Nell’attesa che il sindaco di Lipari, come annunciato otto giorni fa, pervenga a delle conclusioni sulla possibilità di estendere ad altre figure professionali l’accompagnamento dei visitatori sul cratere di Vulcano, o in alternativa ne disponga l’interdizione di accesso a tutti, rimane il problema di adeguare alla nuova situazione le opportunità per l’escursionismo sull’isola.
Non possiamo ignorare infatti che la quasi totalità dei turisti che l’arcipelago ospita in questo periodo, fortunatamente ancora numerosi, sia legata essenzialmente a questo tipo di attività.
Quali le possibili alternative al cratere di Vulcano? Al momento, veramente nessuna. Le condizioni degli altri percorsi, purtroppo, riflettono una distrazione che perdura da anni.
Eppure i sentieri di accesso ai crateri di Vulcanello offrirebbero una alternativa di notevole pregio paesaggistico e naturalistico: bisognerebbe tuttavia disporre un drastico intervento di pulizia di entrambi i percorsi, che oggi si presentano invasi dalla vegetazione e interrotti in più punti da tronchi di alberi caduti.
Un’altra soluzione sarebbe il ripristino della Via Reale pedonale che collega il Porto al Piano, riaperta anni fa grazie all’impegno di alcuni volontari dell’isola e che oggi è resa impraticabile da una frana che ha coinvolto una piccola ma significativa porzione del sentiero.
Si tratterebbe di due interventi realizzabili facilmente e in breve tempo, interpellando le maestranze del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e del Territorio (l’ex Azienda Forestale) che ha già dimostrato di essere in grado di agire con rapidità ed efficacia in altri contesti a seguito di sopravvenute esigenze (per esempio a Stromboli, la scorsa estate, realizzando il nuovo sentiero che conduce a quota 400 metri fino alla Sciara del Fuoco).
Restituiremmo a Vulcano due sentieri storici e offriremmo ai nostri ospiti la possibilità di praticare in assoluta sicurezza escursioni alternative sull’isola, aspetto che in una fase critica dell’attività del cratere non andrebbe sottovalutato.
Confidando che lo spirito costruttivo della proposta verrà colto anche da chi rappresenta l’isola nell’attuale consesso amministrativo – Vulcano conta un assessore e tre consiglieri comunali, se non mi sbaglio – ringrazio per l’attenzione i lettori.
Pietro Lo Cascio
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