Preso atto delle dichiarazioni del Sindaco, attraverso la
diretta Facebook quotidiana e ringraziandolo per la puntuale ed esaustiva
informazione, facciamo presenti i nostri punti sui quali vorremmo attirare la
sua attenzione.
Alcune categorie non hanno ancora chiaro come affrontare
l’apertura ed anche i protocolli di sicurezza ad oggi sono sconosciuti e non vi
è nessuna misura alla quale attingere per i fondi a sostegno dell’acquisto di
specifiche attrezzature sanitarie.
Avendo dato una
lettura anche alla finanziaria regionale pubblicata sugli organi di
stampa, ci risultano ancora poco chiari ed insoddisfacenti alcuni punti della
normativa in questione.
In assenza di un quadro normativo chiaro, non ci sentiamo
nelle condizioni di riaprire le nostre attività considerata anche l’assenza di
un protocollo sanitario ben definito per le varie attività, fermo restando
l’incertezza riferita alla mobilità generale. Le chiediamo di interloquire con
la Regione per poter ottenere, per le nostre isole, delle deroghe per
consentire l’apertura di alcune attività, senza che gli imprenditori incorrano
in sanzioni che di questi tempi avrebbero il sapore della beffa:
Ad esempio:
·
stabilimenti balneari
·
attività di pubblico spettacolo
·
centri estetici
·
parrucchieri/barbieri
·
trasporto marittimo
·
noleggio con conducente e locazione di barche;
·
noleggio scooter e autovetture
·
ottenere la deroga per i pubblici esercizi al
fine di consentire, oltre l'asporto, la regolare somministrazione, sempre nel
rispetto delle norme sanitarie emergenziali vigenti.
Ad oggi non vi è alcuna possibilità di far fronte agli
affitti tenendo conto che i vari
provvedimenti economici a sostegno risultano insufficienti.
Dalle varie considerazioni fatte dalle nostre categorie
imprenditoriali si evince che il DDL finanziaria 2020 della Regione Siciliana
non rispecchia quelle che sono le nostre esigenze reali, le esigenze di un
territorio insulare la cui unica economia è quella turistica.
Sosteniamo che la Finanziaria approvata dall’assemblea
regionale non ci conforta, anzi rafforza le nostre preoccupazioni che oggi ci
inducono a non prevedere la riapertura delle nostre attività.
Riteniamo altresì, che il prestito attraverso il fondo IRFIS
non sia equo alle esigenze dell’emergenza, sia insufficiente e legato a “lacci
e lacciuoli” e lungaggini burocratiche per l'istruttoria della pratiche.
Siamo convinti inoltre, che i prestiti quantificati in 15
mila euro, che dovrebbero essere concessi all’imprese, di cui una quota parte
dovrebbe essere a fondo perduto, suscita molte perplessità non conoscendo
l’entità relativa dello stesso fondo che potrebbe rilevarsi insufficiente in
rapporto ai bisogni effettivi dell’imprese.
E' necessario che vengano posti in essere, in funzione della
capacità produttiva, nell’immediato i
provvedimenti economici atti a sostenere e "traghettare" le
nostre attività fino alla prossima stagione quando, nell'anno 2021 speriamo di
poter riavviare le nostre aziende essendo coscienti che quanto perduto
nell'anno in corso sarà materialmente irrecuperabile.
Oggi non vi sono le condizioni per riaprire essenzialmente
legate ad una connotazione territoriale legata alla nostra insularità che rende
le nostre attività particolarmente esposte a fattori esterni, in primis
l’afflusso turistico e sentendo in merito anche specialisti del settore, ad
oggi abbiamo notizie che fino alla fine di giugno gli afflussi saranno pari a
zero.
Le entrate saranno insufficienti se non nulle per poter
sostenere i costi fissi di gestione.
In rapporto all’entità delle attività aventi sede nel
territorio siciliano, a nostro parere risultano insufficienti anche i cento
milioni di euro destinati agli artigiani tramite il fondo speciale CRIAS.
Infine auspichiamo che siano previste specifiche misure di
carattere sanitario e che le stesse siano rese obbligatorie affinché tutti
coloro che intendano accedere alle nostre Isole siano sottoposti ai controlli
che gli organismi sanitari competenti renderanno disponibili per certificarne
la negatività al Covid-19.
In questo particolare momento La ringraziamo per
l’attenzione.
Distinti Saluti
Il Presidente
Alessandro Crivelli
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