“Il fondo – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – è a beneficio dei Comuni e prevede uno stanziamento triennale di 1.423.620,00 per Ustica, 2.911.721,00 per Favignana, 2.964.427,00 per Pantelleria, 5.066.936,00 per Lipari, 1.163.980,00 per Santa Marina, 1.159.240,00 per Leni, 1.172.404,00 per Malfa e 2.383.439,00 per Lampedusa e Linosa.
I progetti devono essere orientati alla decarbonizzazione del settore energetico, alla ristrutturazione degli edifici, al sostegno all’industria per innovare a fini di green economy, a forme di trasporto finalizzate alla riduzione dei consumi e delle emissioni nocive. E ancora, al recupero e alla gestione dei rifiuti, alla gestione delle acque, alla viabilità, al recupero e al riutilizzo del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente, al contingentamento dei flussi turistici e alla destagionalizzazione, alla protezione degli habitat prioritari e delle specie protette, alla certificazione ambientale dei servizi”.
Le istanze dei singoli comuni, ovvero dal comune capofila nel caso di aggregazioni temporanee tra comuni, vanno redatte secondo quanto indicato dall’articolo 5 del DPCM del 4 febbraio 2021 e presentate, a pena esclusione, entro il 27 ottobre 2021.
“I progetti per essere finanziati – precisa Sciarabba – devono essere subito cantierabili. In assenza di cantierabilità, cioè nel caso in cui i comuni destinatari del riparto non dispongano di progetti immediatamente eseguibili o nel caso in cui il progetto eseguibile finanziato sia d’importo inferiore alla somma indicata nel decreto di riparto, la dotazione può essere destinata al finanziamento della progettazione per la realizzazione di interventi con le stesse finalità da realizzare a valere sulle successive annualità del fondo oppure – conclude Sciarabba – su altre fonti di finanziamento che in tal caso dovranno essere indicate nel quadro economico”.
Le istanze dei singoli comuni, ovvero dal comune capofila nel caso di aggregazioni temporanee tra comuni, vanno redatte secondo quanto indicato dall’articolo 5 del DPCM del 4 febbraio 2021 e presentate, a pena esclusione, entro il 27 ottobre 2021.
“I progetti per essere finanziati – precisa Sciarabba – devono essere subito cantierabili. In assenza di cantierabilità, cioè nel caso in cui i comuni destinatari del riparto non dispongano di progetti immediatamente eseguibili o nel caso in cui il progetto eseguibile finanziato sia d’importo inferiore alla somma indicata nel decreto di riparto, la dotazione può essere destinata al finanziamento della progettazione per la realizzazione di interventi con le stesse finalità da realizzare a valere sulle successive annualità del fondo oppure – conclude Sciarabba – su altre fonti di finanziamento che in tal caso dovranno essere indicate nel quadro economico”.
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