dimostrino di possedere i requisiti indicati dalla legge; gli imprenditori agricoli; le associazioni professionali; le start up innovative. Inoltre, la legge ha esteso la composizione della crisi da sovraindebitamento anche al consumatore, ossia al soggetto, persona fisica, che ha assunto debiti per scopi estranei all’attività di carattere imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.
«Per tutti questi soggetti che si trovano in una situazione debitoria, la legge prevede la possibilità di rivolgersi all’Organismo di composizione delle crisi – aggiunge il segretario generale della Camera di commercio, Alfio Pagliaro - con la sospensione della procedura esecutiva fino alla conclusione del procedimento. Un’iniziativa che rafforzare l’attività di giustizia alternativa che il Governo ha confermato come una competenza che il sistema camerale deve continuare a esercitare e su cui è fondamentale proseguire a investire».

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