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venerdì 3 luglio 2020

A Vulcano oggi, inaugurazione della“Galleria delle Isole / GLART – contemporanea” di Giuseppe Livio


SENTINELLE DI NUOVA BELLEZZA. ARTE E NATURA A VULCANO

Vulcano, Porta delle Isole Eolie, luogo magico scolpito da una natura varia ed unica al mondo, tra nera terra vulcanica, profumo di zolfo e colorata vegetazione, accoglie ed inaugura, con l’apertura di una nuova Galleria d’Arte, l’esperienza artistico-creativa di un sognatore, Giuseppe Livio, artista eclettico e figlio autentico della “Terra di Sicilia”.

Il mare, in questo contesto appeso tra sogno e realtà, costituisce un importante riferimento di narrazione e visione, collante naturale tra tutte le Eolie che trova nel mito, che vive e respira in quelle Isole di Fuoco e di natura straordinaria, un abitante d’eccellenza. Un Mare che non è ostile all’uomo: un Mare che unisce degli “uomini” ad altri.

La “Galleria delle Isole / GLART – contemporanea” di Giuseppe Livio sull’isola di Vulcano si propone, infatti, di essere un significativo punto di riferimento artistico per tutte le Isole Eolie, incentrando la sua attività su una diversificata proposta artistica di diversi artisti contemporanei, di acclarata caratura non solo nazionale, espressa tra pittura, disegno, scultura, installazioni ed altro. Tutti loro, gli artisti: segnano, scolpiscono, fotografano, compongono e smembrano il mondo, e facendolo riprendono e consegnano al futuro, con parziale verità o arguta finzione, la nostra contemporaneità in cui tutto è “artibile”, ovvero potenzialmente arte godibile e nobile. L’arte: un pensiero, fatto materia, che genera pensiero, e ben più che solo pensiero.

Per Livio l’apertura di questo spazio d’arte si piega romanticamente al potere di attrazione e fascinazione che le Isole in generale, come luogo per eccellenza dell’isolamento e dell’evasione, e le Isole Eolie in particolare, hanno su tutti noi. Relazioni e tensioni che si traducono, inevitabilmente, in una narrazione intrisa dai colori e dalle formalità che a quei luoghi possono ricondursi e, in generale, a quel sentimento di sicilianità che trova la sua gioia di essere nella ricchissima tavolozza di colori propria dell’artista.

Livio, da artista, coltiva con instancabile dedizione il valore dell’importanza del mestiere praticato e tramandato, di colui il quale è felice ancora, in un tempo computerizzato che corre veloce e trita tutto, forse, troppo frettolosamente, di volersi sporcare le mani, utilizzando le tecniche più diverse ed antiche, funzionali alla sua meta-artisticità, per poter tradurre, nella forma che a lui risulta essere più congeniale, le sue idee.

Quello di Livio è un segno timbricamente primitivo alle origini, senza filtri e contaminazioni, che associa la sua espressione artistico-poetica ad una navigazione che non cerca un approdo in un porto sicuro, ma piuttosto fiuta l’orizzonte dell’Isola che non c’è per poter dire, con Peter Pan, che esiste un luogo, una terra felice, possibile tra salvezza e perdizione. Un’emozionante indagine iconografica tra mito, storia e memoria, espressa su superfici diverse di grande o piccola dimensione che diventa un’idea, che alimenta un gesto, che innerva un segno, che cerca una forma e trova, infine, la sua naturale materia pittorica o segno grafico.

Il raccontare per Livio non ha niente di solo piattamente illustrativo, cerca nella saturazione dello spazio di un telaio la costruzione di architetture complesse, traboccanti di imprevisti formali e valori cromatici. Questo raffinato e sottile senso del dissonante libera le sue opere da esiti prevedibili.

Le sue “costruzioni” incedono per sintetismi multipli e de-scrivono il suo personale “manifesto”; di colui il quale vuole rimanere eccentrico rispetto ai luoghi degli stereotipi e in tal modo poter stigmatizzare un’iconografia emblematica e nel contempo diretta e senza filtri.

Tutto questo costruisce, e costituisce, l’intensa narrazione segnico-pittorica di Giuseppe Livio. Un viaggio alle origini delle “cose” per un personale “primitivismo” oscillante tra tribale, arcaico ed ancestrale.

La “Galleria delle Isole / GLART – contemporanea” una fucina di idee, un luogo reale dove poter raccontare liberamente il sogno.  

GLART – contemporanea: il sogno di Giuseppe Livio.
 Antonio Vitale

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