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domenica 15 marzo 2020

Riceviamo e pubblichiamo:

Cari amici,
pur non essendone obbligata, per senso di responsabilità ed amore di verità ritengo opportuno comunicarvi che:
Sto bene. Per esigenze lavorative sono partita da Milano, senza alcun sintomo (!), con un volo programmato ed effettuato prima della pubblicazione del famoso decreto che ha istituito la zona rossa in Lombardia.
Precauzionalmente, ho viaggiato indossando la mascherina.
Sono stati tempestivamente informati del mio rientro il Sindaco, le autorità sanitarie ed i carabinieri. Ho immediatamente registrato lo spostamento sul portale regionale e mi sono posta in isolamento volontario sin dallo sbarco sull’isola, senza avere contatti con nessuno (neppure con i componenti della mia famiglia).
Preciso, infatti, che mi è stata fatta trovare al porto la mia auto con le chiavi e mi sono autonomamente stabilita in un immobile non frequentato da nessuno.
Dopo diverse ore dal mio arrivo mi è comparso uno stato febbrile (durato 2 giorni) e, dopo un costante contatto telefonico con i medici, questi hanno ritenuto opportuno somministrarmi il tampone.
Stamattina mi è stato riferito che il tampone è risultato positivo al COVID-19.
Ritengo necessario dover sottolineare, ancora una volta, che dal mio sbarco sull’isola NON HO AVUTO ALCUN CONTATTO né con i miei familiari né con soggetti terzi (ad eccezione dei medici che hanno effettuato il tampone); ho osservato e continuerò ad osservare rigidamente tutte le precauzioni imposte dalla legge e dal buonsenso.
Naturalmente non ho avuto alcun contatto neppure con l’altro soggetto che si dice essere parimenti risultato positivo e che, tra l’altro, parrebbe essere a Salina da qualche giorno in più di me.
Concludo rappresentandovi che sto fisicamente bene, la febbre è passata da qualche giorno e permane solo un po’ di tosse. L’unica cosa che in questo momento mi fa stare male sono i pregiudizi…
Sara Lopes

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