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giovedì 30 luglio 2020

Domani la presentazione del “Viaggio sulla rotta dell’ossidiana”

(fonte: stretto web.com)

Il progetto è finalizzato a ripercorrere una via di navigazione antichissima sulla rotta dell’ossidiana, pietra lavica che veniva prelevata alle Eolie per essere poi utilizzata in tutta la penisola ed oltre, da come si evince dai ritrovamenti della stessa in tutto il Mediterraneo, dimostrando che già in periodo protostorico, la navigazione era molto sviluppata nel Mare Nostrum. Il commercio dell’ossidiana è stato di fondamentale importanza per la storia dell’uomo poiché, quando ancora non si conosceva l’uso dei metalli, la pietra nera era indispensabile per ogni tipo di lavoro manuale e pertanto, preziosissima e ricercata ovunque. Nel Neolitico quindi l’arcipelago eoliano, l’area tirrenica della Sicilia nord orientale e l’area dello Stretto, erano al centro di un commercio che si svolgeva obbligatoriamente via mare, con imbarcazioni primitive, ma capaci di trasportare grossi carichi solo con l’uso di remi e vele. Lo scopo del viaggio è quello di ripercorrere una rotta antichissima “La rotta dell’ossidiana” appunto, dallo Stretto alle Eolie, per portare un messaggio di sensibilizzazione all’ambiente ed al rispetto per il mare e le sue forme di vita, con la “Nonna Silvana”, un’antica imbarcazione a vela latina che è costruita interamente in legno, è plastic free e che è ormai purtroppo una delle ultime rimaste. Per questo intendiamo dare risalto alle antiche tradizioni dei Maestri d’ascia e dei Mastri velai, che per millenni hanno costruito imbarcazioni che hanno permesso all’uomo di conoscere il pianeta e di collegare le coste, per lo sviluppo della civiltà, affinché non vadano perdute.

Il viaggio verso le Eolie sarà caratterizzato da una serie di eventi culturali ed artistici curati dal musicantore Fulvio Cama, che vestirà gli abiti di un moderno “Ulisse” e che terrà degli spettacoli nei luoghi d’approdo, legati ai miti, alle leggende, ed alle tradizioni dallo Stretto alle Eolie, incontrando artisti e personaggi della cultura e della tradizione locale. Il progetto “Sulla rotta dell’ossidiana” tende ad avvicinare i giovani alla vela tradizionale e soprattutto ai vecchi principi marinari ma soprattutto all’educazione all’ambiente che purtroppo si sta perdendo, per questo nell’equipaggio parte fondamentale saranno i giovani.

Il progetto è patrocinato da:

La barca:

L’imbarcazione catonese ha una lunghezza di 4,75m al galleggiamento e 6,50m f.t. ed una larghezza di 1,60m e monta un armo a vela latina costituito da albero in legno d’abete alto 4,50m ed una antenna lunga 8,20m, l’albero di bompresso a prua è lungo 1,80m. L’imbarcazione è organizzata adottando ogni misura di sicurezza possibile, utilizzando le riserve di galleggiamento alloggiate sotto le coperte laterali, a prua e poppa, sartiame e vele nuove, più tutte le dotazioni di bordo previste per la navigazione di un natante entro 12ml dalla costa, anche se la navigazione sarà sempre sotto costa, prevalentemente entro 3ml, tranne nel tratto Milazzo – Vulcano che sarà in mare aperto. La barca anche se navigherà sempre a vela, avrà anche disponibile un piccolo fuoribordo, ove serva per questioni di sicurezza e necessità e naturalmente i remi. Lo scopo del viaggio, oltre che dare visibilità all’affascinante navigazione a Vela Latina, è quello di lanciare un messaggio di sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente e per la natura tutta, per questo durante la navigazione, effettueremo un monitoraggio sull’inquinamento del mare e delle coste dedicando questa esperienza alla memoria del Comandante Natale De Grazia, che tanto era impegnato nella salvaguardia del mare. Il viaggio si concretizza in varie tappe per un totale di 120 miglia circa a/r, nel corso di una settimana di navigazione. 

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