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martedì 14 gennaio 2020

Stromboli. Un sentiero sino a quota 400 per ammirare in sicurezza l'attività del vulcano e rilanciare il turismo

Un sentiero che, partendo dal centro abitato di Stromboli, possa raggiungere quota 400 sul vulcano, onde consentire di effettuare escursioni, assistere alle esplosioni del vulcano in tutta sicurezza e, nello stesso tempo, ridare linfa all'economia dell'isola, fortemente penalizzata dallo stop all'attività escursionistica, scattato dopo i parossismi di luglio ed agosto. Di questo sentiero, che dovrebbe essere realizzato dall'Azienda Foreste Demaniali, sfruttando, in parte, un camminamento già esistente, se ne è parlato, nel corso di un incontro tenutosi al Comune di Lipari e al quale hanno preso parte, oltre al sindaco Marco Giorgianni, la delegata municipale Maria Cusolito e alcune guide vulcanologiche.
Il sentiero, così come il successivo innalzamento della quota escursionistica a 400 metri (con l'ausilio delle guide) appare davvero l'unica soluzione percorribile, in quanto, difficilmente, vulcanologi e Protezione civile daranno il via libera alle escursioni ad alta quota, così come avveniva prima del 3 luglio scorso. In atto, ricordiamolo, non è possibile superare quota 289 metri
Intanto, per quanto concerne l'attività vulcanica nell'ultima settimana, i centri di competenza parlano di una normale attività esplosiva di tipo stromboliano accompagnata da attività di degassamento e spattering.
L’analisi delle immagini registrate dalle telecamere poste a quota 400, a quota 190 ed a Punta dei Corvi ha consentito di accertare che l’attività esplosiva è stata prodotta, in prevalenza, da tre bocche eruttive localizzate nell’area craterica nord e da altre tre localizzate in quella centro-sud. 
Tutte le bocche sono poste all’interno della depressione che occupa la terrazza craterica dello Stromboli
Nell’area nord le esplosioni sono state in prevalenza di intensità bassa (minore di 80 metri di altezza) ed è stato lanciato materiale grossolano (lapilli e bombe).
L’attività esplosiva dall’area centro-sud ha prodotto esplosioni di materiale grossolano, frammisto a fine, di intensità media (minore di 150 m di altezza) e in alcune esplosioni i prodotti sono ricaduti nella parte alta della Sciara del fuoco.

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