Sono in fase di conclusione i lavori per la pulizia delle vasche di calma del torrente Ponte e del torrente Gabellotto (Calandra), affidati dal Comune di Lipari alla Ditta Casella Giuseppe e finanziati dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale.
Come già comunicato a fronte della più che lecita domanda posta da numerosi cittadini, il motivo per cui entro tali interventi non era ricompreso anche lo svuotamento dell’alveo del torrente Calandra è che, al momento della richiesta del Comune di Lipari alla Protezione Civile Regionale, non si era ancora verificato lo sversamento del materiale dalle vasche colme, e dunque originariamente non ve ne era la necessità, trattandosi di opera di prevenzione; necessità che invece, oggi, emerge in maniera preponderante, visto il tempo trascorso per l’avvio dei lavori anche a causa del fermo per l’emergenza Covid e considerati gli abbondanti fenomeni temporaleschi che hanno colpito l’isola durante i mesi invernali e primaverili, per cui il Sindaco Marco Giorgianni ha tempestivamente chiesto l’utilizzo di somme a disposizione nello stanziamento previsto per l’opera in modo da assicurare anche lo sgombero del torrente.
Perché ciò possa avvenire è tuttavia necessaria l’approvazione di una variante di progetto, che per quanto assicuri il raggiungimento dell’obiettivo, dilata i tempi necessari di almeno una ventina di giorni, rischiando quindi di protrarsi troppo in avanti con conseguenti disagi per i residenti, per le attività turistiche e per i fruitori delle spiagge che sono destinate obbligatoriamente al conferimento del materiale da rimuovere e che, quindi, non sarebbero temporaneamente accessibili.
Per questa ragione, l’Amministrazione ha ritenuto maggiormente opportuno interrompere i lavori, considerato che lo svuotamento delle vasche è praticamente ultimato e avendo dunque certezza sullo stato di sicurezza dell’area, per riprenderli a settembre in modo che siano completati prima dell’incalzare della stagione più piovosa.
Come già comunicato a fronte della più che lecita domanda posta da numerosi cittadini, il motivo per cui entro tali interventi non era ricompreso anche lo svuotamento dell’alveo del torrente Calandra è che, al momento della richiesta del Comune di Lipari alla Protezione Civile Regionale, non si era ancora verificato lo sversamento del materiale dalle vasche colme, e dunque originariamente non ve ne era la necessità, trattandosi di opera di prevenzione; necessità che invece, oggi, emerge in maniera preponderante, visto il tempo trascorso per l’avvio dei lavori anche a causa del fermo per l’emergenza Covid e considerati gli abbondanti fenomeni temporaleschi che hanno colpito l’isola durante i mesi invernali e primaverili, per cui il Sindaco Marco Giorgianni ha tempestivamente chiesto l’utilizzo di somme a disposizione nello stanziamento previsto per l’opera in modo da assicurare anche lo sgombero del torrente.
Perché ciò possa avvenire è tuttavia necessaria l’approvazione di una variante di progetto, che per quanto assicuri il raggiungimento dell’obiettivo, dilata i tempi necessari di almeno una ventina di giorni, rischiando quindi di protrarsi troppo in avanti con conseguenti disagi per i residenti, per le attività turistiche e per i fruitori delle spiagge che sono destinate obbligatoriamente al conferimento del materiale da rimuovere e che, quindi, non sarebbero temporaneamente accessibili.
Per questa ragione, l’Amministrazione ha ritenuto maggiormente opportuno interrompere i lavori, considerato che lo svuotamento delle vasche è praticamente ultimato e avendo dunque certezza sullo stato di sicurezza dell’area, per riprenderli a settembre in modo che siano completati prima dell’incalzare della stagione più piovosa.
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